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INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Silvana Pampanini
Scandalosamente perbene
Attrice italiana ha goduto di una grande
notorietà negli anni cinquanta. Era la regina incontrastata della
sottoveste, del pagliaccetto, della sensualità. Bella,
alta 1.74, vistosa, sensuale e combattiva. Divenne il sogno
erotico del bianco e nero del dopoguerra. Le gambe della Pampanini
erano le gambe della Pampanini! Così meravigliose che fecero
innamorare gli italiani quando aveva la bocca grondante rossetto nei
fotoromanzi

Madame le sue origini? Sono nata da una famiglia
veneta trapiantata a Roma da tre generazioni, nipote
della famosa cantante d'opera Rosetta Pampanini.
Come mai intraprese la carriera d’artista? Avevo
l’arte nelle vene! A diciotto anni mi diplomai al
conservatorio musicale di Santa Cecilia.
Ma era
anche una ragazza molto bella! Ancora studentessa, a
mia insaputa, la mia maestra di canto mi iscrisse al
concorso di Miss Italia. Era il 1946 e la manifestazione
venne tenuta a Stresa dopo la pausa bellica.
Ci
fu uno scandalo vero? Non ci voleva un grande spirito
di osservazione per ammettere che era tutto combinato.
Comunque la vittoria finale andò ad una certa Rossana
Martini, ma poi dopo le forti e vivaci proteste del
pubblico la giuria decise di assegnarmi il premio "ex
aequo".
Il concorso di bellezza fu un ottimo
trampolino di lancio per la sua carriera. Mi lanciò
nel mondo del cinema senza fare alcuna gavetta o
avanspettacolo. Iniziai interpretando pellicole musicali
e grazie anche ai settimanali illustrati e i
cinegiornali divenni famosa.
Suo padre era
d’accordo? Mio padre era un umile tipografo e
inizialmente fu contrario. Gelosissimo mi scortava per
le strade di Cinecittà, ma poi lasciò il suo lavoro e
divenne il mio agente.
Direi anche piuttosto
abile visto che in poco tempo lei acquisì una fama
internazionale. Al contrario della Mangano e della
Loren non ho avuto bisogno di un marito produttore. Non
servì! Erano gli anni cinquanta e prima che Sophia Loren
e Gina Lollobrigida divennissero famose fui il simbolo
più rappresentativo della bellezza italiana a livello
mondiale, assieme a Lucia Bosè e Silvana Mangano.
I suoi film grazie anche alle sue interpretazioni
divennero molto popolari nonostante fossero maltrattati
dai critici e dai benpensanti. Forse per questo non
ricevetti mai premi importanti in Italia. I miei film
furono distribuiti in tutto il mondo come ad esempio “I
pompieri di Viggiù” e “Bellezze in bicicletta” in cui
cantai una delle più celebri canzoni dell'epoca.
… ma recitò anche in film di spessore… Girai con
Luigi Comencini “La bella di Roma” e con Giuseppe De
Santis “La strada lunga un anno” candidato all'Oscar nel
1959 e vincitore del Globo d'Oro come miglior film
straniero.
Si parla di numerose proposte da
Hollywood… Oh sì ma non si concretizzò mai nulla. Al
tempo ero l’attrice più pagata e richiesta d’Italia. Mi
accontentai, si fa per dire, di lavorare in Francia dove
fui soprannominata Ninì Pampan, in Spagna, Jugoslavia,
Egitto, Argentina e soprattutto in Messico dove ho
girato alcune pellicole mai uscite in Italia.
Non
smise mai di cantare però… Beh avevo studiato canto
al conservatorio per cui fui ingaggiata più volte per
registrare numerose canzoni in voga al tempo. Purtroppo
le registrazione su dischi in vinile a 78 e 45 giri non
sono mai state ripubblicate su supporti più moderni.
Nella sua vita privata le vennero attribuiti vari
flirt. Senta, io nella mia vita, ho avuto più
proposte di matrimonio che mal di testa per cui la
stampa scandalistica giocava molto sul mio nome. Ogni
giorno mi scoprivo amante di uomini ricchi e importanti
tipo: il principe afgano Ahmad Shah Khan, Tyrone Power,
William Holden, George DeWitt, Omar Sharif, Orson
Welles, re Faruq I d'Egitto, Jimenez presidente
venezuelano, Fidel Castro, il tenore Giuseppe Campora e
tanti tanti altri.
Invece? Non ho mai badato
al censo ed ho avuto un solo unico vero grande amore
nella mia vita. Bello, di dieci anni più di me ed
estraneo al mondo dello spettacolo. Non ho mai rivelato
il nome e non lo farò ora, posso solo dire che morì nel
1952 per la ricaduta di una malattia contratta durante
la guerra, un mese prima delle nostre nozze fissate da
tempo.
E il suo presunto flirt con Totò? Totò
mi corteggiò assiduamente, non c’era incontro pubblico o
privato in cui non mi sottoponesse ad estenuanti
avances. Ma ogni volta gli ripetevo: "Ti amo come amerei
un padre".
…. E Malafemmena? Malafemmena me la
cantò diverse volte fissandomi negli occhi, ma ribadisco
ancora una volta che quella canzone non era dedicata a
me, bensì alla signora Diana, moglie separata di Totò.
Nella sua biografia leggo che durante un suo
spettacolo in Giappone l’imperatore, colpito dalla sua
bellezza, per vederla da vicino, infranse le regole del
più rigido cerimoniale… L’imperatore Hirohito mi
regalò una bambola, cinque kimono e una corona di fiori.
Il problema fu che, non conoscendo il significato del
crisantemo come omaggio floreale, andai su tutte le
furie e urlai facendo i debiti scongiuri.
“Tocchi, tocchi! Sono belle vero?” E’ rimasta famosa la
sua battuta quando si rivolse ad Alberto Sordi nel film
“Il Tassinaro”… Eh sì erano le gambe più famose e più
belle d’Italia!
Dopo brevi esperienze come
regista e sceneggiatrice la Pampanini diradò al minimo
gli impegni cinematografici, dedicandosi alla radio e
alla TV. Spesso apparve come presentatrice di eventi e
madrina di concorsi di bellezza, manifestazioni mondane
o competizioni sportive. Per molti anni gestì anche la
corrispondenza coi lettori in un periodico dello
spettacolo. In Italia apparve regolarmente sul
piccolo schermo all’epoca delle prime trasmissioni
sperimentali. Nel 1956 lanciò l'esordiente mago Silvan
al quale diede il nome d'arte. Molto devota a Padre
Pio da Pietrelcina e a Sant'Antonio da Padova, la
Pampanini non si è mai sposata e non ha avuto figli.
Nell'aprile 2003 fu nominata Grande ufficiale
dell'ordine al merito della Repubblica Italiana dal
presidente Ciampi. Il 25 ottobre 2015 l'attrice,
colpita da dolori addominali, viene ricoverata in gravi
condizioni e operata d'urgenza presso il Policlinico
Agostino Gemelli di Roma. Da allora non è mai uscita
dall’ospedale Gemelli di Roma. Fino all’ultimo dicono
sia stata diva e divina, togliendosi 5 anni netti anche
davanti ai medici. Muore a Roma il 6 gennaio 2016,
all'età di 90 anni..
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REALIZZATA GRAZIE A: .http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/
necrologio-giusti-pompa-qua-pompa-pompa-pompa- gi-116169.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Silvana_Pampanini
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/
01/06/news/addio_a_silvana_pamparini_la_grande_
attrice_aveva_90_anni-125865576/
http://www.corriere.it/spettacoli/16_gennaio_06/
cinema-morta-silvana-pampanini-33e47920-b45d-
11e5-b7e0-5cea02412f89.shtml.


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