|
HOME
CERCA
CONTATTI
COOKIE POLICY

INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Shirley Temple
Riccioli d’oro
"Mia madre ogni mattina sistemava i miei capelli in 56 boccoli
perfetti"
Santa Monica, 23
aprile 1928 – Woodside, 10 febbraio 2014

Shirley Jane Temple, la più famosa enfant
prodige del cinema americano, soprannominata "riccioli
d'oro", attrice, cantante, ballerina. Vincitrice a soli
sette anni di un premio Oscar. Sullo schermo portava
personaggi di bambine dolci e leziose dotate di una
saggezza impressionante per la loro età. Da adulta si è
dedicata alla carriera di ambasciatrice, usando il nome
da sposata Shirley Temple Black. L'American Film
Institute ha inserito la Temple al diciottesimo posto
tra le più grandi star della storia del cinema.
Le sue origini Madame? Sono nata a Santa Monica,
oggi sobborgo di Los Angeles. Mio padre George Francis
era un banchiere mentre mia madre era una casalinga
ex-ballerina. Ero la più piccola di tre fratelli.
Era molto piccola quando ha iniziato a ballare…
All’età di tre anni, praticamente non sapevo ancora
camminare, presi le prime lezioni di ballo alla Meglin's
Dance School di Los Angeles, praticamente ancora non
camminavo bene.
Come mai così presto? Mia
madre ha riversato su di me, unica figlia femmina, le
sue ambizioni di ballerina mancata, e mi faceva
partecipare a continue audizioni nella vicina Hollywood.
Di pari passo la carriera cinematografica… Fu
quando Charles Lamont, direttore della Educational
Pictures, visitò la mia classe. Fui scelta tra tante e
assunta dalla Educational. Con i primi lavori anche il
mio look cambiò: in natura i miei capelli erano castani
scuri e quasi lisci e diventai biondissima e tutta
riccioli su suggerimento dei produttori. Pensi che mia
madre ogni mattina sistemava i miei capelli in 56
boccoli perfetti.
Aveva molte richieste, vero?
Mentre lavoravo per la Educational Pictures, feci molte
comparsate in film di altri studios. Mi venne offerto
anche un ruolo di rilievo nella serie Our Gang
(Simpatiche Canaglie), ma mia madre richiese per me un
ingaggio da star.
Dalla sua biografia vedo
grandi interpreti al suo fianco… Cito a memoria:
Cary Grant, John Wayne, Henry Fonda, Ronald Reagan, Gary
Cooper, Randolph Scott, Robert Young, Carole Lombard,
Jimmy Durante, Joel McCrea, Claire Trevor, Claudette
Colbert, Myrna Loy, Joseph Cotten, Robert Walker, Victor
McLaglen, James Dunn, Buddy Ebsen, Adolphe Menjou,
Lionel Barrymore, Robert Taylor, Joan Crawford, e tanti
altri.
Diventò la Stella della 20th Century Fox
Soprattutto perché salvai la Fox dalla bancarotta nel
1934 con l’enorme successo e altrettanti incassi che
ottenne il film La mascotte dell'aeroporto (Bright
Eyes). Per questa mia interpretazione inventarono
addirittura un premio, una sorta di Oscar giovanile.
Socialmente eravamo nel punto più profondo della
Grande Depressione… I miei film portavano nella
popolazione, afflitta dalla catastrofe economica,
speranza ed ottimismo, al punto che il presidente
Franklin D. Roosevelt in persona proclamò: "Finché il
nostro Paese avrà Shirley Temple, noi staremo bene!"
Rooselvelt dava molta importanza al suo cinema…
Era convinto che fosse un veicolo importante per mezzo
del quale si potesse diffondere ottimismo. Una volta
disse: “E’ meraviglioso che per pochi centesimi ogni
americano possa entrare in un cinema e vedere il sorriso
di una bimba che gli ridarà la forza di andare avanti.”
Divenne l'attrice più pagata della Fox... Il mio
contratto fu rinnovato innumerevoli volte tra il 1933 ed
il 1935. La Fox mi dava 20.000 dollari alla settimana e
per ben quattro anni di seguito, fu al top delle star
più pagate di Hollywood. Nella categoria femminile per
incassi ero di gran lunga al di sopra di Greta Garbo,
mentre solo Cary Grant mi superava in termini assoluti.
Si è mai chiesta il motivo per il quale i suoi film
funzionassero? Lo schema dei miei film era sempre lo
stesso e si basava ogni volta sullo stesso cliché
strappalacrime: genitori in pericolo o morti, presenza
di qualcuno che desidera strappare la protagonista
all'unica persona adulta (di solito anziana) a cui ella
vuole bene. Molti affermarono che il mio stesso aspetto
fisico (viso paffuto con le fossette sulle guance),
compensava la vista deprimente dei bambini americani nei
cinegiornali dell'epoca, magri, smunti, sporchi e
rachitici a causa della povertà che affliggeva il paese.
Era diventata una miniera d’oro… ma doveva fare i
conti con l’età… Pensi che fu anche modificato il mio
certificato di nascita per prolungarmi l'infanzia. La
mia data di nascita fu spostata dal 1928 al 1929. A 12
anni iniziò la mia parabola discendente. Il tonfo vero e
proprio arrivò con Alla ricerca della felicità: questo
film ad altissimo budget avrebbe dovuto, nelle
intenzioni della Fox, bissare il successo del Mago di Oz
della rivale MGM, di cui riprendeva varie
caratteristiche (tra cui la suddivisione in una parte in
bianco e nero e l'altra in technicolor). Invece non
ripagò minimamente i costi e venne ritirato
prematuramente dalle sale. Subito dopo, l'azienda
rescisse il contratto. Non ero più la "bambina
prodigio".
Con l'adolescenza i ruoli da bambina
cominciarono a starle stretti... Pensi che con il
mio primo film da adolescente Miss Annie Rooney, venne
pubblicizzato come "Il primo film in cui Shirley Temple
bacia un ragazzo!" Ma nonostante quel bacio dato ad un
ricco ragazzo WASP molto più grande di me il film si
rivelò un fallimento e presto fu ritirato dalle sale.
Successivamente Non parlare, baciami del 1945…
Lì interpreto una ragazza che rimaneva incinta dopo
aver "venduto" i suoi baci per sostenere l'esercito
americano. Anche quel film passò senza lasciare traccia.
Nello stesso anno a soli 17 anni, sposò l'attore
John Agar… Da parte mia non fu una scelta oculata.
Nonostante la nascita di nostra figlia Linda Susan il
matrimonio fu un fallimento anche a causa dell'alcolismo
di Agar. Dopo cinque anni di sofferenze chiesi il
divorzio per crudeltà.
Nel 1950 si risposò con un
uomo d'affari californiano Charles Black… Da
quell’unione nacquero Charles Alden Black, Jr. e Lori
Black.
Poi la politica… Entrai in politica e
mi candidai al Congresso degli Stati Uniti per il
Partito Repubblicano nel 1967. Divenni ambasciatrice
presso l'ONU dal 1969 al 1970, in Ghana nel 1974 e in
Cecoslovacchia nel 1989. Fu il miglior lavoro che io
abbia mai avuto!
Ha affrontato senza pudore un
tumore al seno… Ho vissuto questa battaglia con
immenso orgoglio Sono stata la prima persona a dire
sulla televisione nazionale “Io ho avuto un tumore al
seno”. Fui molto coraggiosa in quanto la gente non
diceva mai “cancro” e non diceva mai “seno” in pubblico.
Io l’ho detto e la gente se lo ricorda!
Shirley Temple è morta per cause naturali il 10 febbraio
2014, all'età di 85 anni, nella sua casa di Woodside in
California, accudita dai suoi familiari. «Le rendiamo
omaggio per una vita di notevoli successi come attrice,
come diplomatica e come nostra amata madre, nonna e
bisnonna» ha dichiarato la famiglia in un comunicato
pubblicato dalla Bbc. E’ sepolta presso l'Alta Mesa
Memorial Park, Palo Alto, California.
|

IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A
CURA DI ADAMO BENCIVENGA REALIZZATA GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/Shirley_Temple
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
LEGGI LE ALTRE INTERVISTE
IMPOSSIBILI


Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti

|
|