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INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Josie Arlington
La donna del peccato
L’incredibile storia dell’ascesa di Mary
Deubler, grazie alla sua bellezza e la sua intelligenza divenne, da
ragazza poverissima di New Orleans a donna più potente e influente
d'America, proprietaria di un bordello. (1864 - 14 febbraio 1914)

Madame le sue origini? Il mio nome vero è Mary
Deubler, sono nata nel 1864 a New Orleans da genitori
tedeschi.
Crescendo divenne bellissima,
intelligente e ambiziosa... La mia famiglia non era
affatto ricca, anzi direi poverissima, ma io, mentre
giocavo per i vicoli malfamati di New Orleans,
desideravo godermi ogni bellezza che la vita potesse
offrirmi e così a 17 anni iniziai a lavorare come
prostituta in un bordello a Storyville.
Assunse
il nome “d’arte” di Josie Alton… Grazie alla mia
bellezza, in breve tempo, riuscii a guadagnare a
sufficienza per mantenere la mia famiglia e quella del
mio fidanzato Philip Lobrano.
Fidanzato? Beh
il sentimento c’era eccome, ma era evidente che Philp
avesse fiutato l’affare e pesava sulle mie spalle
oziando tutto il giorno.
Gli affari andavano a
gonfie vele… I clienti di quel bordello, nonostante
fosse bel fornito di ragazze giovani ed affascinanti,
facevano la fila per passare del tempo con me per cui
stanca di farmi sfruttare guadagnai quel tanto per
aprire un mio bordello e gestirlo insieme al mio
compagno.
Dov’era il bordello? Al 172 di
Customhouse Street, nella zona di Storyville, l’unico
quartiere a luci rosse legale dal 1897 al 1917. La
concorrenza era spietata, pensi che a Storyville
lavoravano circa duemila prostitute e c’erano circa
quaranta bordelli.
Da qualche parte ho letto che
già nel 1897 l’intera città di New Orleans guadagnasse
oltre 15 milioni di dollari l’anno dal sesso. Per
questo motivo i funzionari della città, resisi conto che
non riuscivano a liberarsi della prostituzione, decisero
di porre dei freni al fenomeno creando un quartiere,
ossia Storyville, in cui solo le prostitute autorizzate
potevano esercitare il loro mestiere.
Storyville
non era certamente una zona raccomandabile… Ovvio, il
quartiere era il più malfamato di New Orleans. Le risse
erano frequenti e una scoppiò all’interno del mio
locale. Philiph, il mio fidanzato, purtroppo, in
quell’occasione, accoltellò un uomo e venne arrestato
per omicidio.
Lei come reagì? Ero sconvolta,
la scena dell’accoltellamento mi aveva lasciato
strascichi indelebili. Da quel giorno cercai di
selezionare i miei clienti buttando fuori dal mio locale
chiunque mostrasse atteggiamenti violenti.
E poi
cosa fece? Beh capisce bene che con il mio mestiere
non potevo rimanere da sola, per cui mi fidanzai con
John Brady, un impiegato presso l'ufficio del tesoro
della città. Poi cambiai di nuovo nome e divenni Josie
Arlington. Licenziai tutte le prostitute e ne assunsi
delle nuove, perlopiù straniere per dare un certo tono
al locale, ma questa volta le scelsi raffinate e
istruite all’eleganza e alla discrezione.
Divenne
un bordello chic… immagino! Ristrutturai il locale
facendolo ad immagine e somiglianza dell'Arlington Hotel
di Hot Springs in Arkansas. Lo chiamai semplicemente The
Arlington ed ospitava una serie di saloni decorati in
diversi stili nazionali tra cui il Salone Turco, il
Salone Giapponese, il Salone di Vienna e il Parlor
Americano. Aveva anche una Hall of Mirrors e numerose
grandi sale tutte decorate con pitture, tende, statue e
mobili in stile. Nel mio locale si potevano gustare
liquori buonissimi e ottimo cibo, le donne indossavano
costosa e ricercata lingerie francese.
Un club
molto esclusivo… Erano ammessi solo uomini di un
certo rango sociale. Quella scelta mi portò ricchezza,
fama e rispetto e il mio locale divenne il più
frequentato della città.
Anche il più costoso…
Beh sì, non tutti potevano permettersi una serata nella
mia casa. I prezzi erano da capogiro. Una prostituta
costava 5 dollari, quando lo stipendio medio orario di
un lavoratore era di 20 centesimi. In qualsiasi momento
del giorno e della notte il cliente poteva scegliere tra
le dieci e le dodici ragazze oppure allietarsi a costi
più bassi con spettacoli dal vivo. Comunque il locale
era sempre pieno e i guadagni arrivarono alle stelle.
Si narra che passarono nel suo bordello gli uomini
più influenti di tutta l’America! Col tempo divenni
custode di segreti delle vicende americane più delicate
e scottanti, sia personali che politiche, e riuscii nel
giro di poco tempo a sfruttare a mio vantaggio quelle
confessioni strappate nell’intimità dell’alcova,
arricchendomi e consolidando la mia influenza.
Lei passò anche per una benefattrice... Molte
ragazzine in cerca di un lavoro bussavano alla mia
porta, ma, piuttosto che avviarle alla prostituzione,
pagavo loro una quota per il sostentamento giornaliero.
Allo stesso tempo mi rifiutai di sfruttare il commercio
della deflorazione delle vergini, rinunciando così a
immensi guadagni. Pensi che una vergine accertata veniva
pagata fino a 200 dollari per la prima prestazione!
Le ragazze che lavoravano nel mio bordello erano tutte
già avviate al mestiere e nessuna vergine è stata mai
contaminata o sfruttata dalla mia attività! Questo ed
altre iniziative del genere a favore delle ragazze
povere come ero stata io, aumentarono il rispetto nei
miei confronti.
Poi però? Sembrava che la vita
mi sorridesse, da ragazzina estremamente povera ero
diventata ricchissima, ma nel 1905 un incendio, forse
appiccato dalla concorrenza, distrusse l’intero
bordello. Non rimase più niente! Anche io fui salvata
appena in tempo e passai diversi giorni tra la vita e la
morte.
Passò dei brutti momenti immagino
Diciamo che non mi ripresi più, quell’esperienza aveva
scatenato in me paure e fobie tali da avvertire in
qualunque momento l’angoscia del pericolo. Mi ritirai
nella mia villa e delegai la gestione del nuovo bordello
a John mentre io, pensando alla morte imminente, mi
dedicai a far costruire dall’architetto Albert Weiblen
uno straordinario pezzo di arte funeraria ossia un
mausoleo in marmo rosso nel cimitero di Metairie. Feci
costruire porte decorate in rame e fuori dalla cripta
feci mettere la statua di bronzo di una giovane ragazza
che bussa alla porta, rappresentazione delle tante
ragazzine a cui risparmiai una vita di prostituzione.
Con la prostituzione dilagante l’intero quartiere fu
chiuso vero? Fu chiuso contro il volere della
cittadinanza e del sindaco il quale eseguendo l’ordine
disse: «Puoi rendere la prostituzione illegale, ma non
puoi renderla impopolare».
A proposito della
statua in bronzo davanti al suo mausoleo, sa cosa
successe un anno dopo la sua morte? Oh sì, alcuni
visitatori scapparono terrorizzati affermando che la
statua si fosse mossa e che addirittura fosse scesa per
alcuni gradini dal mausoleo. I guardiani andarono
immediatamente a controllare e trovarono la statua della
ragazza con le mani lungo i fianchi anziché con un
braccio alzato in procinto di bussare alla porta.
Cosa successe? Rimasero tutti sconcertati a
quella vista e il cimitero venne chiuso fino a che non
giunse la polizia. Al nuovo controllo la statua era
nuovamente nella posa originaria. Ma da quel giorno la
mia tomba divenne un luogo di pellegrinaggio e le voci
di avvistamenti del mio fantasma furono talmente tante
da richiedere spesso l’intervento della polizia per
cacciare la gente da quella zona del cimitero. A quel
punto la mia famiglia, stanca di quelle voci, decise di
rimuovermi dalla cripta, seppellirmi in un altro luogo
del cimitero e vendere la tomba.
Josie
Arlington, ovvero Mary Deubler, chiuse definitivamente
la sua attività nel 1909. Morì il 14 febbraio del 1914 a
causa di una malattia e furono molti che nei giorni a
seguire andarono a porgerle gli omaggi.
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IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.newtoncompton.com/libro/la-
donna-del-peccato-una-storia-vera
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/
benvenuti-quartiere-rosso-storyville-nato- new-orleans-153471.htm
https://en.wikipedia.org/wiki/Josie_Arlington
https://maggiemcneill.wordpress.com/2011/ 02/08/josie-arlington/
http://emadion.it/paranormale/fantasmi/lanima-
vagante-mary-deubler/
https://www.hesperya.net/2015/08/20/il-mistero-
della-tomba-di-josie-arlington/


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