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INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Giulietta
Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?
"Giulietta è in piedi affacciata al famoso balcone. Con lo
sguardo in alto e il naso all’insù sto rischiando un torcicollo da
paura. Ma lei non mi ha concesso alternative. O qui o niente!"

Giulietta perché avete scelto questo posto?
Banale no? Qui ho confessato il mio amore a Romeo. La
mia storia è imprescindibile da qui. Mi sento come
una cartolina, un monumento per turisti, io sono questo
posto, la mia memoria, il mio dramma sono qui.
Giulietta, dove avevate conosciuto Romeo Montecchi?
Lo avevo incontrato durante un ballo. Ne rimasi subito
colpita e purtroppo delusa quando seppi che apparteneva
ad una famiglia rivale.
Quindi un amore
impossibile? Impossibile e pericoloso… pensi che
spesso capitava di vedere per la città i Capuleti e i
Montecchi scontrarsi fino alla morte. Tenga conto che io
ero una Capuleti, figlia di uno dei più ricchi e potenti
cittadini di Verona. Lui un Montecchi che per ovvie
ragioni aveva partecipato mascherato al ballo.
Quanti anni avevate all’epoca? Quattordici
Raccontate di quella sera quando vi affacciaste al
balcone… Non riuscivo a dormire, dopo averlo
incontrato il mio cuore spasimava d'amore. Andai in
balcone e confessai alla notte il mio amore per lui.
Scoppiai di felicità quando vidi che Romeo non era
andato via dopo la festa, ma era rimasto lì nel mio
giardino. Aveva ascoltato tutto!
Romeo come si
comportò? Nonostante l’odio tra le due famiglie, mi
dichiarò subito le sue intenzioni di sposarmi. Mi disse
che l’avremmo fatto di nascosto con l’aiuto di Fra
Lorenzo, un suo amico. Mi baciò sulla guancia ed io
venni travolta dal desiderio di vivergli accanto.
A quel punto? Con l'aiuto della mia nutrice
lasciai la mia casa la notte stessa e raggiunsi il
monastero dove Fra Lorenzo celebrò una brevissima
cerimonia e subito rientrai nelle mie stanze promettendo
a Romeo di rivederlo la notte seguente.
Ma il
destino la pensava diversamente…. Infatti il mattino
seguente due amici di Romeo mentre camminavano per
Verona furono aggrediti da Tebaldo, mio cugino. Romeo
che aveva assistito alla scena intervenne cercando di
mettere pace, ma Tebaldo assestò un colpo mortale ad uno
dei suoi amici.
Poi cosa successe? Romeo fu
costretto a sfidare a duello mio cugino. Tebaldo ebbe la
peggio!
Dopo quell’episodio Romeo fu condannato
all’esilio perpetuo… Lui riuscì a rifugiarsi da Fra
Lorenzo, ma io caddi nella più completa disperazione.
E Romeo? Anche lui era disperato, doveva lasciare
la città prima dell’alba. Gridava che avrebbe preferito
morire piuttosto che non rivedermi mai più.
Ma
per lui era rischioso rimanere a Verona… Il frate
cercò di farlo riflettere. Gli disse che la notte stessa
sarebbe partito per Mantova non prima però di vedermi. A
Mantova avrebbe atteso il perdono del principe e
soprattutto la riappacificazione delle due famiglie.
Romeo acconsentì? Beh l’eventualità di passare
una notte insieme a me e quella di vivermi accanto per
tutta la vita sotto la benevolenza delle nostre famiglie
lo convinsero ad accettare i consigli del frate.
Quindi con mille precauzioni riusciste a vedervi?
Furono ore di gioia immensa. Passammo tutta la notte
insieme. Una stupenda notte d’amore, ma l'incanto si
ruppe, quando il cielo cominciò a schiarirsi e fummo
svegliati dal canto dell’allodola che tutti gli
innamorati vorrebbero fosse quello dell’usignolo,
ambasciatore della notte. Romeo doveva affrettarsi
perché se le guardie del principe lo avessero scoperto
ancora a Verona per lui starebbe stata la morte sicura.
E dopo? Passai giorni infernali sempre in attesa
che la situazione potesse cambiare. Vivevo in segreto il
mio stato di sposa, nessuno tranne il frate sapeva…
Ma un bel giorno suo padre le volle parlare… Sì,
mi disse che ero giunta in età di sposarmi e che lui
aveva scelto per me il Conte Paride, un gentiluomo.
E lei come reagì? Ero in preda al panico, certo
non potevo confessare il mio segreto, ma riuscii
comunque a dire che la nostra famiglia era ancora in
lutto per la morte di mio cugino Tebaldo…
Suo
padre fu irremovibile però… Disse che non trovava
indecoroso celebrare il matrimonio, minacciandomi che se
avessi rifiutato m’avrebbe disconosciuta come figlia.
Voi come reagiste? Ero disperata. Chiesi aiuto a
Fra Lorenzo. Lui mi chiese se fossi disposta a tutto per
uscire da quella situazione. Naturalmente acconsentii….
Avrei preferito essere sepolta viva che andare in sposa
al Conte Paride.
Qual’era il piano di Fra
Lorenzo! Fingermi morta!
Cioè? Dovevo
tornare a casa e dire a mio padre che acconsentivo alle
nozze. Ma il giorno prima del matrimonio avrei dovuto
prendere una fiala, un filtro potente che mi avrebbe
addormentato per due giorni di seguito. Agli altri,
vedendomi fredda e inanimata, non restava che portarmi
un una bara al sepolcro di famiglia.
E Romeo
avrebbe saputo? Fra Lorenzo mi disse che lui nel
frattempo avrebbe avvertito Romeo. Lui sarebbe tornato a
Verona di notte in gran segreto. Il frate lo avrebbe
accompagnato al sepolcro ed insieme saremmo scappati a
Mantova.
Venne quindi la vigilia del matrimonio
Avevo forti dubbi. E se Fra Lorenzo avesse sbagliato
la dose? E se non mi fossi più risvegliata? O peggio mi
fossi svegliata nell’oscurità del sepolcro? Alla
fine, per amore ho bevuto il liquido ed ho perso
immediatamente conoscenza.
Il giorno dopo?
Aveva avuto ragione il frate. Quando giunse Paride a
palazzo vide i miei genitori piangere davanti alla loro
unica figlia morte. Il banchetto di nozze si trasformò
in una cerimonia funebre. Tutta Verona mi pianse e dopo
una sosta in chiesa venni accompagnata al sepolcro di
famiglia.
Romeo era già al corrente della cosa?
Purtroppo no, venne a sapere della mia morte prima di
ricevere la lettera. Il messaggero di Fra Lorenzo perse
tempo perché la città era sotto quarantena per la peste.
Quindi ai suoi occhi era morta davvero? Sì,
era folle. Corse a comprare una dose potentissima di
veleno, ma prima di ingerirlo desiderava vedermi per
l’ultima volta.
Venne al sepolcro? Salì a
cavallo e galoppò per ore. A mezzanotte raggiunse il
cimitero di Verona. Incontrò Paride che mi stava
vegliando.
Come reagì Paride Credeva che
Romeo volesse profanare il sepolcro e quindi gli si
lanciò contro. I due iniziarono a battagliare con le
spade. Alla fine Paride cadde a terra trafitto da un
colpo in pieno petto.
Lei non si svegliò?
Purtroppo era passato ancora poco tempo. Romeo mi vide
morta dentro la bara bianca e non gli rimase che seguire
la sorte. Senza più esitare mi baciò per l’ultima volta
e bevve il veleno…
Già… pronunciando la famosa
frase: "E così con un bacio io muoio" La prego…
E Fra Lorenzo? Si precipitò al cimitero quando
apprese la notizia che la lettera non era stata
recapitata. Proprio nel mentre mi svegliai sentendo la
voce del frate che mi esortava a fuggire via.
Rimasta sola, Giulietta vide Romeo riverso sul pavimento
con la fiala di veleno ancora fra le mani. Prese il
pugnale di Romeo e, dopo aver sfiorato le labbra ancora
calde del suo amore, se lo conficcò nel cuore. Alle
guardie e alle due famiglie nel frattempo accorse non
rimase che vedere Giulietta e Romeo che giacevano l'una
accanto all'altro. Sui loro volti non c'erano segni
di sofferenza, anzi sembrava che sorridessero.
Finalmente erano uniti per sempre. Mai più nessuno e
niente al mondo, li avrebbe più potuti separare.
Frate Lorenzo rivelò l'amore e il matrimonio segreto. Le
due famiglie si riconciliarono sul sangue dei loro
figli, e posero fine alla loro guerra.
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