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Cyd Charisse
Cantando sotto la pioggia
Attrice e ballerina statunitense che legò il suo nome ad alcune
fra le maggiori commedie musicali prodotte a Hollywood negli anni
quaranta-cinquanta. (Amarillo, Texas, 8 marzo 1921 – Los Angeles,
17 giugno 2008)

Cyd Charisse non era il suo vero nome… Era il mio
nome d’arte. Cyd derivava dalla pronuncia infantile
della sillaba sis da parte di mio fratello. In realtà il
mio nome vero era Tula Ellice Finklea. Comunque durante
la mia vita artistica, prima di diventare famosa, ho
cambiato spesso nome da Felia Siderova a Maria Istomina
, passando per Lily Norwood, il cognome di mia madre.
Come fu la sua infanzia madame? Non buona, ero
una ragazza malaticcia affetta da un principio di
poliomielite. Per rafforzare il mio corpo i miei
genitori decisero di farmi studiare danza a Los Angeles.
A 13 anni entrai nel prestigioso corso di ballo del
Ballets Russes de Monte Carlo.
Da quel momento il
suo futuro fu costellato da una fantastica carriera come
ballerina… Amavo danzare, era la mia vita, ma quando
avevo circa vent’anni ci mandarono tutti a casa. Era
scoppiata la seconda guerra mondiale ed io tornai a Los
Angeles.
Tempi duri, immagino. Qui cosa accadde?
Incontrai il produttore David Lichine, il quale mi
offrì un ruolo nel musical Something to Shout About di
Gregory Ratoff. Seppure era una piccola particina venni
notata dal dal coreografo Robert Alton.
Alton
aveva già scoperto Gene Kelly… Esatto, lui mi segnalò
alla MGM e firmai un contratto di sette anni. Ero al
settimo cielo!
Nasce una stella… Sorride.
Già, ma era solo il titolo del mio primo film. Debuttai
al cinema con lo pseudonimo di Lily Norwood, ma la
stella nacque davvero quando ebbi l’occasione di
recitare e ballare nei film musicali.
Subito dopo
prese il nome di Charisse… Era il nome del mio primo
marito Nico Charisse, mio ex insegnante di danza. Lo
sposai a Parigi nel ’39 all’età di 18 anni. Lui aveva 22
anni più di me. Da quel matrimonio nacque mio figlio
Nico "Nicky". Poi ci separammo nel 1947.
Le
cronache del tempo riferiscono che si affermò per il suo
talento di ballerina, per la sua sontuosa avvenenza e
per la bellezza statuaria delle sue gambe. Troppo
buono! Aiutata da mio marito divenni una star e feci
coppia sia con Fred Astaire che con Gene Kelly.
Fu sempre combattuta tra i due, vero? Sono stata
senz’altro fortunata ad averli avuti entrambi al mio
fianco. Molti mi hanno chiesto chi preferissi. E’
impossibile scegliere, è come mettere a paragone il
gusto della mela e quello dell’arancia, sono entrambi
deliziosi. Sia Astaire che Kelly erano geni della danza:
Kelly, più muscolare era maggiormente dotato di
inventiva a livello coreografico e in grado, come nessun
altro, di alzarmi con una spaventosa leggerezza.
E Fred Astaire? Fred, forte di una maggiore
coordinazione tecnica e di uno straordinario senso del
ritmo sapeva creare numeri favolosi sia per sé stesso
che per la sue partner.
Cantando sotto la
pioggia? Beh sì quel balletto fu la mia consacrazione
al fianco di Gene Kelly nel balletto Broadway Melody.
Nel 1948, subito dopo il divorzio sposò Tony Martin…
Adoravo Tony! Sono fiera di quel matrimonio durato ben
sessant’anni, uno dei più longevi tra artisti famosi in
America. E’ stato certamente una rarità all'interno
dello star system hollywoodiano. Da quel matrimonio
nacque il mio secondo figlio: Tony Martin Jr.
Nella sua carriera ottenne anche una nomination…
L'interpretazione di Ninotchka Yoshenko fu molto
apprezzata e ottenni una nomination come migliore
attrice protagonista al Golden Globe Award e mi fruttò
il secondo posto ai Laurel Awards del 1957.
… ma
ormai il Musical era al tramonto… Verso la fine degli
anni cinquanta mi ritirai dal mondo della danza.
Continuai comunque a partecipare a film e a produzioni
televisive fino agli anni novanta, oltre che a
spettacoli in nightclub al fianco di mio marito, Tony.
Nella sua autobiografia, ripresa da John Mueller
per il libro Astaire Dancing, Fred Astaire ebbe parole
di elogio per la Charisse, scrivendo di lei: “That Cyd!
When you've danced with her you stay danced with!”
(Quella Cyd! Quando hai danzato con lei, puoi dire di
aver realmente danzato!) Nel 2001 è stata inserita
nel Guinness dei primati per le più costose gambe,
assicurate nel 1952 per cinque milioni di dollari. La
vita privata di Cyd Charisse è stata segnata anche da un
tragico evento, la morte della nuora Sheila, avvenuta in
un incidente aereo nel 1979 su un volo dell'American
Airlines. Il suo nome è iscritto fra quello delle
celebrità della Hollywood Walk of Fame. Il 9 novembre
2006, in una cerimonia privata tenuta alla Casa Bianca,
il presidente degli Stati Uniti George W. Bush le
conferì la National Medal of the Arts and Humanities, il
più alto riconoscimento statunitense nel campo delle
arti. Il 16 giugno 2008 Cyd Charisse fu trasportata
d'urgenza al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles,
colpita da infarto. Morì il giorno dopo a 86 anni. Lei
era una metodista praticante, ma, grazie alla religione
del marito, fu sepolta nell'Hillside Memorial Park
Cemetery, un cimitero ebraico a Culver City, California.
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