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IMPOSSIBILE 
Jean Simmons
Bellezza radiosa
La diva mancata di Vacanze romane
Inglese di nascita e americana d’adozione, attrice di talento, è
stata una delle grandi star hollywoodiane degli anni '50-'60.
Bella di una bellezza radiosa con il volto classico da brava ragazza
é rimasta nell'immaginario della gente soprattutto per il suo
ruolo di "Bulli e Pupe", accanto a Marlon Brando e Frank
Sinatra.
(Crouch Hill, 31
gennaio 1929 – Santa Monica, 22 gennaio 2010).

Madame lei è inglese vero? Sono nata in un
paesino vicino Londra nel’29 da Winifred Aida Loveland e
da Charles Simmons. Mio padre era un campione olimpico
di ginnastica artistica, purtroppo morì per un'ulcera
quando avevo solo 13 anni. La sua adolescenza,
madame? Ho praticato danza per molti anni, poi
all’età di 14 anni iniziai a recitare e pochi mesi dopo
fui scelta per il ruolo della sorella di Margaret
Lockwood in “Give Us the Moon”. Da lì una strada
in discesa… Il primo film importante fu “Cesare e
Cleopatra” nel ‘46 accanto a Vivien Leigh. Poi “Grandi
speranze” nel ’46, “Narciso nero” nel 47, accanto a
Deborah Kerr. Nel ’48 ottenni la mia prima nomination
all'Oscar come migliore attrice non protagonista per il
ruolo di Ofelia nel film “Amleto” di Laurence Olivier.
A 21 anni il matrimonio… Sposai Stewart Granger,
l'attore di "Scaramouche". Stewart aveva 16 anni più di
me. Ci sposammo a Tucson in Arizona, il 20 dicembre
1950. Con lui girai numerosi film e mi trasferii
definitivamente a Hollywood. Dalla nostra relazione
nacque mia figlia Tracy. Nel 1953 era stata
scelta da William Wyler per il ruolo di protagonista
femminile di "Vacanze romane"… Purtroppo non se ne
fece nulla, al tempo avevo una disputa legale con il
produttore Howard Hughes, il quale per ripicca non mi
concesse alla Paramount e fui allora sostituita da
Audrey Hepburn, all'epoca una perfetta sconosciuta.
Una carriera intensissima, sostenuta dal talento e
dall’entusiasmo, da una gran voglia di far bene... Nella
Mecca del cinema la sua ascesa fu rapida… Ricordo con
piacere “La tunica” con Richard Burton, “La regina
vergine” con mio marito, “Bulli e pupe” di Joseph
Mankiewicz, con Brando e Frank Sinatra, “Paura d'amare”
con Guy Madison. Nel ’56 ricevetti il David di Donatello
quale miglior attrice straniera. Recitò con i
migliori attori e fu diretta da famosi registi … Fui
diretta da William Wyler, Richard Brooks, Stanley
Kubrick e recitai accanto a Cary Grant, Robert Mitchum,
Kirk Douglas, Laurence Olivier, Charles Laughton, Peter
Ustinov, Burt Lancaster… Nel ‘69 per “Lieto fine”
diretto da Richard Brooks ricevetti la seconda
nomination all'Oscar. A proposito di Richard
Brooks… Divorziai da Stewart il 12 agosto 1960.
Vivevamo nel nostro piccolo mondo in una fattoria in
Arizona. Alla fine decidemmo di separarci
consensualmente. Il primo novembre dello stesso anno mi
risposai con Richard, anche lui aveva 16 anni più di me.
Lui non era chiuso nel suo microcosmo, non aveva i
paraocchi, per il suo lavoro era portato a guardare la
vita, il mondo, la gente. Dalla nostra relazione nacque
nostra figlia Kate. Ha girato prevalentemente
film storici, come mai? Ebbi il solito destino degli
attori britannici teatrali d’America. Il mio accento
fortemente inglese appariva retrò ed accademico per le
masse rurali dell’Ohio e dell’Arkansas come per quelle
industriali della Pennsylvania e del Michigan. Così
Hollywood ci impiegava prevalentemente nei film storici.
Si è mai domandata perché entrambi i suoi mariti
erano molto più grandi di lei? Forse una carenza di
affetto paterno? Effettivamente mio padre venne a
mancare quando ero ancora molto giovane, ma non credo
che sia questa la causa. Mio padre era un uomo
dolcissimo, i miei mariti si sono rivelati ben presto
presuntuosi e supponenti anche per via dell’età.
Lei ha avuto due figlie nate in matrimoni diversi: Tracy
Granger e Kate Brooks.. Entrambi i nomi vennero
scelti in nome della mia amicizia con Spencer Tracy e
Katharine Hepburn. Madame è vera la storia con
l’allora senatore Kennedy? Con lui non ci fu storia.
Successe una volta quando per caso alloggiavamo nello
stesso albergo. Mio marito era altrove per lavoro, il
senatore bussò di notte con insistenza alla mia porta
della camera d’albergo. Credo avesse alzato il gomito e
pretendeva che io aprissi quella porta, ovviamente non
la aprii e lui preso dalla rabbia tentò di sfondarla a
spallate.
A fine carriera ha avuto problemi
di alcool vero? Alcol e droga sono stati il flagello
di Hollywood. Una sola persona mi sono trovata accanto,
nel periodo più drammatico della mia vita: Elizabeth
Taylor. E' stata lei a condurmi a forza nel centro di
recupero in cui si erano salvate lei e Liza Minnelli.
Devo a lei la mia salvezza. Come mai era entrata
in quel tunnel? Un tunnel dal quale molte mie
colleghe non sono più uscite. E’ terribile, per
un’attrice che ha conosciuto il successo, la popolarità,
la ricchezza, sentirsi finita a cinquant’anni,
dimenticata da tutti, produttori, registi, ex mariti,
amici. L’unica a ricordarsi di me, a tendermi una mano,
è stata lei, la grande Liz, con tanta generosità e
tanto, tantissimo affetto. Com’era la vita nel
centro di recupero di Palm Springs? Fu dura, lavavo
pavimenti come aveva fatto Liz e come facevano tutte le
altre. Lì entravano rottami ed uscivano persone vive. Ed
io rinacqui per davvero... Divorziò da Richard
Brooks nel 1977. Sempre negli anni '70 vinse un Emmy
Award per la sua partecipazione alla serie televisiva
"Uccelli di Rovo". Nel corso della sua carriera è
apparsa in circa 55 lungometraggi e quasi altrettanti
produzioni televisive. Nel 1986 l'attrice si
sottopose ad una terapia per dipendenza da alcol.
Circondata dai suoi animali, un cane e due gatti, ha
vissuto a Santa Monica fino alla morte, avvenuta il 22
gennaio 2010, nove giorni prima di compiere 81 anni, a
causa di un tumore ai polmoni.
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