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INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Deborah Kerr
La donna che baciava meglio
.Attrice teatrale e
di cinema, scozzese di nascita vanta il record di 6 nomination
all'Oscar come migliore attrice senza riuscire mai a vincerlo! Fu
una delle star hollywoodiane più celebri degli anni '50, si distinse
per bellezza e grazia impeccabile, disciplina ed eleganza.
(Glasgow, 30 settembre 1921 – Botesdale,
16 ottobre 2007)

Madame le sue origini? Il mio vero nome è
Deborah Jane Kerr-Trimmer. Sono nata in Scozia in una
piccola città chiamata Helensburgh. Vissi lì la mia
infanzia insieme ai miei genitori e mio fratello Teddy.
I suoi genitori? Mia madre in gioventù era stata
un’attrice teatrale mentre mio padre, Arthur Charles
Kerr-Trimmer, era stato un veterano della prima guerra
mondiale. Perse una gamba in guerra e in seguito divenne
architetto navale e ingegnere civile. Poi mi trasferii a
Bristol frequentando la Northumberland House Boarding
School e l’Hicks-Smale Drama School.
Curioso il
suo record ovvero di avere ottenuto sei nomination
all’Oscar senza averlo mai vinto. Per quanto riguarda
il record sono in buona compagnia insieme a grandi
attrici del calibro di Thelma Ritter e a Glenn Close.
Comunque mi fu conferita una statuetta alla carriera nel
1994. Ironia della sorte mi fu consegnata proprio da
Glenn Close…
Come approdò nel mondo magico dello
spettacolo? Studiai balletto classico presso la
scuola Sadlers Wells Ballet di proprietà di mia zia
Phyllis Smale e a 17 anni già mi esibivo sui
palcoscenici di Londra nel corpo di ballo del
Prometheus. Poi lavorai alla BBC di Bristol come
narratrice.
Come iniziò la sua carriera di
attrice… Ebbe inizio con la partecipazione al film
Contrabbando nel 1940. Avevo appena diciannove anni,
purtroppo le scene in cui comparvi furono tagliate nel
montaggio finale. Per cui considero il mio vero debutto
l’anno successivo con la commedia Il maggiore Barbara.
Hollywood era ancora lontana… I primi film erano
tutti di produzione britannica tra i quali: Duello a
Berlino del 1943, Intermezzo matrimoniale del 1945 e
Narciso nero del 1947). Nell'olimpo del cinema entrai
nel dopo guerra grazie al film Edoardo mio figlio del
1948 di George Cukor.
Nel 1945 trovò il tempo
per sposarsi… Sposai Anthony Bartley, un militare
capo squadra della RAF, da cui ebbi due figlie: Melanie
Jane e Francesca Ann. Il matrimonio naufragò a causa
della gelosia di mio marito: non sopportava il mio
lavoro, la mia popolarità e il mio successo economico.
Divorziammo nel 1959 e l’anno dopo sposai lo scrittore
Peter Viertel.
Quando si trasferì a Hollywood?
Come detto nel 1946, ero ancora molto giovane. Firmai
subito un contratto con la MGM. Mio malgrado, nella
prima metà degli anni '50, fui coinvolta in ruoli in
costume per produzioni di genere storico-avventuroso,
che detestavo, ma in realtà, visto che andavano
benissimo al botteghino, mi diedero un’enorme
popolarità.
I registi la reclamavano per il suo
portamento superbo, ma freddo… Interpretai spesso
ruoli di donna di classe, aristocratica, ma poco
passionale indipendentemente dal genere per cui ero
stata richiesta ovvero dalla classica commedia al
melodramma passando per l’avventuroso, lo storico, il
kolossal ecc.
Quo Vadis del 1951 la consacrò
star assoluta… Ottenni il ruolo dell'eroina cristiana
perché la produzione, non potendo affidare un ruolo
mistico ad altre attrici più note, optò verso un volto
assolutamente non conosciuto dal grande pubblico.
Nel 1953 ebbe un importante ruolo di protagonista
femminile accanto a Burt Lancaster… Il film era Da
qui all'eternità diretto da Fred Zinnemann. Nel cast
figuravano Frank Sinatra, Montgomery Clift, Donna Reed,
Ernest Borgnine. Pensi il film vinse addirittura otto
Premi Oscar, ma per me non ci fu nulla. Inizialmente il
ruolo di protagonista sarebbe dovuto andare a Joan
Crawford, ma la produzione scelse me dove alcuni provini
in bikini…
In quel film ci fu il bacio più sexy
ed esplicito della storia del cinema. Quello tra il
sergente Milton Warden interpretato da Burt Lancaster e
Karen Holmes sulla battigia di una spiaggia hawaiana.
Risultò la scena più intensa e una delle più lunghe e
sensuali sequenze d'amore della storia del cinema.
Indipendentemente dall’età lei era una attrice molto
richiesta… A differenza delle mie colleghe che
superati i 40 venivano ingaggiate raramente, io per
fortuna continuai regolarmente a lavorare.
Secondo lei quali furono le sue interpretazioni
migliori? Ricordo a memoria: Le miniere di re
Salomone con Stewart Granger, Quo vadis con Peter
Ustinov, il musical Il re ed io, che avevo già
interpretato a Broadway accanto a Yul Brynner, Un amore
splendido con Cary Grant e La notte dell’iguana di John
Huston, accanto a Richard Burton e Ava Gardner.
Deborah Kerr è morta il 16 ottobre 2007, all'età di
86 anni, nel villaggio di Botesdale, nel Suffolk. Da
tempo era malata di Parkinson. L'attrice, che viveva in
Svizzera, era tornata in Gran Bretagna per riunirsi alla
famiglia man mano che la malattia peggiorava.
Incredibilmente e per una strana coincidenza, alla sua
morte seguirono quelle del secondo marito Peter Viertel
e del loro biografo Eric Braun. Tutti e tre i decessi
avvennero nello stretto giro di un mese e tutti e tre
avevano 86 anni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Deborah_Kerr
http://www.ilpost.it/2013/10/16/deborah-kerr/
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