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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Alma Maria Schindler
La Musa del secolo
La sua lunga
vita, i suoi tanti amori È stata una delle donne più importanti
del XX secolo, pittrice e compositrice austriaca fu moglie di Gustav
Mahler, di Walter Gropius e di Franz Werfel, e amante di Oskar
Kokoschka. Definita nel corso della sua vita: “Sposa del vento”,
“Grande vedova” e persino “Musa del secolo”… Ebbe esperienze
ricchissime e contemporaneamente drammatiche grazie alla nascita di
diversi figli, alcuni dei quali morti in tenera età. Alma e i suoi
numerosi matrimoni sono protagonisti della canzone "Alma" del
compositore statunitense Tom Lehrer. Vienna, 31 agosto 1879 –
New York, 11 dicembre 1964

Madame le sue
origini? Sono figlia di Emil Jakob Schindler, un noto
pittore paesaggista, e di Anna von Bergen. Fin da
piccola crebbi in un ambiente artistico molto
stimolante. A 13 anni persi mio padre e mia madre si
risposò con Carl Moll, uno dei padri fondatori della
Secessione viennese.
Sin da adolescente dicono
fosse molto bella. Venivo considerata la più bella
ragazza di Vienna e non mi mancarono certamente
pretendenti.
Si parla di una giovinezza molto
vivace… Prima di sposarmi ebbi modo di conoscere i
più grandi artisti della Secessione viennese, fra i
quali il pittore Gustav Klimt, il direttore teatrale Max
Burckhard ed il compositore Alexander von Zemlinsky.
Amanti? Qualcuno sì. In particolare fui sedotta
dal grande pittore Gustav Klimt, che tra l’altro era un
grande amico del mio patrigno Carl Moll. Per lui presi
la prima importante cotta della mia vita. Ero
affascinata dalla sua personalità e ricevetti un
immediato ricambio di attenzioni. Purtroppo descrissi
l’emozione del primo bacio sul mio diario, mia madre
lesse quelle righe e allontanò immediatamente Gustav
Klimt dalla nostra famiglia.
E Alexander von
Zemlinsky? Grazie al mio sfrenato amore per la musica
e in particolare per Schubert, Schumann e Wagner conobbi
i migliori direttori d’orchestra e compositori
dell’epoca, tra i quali Alexander. Lui si offrì di darmi
lezioni di pianoforte e nacque una meravigliosa
relazione che si protrasse per alcuni mesi.
Due
anni dopo si sposò con il famoso compositore Gustav
Mahler... A casa della mia amica Berta conobbi
Gustav, il direttore dell’Opera di Vienna e uno dei più
apprezzati compositori dell’epoca. Poche settimane più
tardi, il 28 novembre 1901, Gustav mi fece una proposta
di matrimonio. La mia famiglia tentò di convincermi a
non accettare. Gustav era un tipo molto introverso e
molto distante dalla mia esuberanza e voglia di vivere.
Nonostante ci fossero 19 anni di differenza ci sposammo
il 9 marzo 1902 e da quel matrimonio nacquero: Maria
Anna, morta a 5 anni di difterite, e Anna che divenne
una famosa scultrice.
Non fu un matrimonio
felice, vero? Cercai di dedicarmi alla composizione
musicale, ma marito considerava i miei lavori molto
modesti. Dal mio canto soffrivo della sua notorietà per
cui non andai oltre il ruolo conformista di buona madre
e moglie devota. Decisamente troppo stretto per un
carattere esuberante come il mio. Tra le altre cose
Gustav si rivelò un uomo dal temperamento assai quieto,
tanto che rifuggiva tutte le serate mondane ed i
contatti sociali.
Quindi? Vissi un periodo di
fragilità dovuto anche alla scomparsa di Maria Anna, la
mia prima figlia, e quando mi accorsi che solo la
presenza di Walter Gropius, un giovane architetto
prussiano e futuro fondatore del movimento Bauhaus, mi
dava un deciso benessere interiore cercai di porre
rimedio.
… ma suo marito aveva scoperto la
relazione… Walter lo avevo conosciuto nel 1910 presso
una località termale. Dopo quell’incontro ci scrivemmo
numerose lettere finché a causa di una sua leggerezza
mio marito intercettò una di queste. Erano parole piene
di passione e mio marito subì un brutto colpo.
Cosa fece? Per superare la crisi, d’accordo con mio
marito, chiesi un consulto con il dottor Sigmund Freud
poi seguii per sei mesi Gustav a New York provando a
recuperare il nostro rapporto. Mio marito grazie alla
sua fama, era stato ingaggiato come direttore
d'orchestra. Ma le cose non andarono meglio, vissi per
tutto il tempo in un hotel isolata e depressa.
Poi il tragico evento… Purtroppo nel febbraio 1911
lui si ammalò gravemente e fummo costretti a fare
ritorno a Vienna. Morì qualche mese dopo all’età di 51
anni lasciandomi vedova ed in compagnia della nostra
seconda figlia Anna.
Alla morte di Mahler, però
lei non cercò subito il suo vecchio amante Walter
Gropius… Venni corteggiata da vari contendenti.
Strinsi una breve relazione col compositore Franz
Schreker, poi con l’ex medico newyorkese di mio marito e
infine col biologo Paul Kammerer cui divenni assistente
per alcuni mesi. Ebbi quindi una tormentata e tumultuosa
esperienza sentimentale con il giovane pittore Oskar
Kokoschka. Completamente perso in questo turbine
amoroso, creò proprio in quel periodo alcune fra le sue
opere più importanti, su tutte La sposa del vento.
Quella relazione durò all’incirca due anni vero?
Oskar era un uomo molto passionale e viveva quel
rapporto tra alti e bassi, tra depressione e possessione
morbosa. Questi eccessi complicarono tutto e non
accettai mai di sposarlo. Quando ci lasciammo lui si
arruolò nel reggimento austriaco e per alimentare il suo
inconsolabile ricordo, convisse per lungo tempo con una
curiosa bambola con le mie fattezze, fatta creare da un
artigiano di Monaco di Baviera.
Un uomo davvero
inconsolabile… Pensi che alcuni anni dopo, ancora
distrutto dal dolore, chiamò a raccolta i suoi amici per
una festa a base di champagne e musica e l’immancabile
presenza di quel feticcio elegantemente vestito. A notte
fonda nel delirio dell’ubriacatura Oskar ruppe una
bottiglia di vino sulla testa del pupazzo gettandolo poi
in giardino.
Lei invece come reagì? Mi sentivo
di nuovo libera e mi misi alla ricerca di Walter
Gropius. Lo raggiunsi a Berlino dove lo sposai nel 1915
durante una sua licenza militare dal fronte. Da
quell’unione nacque nostra figlia Manon. Purtroppo si
ammalò di poliomielite e visse solo 18 anni. Il mio
amico Alban Berg per ricordare la povera Manon compose
un concerto per violino cui pose l'intestazione: "in
memoria di un angelo".
Quel tragico evento ebbe
ripercussioni sul suo matrimonio vero? Conobbi il
poeta praghese Franz Werfel con il quale iniziai una
nuova relazione. Rimasi incinta dando alla luce Carl
Martin, purtroppo nacque gravemente malato e morì a
dieci mesi di vita.
Ma lei era sposata con
Walter Gropius! Ero diventata un riferimento
culturale per poeti, musicisti, pittori ed artisti che
affollavano la mia casa di Vienna. Walter non riusciva a
tollerare queste mie frequentazioni. E dopo aver
ascoltato una mia conversazione telefonica con Franz
decise di divorziare. Comunque fu molto caro, per
salvare le apparenze inventò una sua infedeltà con una
prostituta.
Si sposò nuovamente… Dopo una
lunga convivenza di quasi dieci anni, sposai nel 1929
Franz, mio terzo e ultimo marito, il secondo di origine
ebraica dopo Gustav Mahler. L'avvento del nazismo ci
costrinse nel 1938 a fuggire dall'Austria per la Francia
e poi attraverso i Pirenei riparammo in Spagna e poi in
Portogallo, e successivamente partimmo per gli Stati
Uniti: prima a New York e poi a Los Angeles
Finalmente un periodo tranquillo… Qui mio marito
compose diversi dei suoi migliori lavori fra cui "Una
scrittura femminile azzurro pallido". Collaborò anche
con le major hollywoodiane e da alcune sue opere furono
tratti dei film.
Tutto bene allora… Purtroppo
no. Seri problemi cardiaci furono fatali a Franz. Morì a
causa di un infarto il 26 agosto del 1945 lasciandomi
vedova per la seconda volta. Rimasi negli USA divenendo
cittadina americana nel 1946.
Una vita
movimentata….. Gli ultimi anni li dedicai alla
stesura di una mia autobiografia che riuniva i passi
fondamentali della mia vita compresi gli uomini che
avevo conosciuto: amanti, mariti e i tanti artisti per i
quali avevo fatto da musa: Mahler che mi aveva dedicato
diverse sinfonie; Alban Berg che aveva composto un
concerto per violino in onore di mia figlia; Erich
Wolfgang Korngold che aveva composto un concerto per
violino e Benjamin Britten il Notturno op. 60. Ma
soprattutto Oskar Kokoschka che mi dedicò ben 450
disegni e tele.
Alma passerà gli ultimi anni
della sua vita fra Los Angeles e New York. La “Musa del
secolo” morirà nel 1964 all’età di 85 anni presso il suo
appartamento di New York. Riguardo alla sua vita sono
stati girati due film, Bride of the Wind, diretto da
Bruce Beresford, del 2001, e Alma Mahler, film Tv del
2001. Ci lascia una produzione musicale costituita da
14 Lieder, originariamente per canto e pianoforte, poi
orchestrati da Jorma Panula, divisi in tre raccolte. -
Fünf Lieder (Die stille Stadt, In meines Vaters Garten,
Laue Sommernacht, Bei dir ist es traut, Ich wandle unter
Blumen; 1910) - Vier Lieder (Licht in der Nacht,
Waldseligkeit, Ansturm, Erntelied; 1915) - Fünf Lieder
(Hymne, Ekstase, Der Erkennende, Lobgesang, Hymne an die
Nacht; 1924)
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Alma_Mahler_Schindler
http://www.elapsus.it/home1/index.php/musica/generi-
musicali/426-la-lunga-vita-di-alma-mahler-musa-del-secolo
http://amori-difficili.blogspot.it/2012/02/gustav-
mahler-ed-alma-schindler.html
http://artesplorando.blogspot.it/2015/08/alma-
maria-schindler-musa-vitale-del-xx.html


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