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Muse dell’Arte
La Musa Calliope e le sue otto sorelle
Figlia di una cortigiana ferrarese, Giulia Campana, chiamata la
Ferrarese perché nativa di Adria, e presumibilmente del cardinale
Luigi d’Aragona. Cortigiana dalla bellezza rifulgente e raffinata,
Tullia fu un’autentica figlia del Rinascimento, colto e
naturalistico.

Salve Calliope lei è ricordata come una delle
nove muse… Precisamente sono la musa della poesia
epica, forse più conosciuta come la Musa di Omero e
ispiratrice dell'Iliade e dell'Odissea.
Le sue
origini madame? Sono figlia di Zeus e Mnemosine. Ho
avuto due figli Orfeo e Lino, entrambi figli di Apollo.
Lei è la maggiore delle Muse. Sì ed è per questo
che sono considerata anche la più saggia e quella che
ostenta maggior sicurezza. Per questo motivo vengo quasi
sempre rappresentata con una tavoletta di cera in mano
su cui scrivere, uno stilo, un rotolo di carta e una
corona d’oro sul capo.
La sua saggezza la
ritroviamo nella disputa tra Afrodite e Persefone…
Tutte e due volevano assicurarsi le grazie di Adone per
cui decisi che ognuna di loro due trascorresse con lui
la stessa quantità di tempo.
Oltre di Omero fu
musa anche di Dante. Il sommo poeta mi invocò nel II
canto dell'Inferno e nel I canto del Purgatorio della
Divina Commedia
Qual è il nesso tra la saggezza e
l’Epica secondo lei? La poesia epica è il racconto in
versi delle imprese leggendarie di un popolo, dei suoi
miti e dei suoi eroi. Porta in sé il compito morale di
esaltare i valori dell'amicizia, del coraggio,
dell'amore, della famiglia, della gratitudine e della
pace. Per un popolo la memoria di queste gesta è la
consapevolezza dei propri valori.
Per questo
motivo è anche considerata figlia della Memoria e madre
della Scrittura… Benché in origine i miei attributi,
come quelle delle mie sorelle, non fossero ben definiti,
a partire dall'epoca alessandrina mi venne attribuita la
funzione di protettrice della poesia lirica. Alle volte,
in considerazione della mia voce armoniosa, vengo
considerata anche la madre delle Sirene. Comunque sono
fiera di essere la paladina di tutti gli artisti della
carta scritta.
Chi sono le sue sorelle? Erato,
Clio, Euterpe, Melpomene, Polimnia, Talia, Tersicoree
Urania. Siamo in nove, figlie di Zeus e di Mnemosine.
Nate ai piedi dell’Olimpo abitavamo nel Parnaso, qui
amavano suonare, cantare e danzare per il dio Apollo.
Frequentavano anche altri luoghi: il monte Pindo e il
monte Elicona. Gli alberi a noi consacrati erano
l'alloro e le palme e avevamo a nostro servizio Pègaso,
il cavallo alato. Ognuna di noi aveva le sue particolari
attribuzioni.
Possiamo descriverle più
dettagliatamente? Ok.
Chi è Erato? E’ la
musa della poesia lirica e del canto corale,
generalmente viene raffigurata come una giovane ninfa
coronata di mirti e di rose. Nella mano sinistra regge
una lira e nell'altra il plettro. Erato prende il nome
da Eros ed è considerata l'ispiratrice anche di quella
poesia che rifiuta i valori eroici in cambio di un nuovo
equilibrio e di pace. Per questo è la musa collegata
all'amore e molti poeti antichi la invocano nelle
composizioni amorose. Innamorata di Arcade è la madre
del poeta e cantore Tamiri e di Cleomene.
Chi è
Clio? E’ la musa della Storia, raffigurata seduta e
con una pergamena in mano. E’ una delle sorelle maggiori
e riceve dalla madre Mnemosine, personificazione della
memoria, il potere di trasmettere il ricordo di fatti e
personaggi. Ha due figli Orfeo e Giacinto nati
probabilmente dalla sua unione con Apollo, il dio della
musica.
Chi è Euterpe? E’ la musa della Musica
e protettrice di strumenti a fiato, anche della poesia
lirica. Il suo nome deriva dal greco "colei che
rallegra”. Inventrice dell’antico Aulos, uno strumento
di giunco a due ance, come l'oboe. L’Aulos accompagnava
una vasta gamma di attività greche. Era presente ai
sacrifici, alle rappresentazioni drammatiche, agli
incontri di lotta, al salto in lungo, al lancio del
disco, alla danza dei marinai sul triremo.
Chi è
Melpomene? E’ la musa del Canto, dell'armonia
musicale e della tragedia. Raffigurata con un lungo
chitone teatrale e un mantello allacciato sulle spalle,
tiene fra le mani, una maschera, una spada o un pugnale
insanguinato. Il suo nome significa "colei che canta la
Tragedia".
Chi è Polimnia? E’ la musa
protettrice dell'orchestica, della pantomima e della
danza associate al canto sacro e eroico. Raffigurata
come una giovane donna dall'aspetto devoto, avvolta da
velo e mantello, con il capo cinto da una corona di
perle. Talvolta viene associata alla retorica, la
memoria, la geometria e la storia.
Chi è Talia?
E’ colei che presiede alla commedia ed alla poesia
bucolica, Raffigurata come una ragazza dall'aria
allegra, che porta una corona di alloro sul capo tiene
una maschera in mano e calza degli stivaletti. È la
madre dei Coribanti, sacerdoti della dea Cibele. Coloro
che inventarono il tamburo a cornice e con esso una
musica basata sul ritmo ossessivo che doveva servire per
curare l’epilessia e per sconfiggere la malinconia di
Giove.
Chi è Tersicore? E’ la musa della
Danza. Di solito è rappresentata bella e giovane,
coronata d’alloro, la pianta sacra ad Apollo e vestita
con l’abito lungo dei suonatori di cetra, nell’atto di
trarre accordi con le dita affusolate dal suo strumento,
per accompagnare, con la sua musica le danzatrici.
Chi è Urania? E’ la musa dell'astronomia e della
geometria. Viene rappresentata vestita di un abito
azzurro, coronata di stelle, mentre sostiene con le mani
un globo che sembra misurare ed una verga. Ai suoi piedi
diversi strumenti matematici. Fu amata da Apollo, dando
alla luce Lino e Orfeo, cantori mitici. Fu la madre di
Imene, il dio delle nozze, il cui padre era Bacco.
Quindi tutte e nove siete figlie di di Zeus e di
Mnemosine… Mio padre Zeus si unì a mia madre per nove
notti di seguito ed in un anno ebbe nove figlie, ossia
noi Muse.
Tutte dotate di un canto armonioso…
Ricordo una volta, impegnata con le mie sorelle in una
gara di canto, riuscimmo con le nostre soavi melodie, ad
arrestare il corso delle sorgenti e dei fiumi e
addirittura il monte cominciò a salire verso il cielo.
Il vostro protettore era Apollo… Era lui ad
inviarci alle feste degli dei e degli eroi perché
allietassimo i convitati in canti e danze raccontando le
gesta degli dei e degli eroi greci, in modo da
contribuire a mantenere negli uomini la memoria del
passato.
Ci fu anche una contesa con le vostre
rivali storiche… Ah sì le Pieridi… Erano invidiose
di noi e un giorno ebbero la cattiva idea di andare sul
monte Elicona, per sfidarci in una gara di canto. Io
cantai anche per le mie sorelle. Le Ninfee, nominate
arbitri della contesa, ci dichiararono vincitrici.
Poi cosa accadde? Le Pieridi, invece di accettare
umilmente la sconfitta, cominciarono ad insultare le
Ninfe, tanto che noi Muse stufe dei loro capricci, per
punirle, le trasformammo in uccelli afoni.
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IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A
CURA DI ADAMO BENCIVENGA REALIZZATA GRAZIE A:
http://www.settemuse.it/arte/storia_
muse_index.htm
http://mitologiagreca.blogspot.it/
2007/06/le-muse.html
http://www.vincenzoporta.it/DiTutto/
Gruppi/Muse.htm
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