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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Yoshiko Yamaguchi (Li Xianglan)
La bella giapponese
Cantante,
attrice, conduttrice televisiva, politica giapponese naturalizzata
cinese, divenuta una delle Sette Grandi Star del Canto negli anni
'40. Ha sviluppato la sua carriera in Cina, Giappone, Hong Kong e
Stati Uniti d'America. Negli anni '70 è stata eletta membro del
parlamento del Governo Giapponese, e l'ha servito per 18 anni.
(Fushun, 12 febbraio 1920 – Tokyo, 7 settembre 2014)

Le sue origini
madame? Sono nata con il nome di Yoshiko Yamaguchi da
genitori giapponesi allora residenti a Fushun, in
Manciuria. Mio padre Yamaguchi Fumio era un professore
ed insegnava mandarino ai dipendenti della South
Manchuria Railway, e quindi sin dalla giovanissima età
ho vissuto in terra cinese.
Al tempo non era
facile per i giapponesi vivere in Cina… Ascolti, io
sono cresciuta bilingue e i miei mi hanno sempre
insegnato che la Cina era la Patria e il Giappone la
terra d’origine. Comunque ha ragione, non era facile, ma
per fortuna mio padre aveva alcuni conoscenti cinesi
influenti. Divennero i miei padrini e mi diedero il nome
cinese di Li Xianglan ovvero: Orchidea Fragrante che
utilizzai come nome d'arte nella mia carriera artistica.
Per darle un’istruzione la portarono a Pechino… A
Pechino perfezionai l’uso del mandarino, mi sentivo a
tutti gli effetti una normale ragazza cinese. Purtroppo
ero affetta ad una lieve forma di tubercolosi e il
medico consigliò a mio padre lezioni di canto per poter
rafforzare il mio apparato respiratorio. Quindi nella
capitale cinese intrapresi lo studio del canto e
ricevetti inizialmente una formazione vocale classica da
una soprano drammatica di origini italiane, Madame
Podresov, sposata con un nobile russo.
Debuttò
nel 1938 come attrice e cantante nel film del Honeymoon
Express… Cercavano una ragazza che sapesse parlare
fluentemente sia il cinese che il giapponese. E fu la
stessa produzione per ragioni politiche a preferire il
nome di Li Xianglan senza rivelare la mia vera
nazionalità.
Nel 1940 venne scelta per il film
molto controverso Shanghai Nights… Interpretavo una
orgogliosa orfana cinese di guerra; il suo odio verso
gli occupanti giapponesi cambiò quando venne salvata da
un militare giapponese che poi divenne il suo amante. In
una scena memorabile, dopo essere stata schiaffeggiata
brutalmente dal suo amante giapponese, invece di provare
rabbia, mostrò di considerare il gesto come un
un’espressione d’amore. Il film fu accolto con grande
avversione dal pubblico cinese, in quanto rappresentava
una donna cinese con un tratto di degradazione ed
inferiorità. Le canzoni che cantavo nel film vennero
bandite. Anni dopo mi scusai con la stampa, ma scelsi di
non rivelare ancora la mia nazionalità.
Nel 1942
apparve nel film Leaving a good name for posterity…
Il film, girato a Shanghai in memoria del centenario
della Guerra dell'Oppio era contro la colonizzazione
britannica, ma purtroppo venne interpretato dal pubblico
come una satira verso il desiderio d'espansione
giapponese in Asia.
Nonostante il suo impegno
venne accusata di tradimento e di collaborazionismo con
il Giappone… Eravamo alla fine della Seconda guerra
mondiale, fui addirittura arrestata e processata. I miei
genitori subirono la stessa sorte. Solo successivamente
riuscii a produrre la documentazione che provava la mia
origine giapponese. Dopo aver chiarito la posizione, il
giudice stabilì che non essendo di nazionalità cinese
non potevo essere accusata di tradimento e mi intimò di
lasciare immediatamente la Cina.
Come si
sentiva? Guardi, a quel tempo sapevo poco della
politica di propaganda giapponese. Mi tenevano
all’oscuro delle atrocità commesse sui civili cinesi da
parte dell’esercito giapponese, incluso il massacro di
Nanchino del 1937. Credevo ingenuamente che i miei film
fossero delle innocenti storie romantiche.
Andò
via dalla Cina vero? Nel 1946 mi stabilii in Giappone
e ripresi a fare l’attrice con il nome di Yoshiko
Yamaguchi. Partecipai, fra l’altro, al film Scandal, di
Akira Kurosawa, interpretato da Toshiro Mifune. Poi
negli anni '50 mi trasferii negli Stati Uniti ad
Hollywood e Broadway ed iniziai ad usare il nome d'arte
di Shirley Yamaguchi. Negli Stati Uniti apparvi in
diversi film prodotti ad Hong Kong a basso budget. Fui
comunque una delle prime attrici giapponesi ad avere il
ruolo di protagonista in film americani.
Anni di
successo… Non solo… nel 1955 venni scritturata da
Samuel Fuller per il suo film noir “House of Bamboo” con
Robert Ryan e Robert Stack e l’anno successivo
partecipai a “Shangr-La” un musical di Broadway. La mia
interpretazione raccolse un buon successo di critica.
Ero su tutte le pagine culturali dei grandi giornali.
La vita privata madame? Nel 1955 mi separai da
mio marito Isamu Noguchi. Isamu era un affermato
scultore americano di origini giapponesi. Tre anni dopo
convolai di nuovo a nozze con il diplomatico Hiroshi
Otaka.
Finita la carriera cinematografica e il
successo tornò in Giappone… Nel 1958 divenni
conduttrice televisiva di talk show per poi passare a
programmi di stampo giornalistico occupandomi delle
guerre del Vietnam e in Palestina.
La notorietà
le diede la possibilità di entrare in Parlamento… Nel
1974 venni eletta alla Camera Alta nelle file del
Partito Liberal-Democratico. Incarico che mantenni fino
al 1992. Come politico lavorai per migliorare i rapporti
con la Cina e con altri paesi asiatici. Mi feci
promotrice di un fondo di riparazione a favore delle
“Comfort Women”, donne, cinesi e coreane, costrette a
prostituirsi per l’esercito giapponese di occupazione.
Ci parli del suo Guinness dei Primati… Oh sì, fui
l’unica attrice al mondo ad essere accreditata con ben 8
nomi diversi nelle produzioni cinematografiche… Vale a
dire: Li Hsiang-lan, Li Hsiang Lan, Ri Koran, Li Xiang
Lan, Hsiang-lan Li, Xianglan Li, Li Xianglan e Yoshiko
Yamaguchi
Nel 1991 a Tokyo venne prodotto un
musical “RiKoran” tratto dalla sua autobiografia. La
Fuji Television ha prodotto un film commemorativo nel
1989, intitolato Sayonara Ri Kouran, nel quale ha
recitato Yasuko Sawaguchi. In Cina è stato prodotto,
nel 2006, un film in due parti intitolato Ri Kouran, che
racconta la prima parte della sua vita. Il film è stato
trasmesso in Giappone sulla TV Tokyo l'11 ed il 12
febbraio 2007. Il romanzo The China Lover, du Ian
Buruma, è un racconto romanzato della sua vita. È
morta a Tokyo il 7 settembre 2014 all'età di 94 anni.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Li_Xianglan
http://www.tuttogiappone.eu/yoshiko-yam


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