Adamo ti va di parlare di Franz Kafka?
Bravissimo
scrittore!!! Lui nasce nei territori dell'Impero Austro-Ungarico
per cui scrive in tedesco nonostante fosse cittadino della
Repubblica Cecoslovacca.
Era un tipo particolare
vero?
Molto! Le sue opere sono piene di temi
riguardanti l’alienazione, la brutalità fisica e psicologica, il
disagio borghese e comunque personaggi in preda all’angoscia
esistenziale.
Perché la sua letteratura viene
definita "allegorismo vuoto"?
Ogni autore allegorico
rappresenta una vicenda per "dire altro"; ma in Kafka questo
"altro" resta indecifrabile e dunque indicibile, quindi vuoto.
Chi era Kafka?
Era un ebreo di lingua
tedesca appartenente alla classe media di Praga, allora capitale
del Regno di Boemia. La maggior parte della popolazione parlava
il ceco e la divisione tra le due comunità era una realtà
tangibile, Kafka conosceva ambedue le lingue, considerando però
il tedesco la sua lingua madre.
Dove nacque?
Nacque nei pressi della Piazza della Città Vecchia a
Praga. Suo padre, Hermann aveva un negozio di oggettistica e
abbigliamento, sua madre Julie era la figlia di un ricco
mercante ed aveva ricevuto un'istruzione migliore rispetto al
marito. Da questa unione nacquero sei figli, Franz era il
maggiore. I due fratelli minori morirono prima che Franz
compisse sette anni, mentre le tre sorelle furono uccise nel
1942 in diversi campi di concentramento.
I suoi
inizi come letterato?
Amava molto scrivere ed aveva
un forte spirito di osservazione. Era uno dei pochi che riusciva
a cogliere e descrivere ogni minimo dettaglio di una situazione
vissuta anche giorni prima. Sin dall’infanzia scriveva racconti
nel tempo libero lamentandosi sempre del poco tempo a
disposizione per dedicarsi a quella che considerava la sua
vocazione. Scriveva lettere interminabili al padre, alla
fidanzata Felice Bauer e alla sorella più giovane Ottla.
Il rapporto con il padre?
Direi complicato e
travagliato, suo padre era un tipo prepotente ed egoista,
autoritario per natura. Influì notevolmente sull’attività
letteraria di suo figlio.
Franz come visse la
sua religione?
La sua appartenenza alla cultura
ebraica fu in lui fonte di profondi conflitti interiori. Il suo
rapporto con la religione si concluse con la scuola dell’obbligo
all'età di 13 anni dopo di che non dimostrò mai interesse nel
frequentare la sinagoga.
Dopo le elementari?
Fu ammesso al prestigioso Altstädter Deutsches
Gymnasium, il liceo classico che frequentò per otto anni
uscendone nel 1901 con buoni voti. Incredibilmente
all’università scelse la facoltà di chimica per poi pentirsene
appena due settimane dopo. Passò a giurisprudenza per compiacere
il padre ma anche questa scelta non lo appagò a pieno, comunque
ottenne il titolo di Dottore di legge il 18 luglio 1906 a cui
fece seguito un anno di servizio obbligatorio non retribuito
come impiegato per il tribunale civile e penale.
Poi iniziò a lavorare…
Questo non fu un periodo
particolarmente felice per lui, venne assunto presso le
Assicurazioni Generali, una compagnia di assicurazioni italiana
di Trieste, dove lavorò per quasi un anno. Si lamentava spesso
per l’orario di lavoro dalle 08:00 alle 18:00, che gli rendeva
estremamente difficile concentrarsi sulla scrittura. Pertanto si
dimise e subito dopo trovò un lavoro più compatibile con le sue
esigenze presso l’Istituto di Assicurazioni contro gli Infortuni
per il Regno di Boemia.
L’attività letteraria
come andava?
In quel periodo, si interessò alle
rappresentazioni teatrali Yiddish immergendosi nella lingua e
letteratura Yiddish nonché nel giudaismo. Fu in questo periodo
che Kafka divenne vegetariano, a tal proposito scrisse: «Mio
padre dovette per mesi coprirsi il viso col giornale durante la
mia cena prima di abituarsi». Abituarsi cioè a: «castagne,
datteri, fichi, uva, mandorle, uva passa, zucche, banane, mele,
pere, arance»
1915 tempi di guerra…
Tentò di entrare nell'esercito, ma fu respinto a causa dei
problemi di salute connessi alla tubercolosi, per la quale al
tempo non vi era alcuna cura, e quindi fu costretto a
trascorrere la maggior parte del resto della sua vita ricoverato
in sanatori.
Secondo il suo amico Brod, Kafka era
tormentato dal desiderio sessuale…
Non si sposò mai
ed effettivamente fu un "incessante donnaiolo" condizionato
tuttavia da una forte paura di "fallimento sessuale".
Si dice che frequentasse bordelli…
Nonostante nella sua vita abbia avuto stretti rapporti con
diverse donne in effetti frequentò case chiuse. Abbastanza
contradittorio Franz aveva il culto della bellezza, desiderava
amori intrisi di letteratura, si incantava davanti a una dolce e
virginale sedicenne, ma non disdegnava le prostitute. Girava di
notte per le vie di Praga, entrava nei bordelli, scrutava la
merce esposta. A volte si fermava ma raramente, in realtà era un
tipo molto timido con una bassa autostima, soprattutto sul suo
corpo e le sue prestazioni, e secondo i più fu questo il vero
motivo delle sue numerose frequentazioni.
Era
anche interessato alla pornografia, vero?
Sembra che
avesse un archivio ben nutrito di immagini di donnine facili
chiuse nel cassetto del suo comodino.
E’ vero che
aborriva la carnalità?
Odiava il contatto fisico e
la corporeità. Egli stesso racconta il disgusto per il proprio
corpo quando il padre accompagnandolo in piscina o nel bagno
rituale ebraico lo costringeva a denudarsi. Esprimeva lo stesso
senso di ripugnanza nei confronti dell'amore sessuale che
descrive, ad esempio nel romanzo “Il castello”, come qualcosa di
sporco e che riduce l'uomo all'animalità.
Relazioni serie?
Il 13 agosto del 1912, Kafka
conobbe Felice Bauer, una giovane parente del suo amico Brod,
con la quale iniziò una sofferta relazione. Kafka nonostante non
la ritenesse una donna attraente se ne innamorò avviando con lei
una fitta corrispondenza.
Cosa era scritto nelle
lettere?
Si dibatteva tra il desiderio di sposarla,
il che gli avrebbe permesso di assolvere ai suoi doveri di ebreo
e di figlio, e la convinzione che questa unione sarebbe stata la
sua rovina e un ostacolo alla sua libertà di scrittore. Comunque
mantennero contatti per cinque anni, incontrandosi di tanto in
tanto.
Poi?
Intorno al 1920 Kafka fu
sentimentalmente impegnato con Julie Wohryzek, una povera e
ignorante cameriera d'albergo. Nonostante i due avessero
affittato un appartamento e programmato una data di nozze, il
matrimonio non ebbe mai luogo.
Dicono che in
quel periodo frequentasse anche altre donne
Non
solo… anche al tempo di Felice Bauer egli ebbe una relazione con
una sua amica, Margarethe "Grete" Bloch, una donna ebrea di
Berlino. Lei, durante quel periodo diede alla luce un bimbo. Il
ragazzo nacque nel 1914 e morì a Monaco di Baviera nel 1921. Di
una cosa siamo certi: la Bloch ebbe certamente un figlio, ma non
vi sono prove solide che Kafka ne fosse il padre.
Altre storie amorose?
Nella primavera del
1920, durante una permanenza per cura a Merano iniziò una
corrispondenza con la giornalista ceca Milena Jesenská, moglie
di Ernst Pollak e traduttrice in ceco di molti suoi racconti. I
due si incontrarono a Vienna: ne scaturì un amore intenso,
tormentato e clandestino. Lei soffriva per le numerose infedeltà
del marito, ma nonostante tutto non riuscì a separarsene.
Ci fu anche una convivenza?
Ah sì con
Dora Diamant venticinquenne maestra d'asilo di una famiglia
ebrea ortodossa. La conobbe durante una vacanza nel mese di
luglio 1923 al Graal-Müritz sul Mar Baltico. Lei lo fece
interessare allo studio del Talmud. Vissero insieme a Berlino
nella zona di Steglitz. Dora per lui rappresentava la purezza
dell'ebraismo originale. Vissero serenamente per alcuni mesi.
Purtroppo la malattia non gli diede scampo…
Malgrado tanti ripetuti tentativi di porvi rimedio con
soggiorni climatici, la sua tubercolosi peggiorava, e nel marzo
1924 Kafka ritornò da Berlino a Praga. Gli venne in seguito
diagnosticata una laringite tubercolare e venne ricoverato nel
sanatorio di Kierling presso Vienna. Qui, assistito da Dora
Diamant e dal dottor Klopstock, si spense a 41 anni dopo una
dolorosa agonia (non riusciva più a deglutire), il 3 giugno
1924.
Durante la sua vita non raccolse i frutti
del suo immenso lavoro…
Purtroppo no, solo poche
opere furono pubblicate in vita e le maggiori come La
metamorfosi, il castello e il processo vennero pubblicate dopo
la morte per opera del suo amico Max Brod, che non assecondò il
desiderio di Kafka, il quale voleva che i suoi manoscritti
venissero distrutti.
Una vita normale con una
personalità molto particolare…
Sicuramente nevrotico
pieno di paure, ma geniale… Pensa che nella Metamorfosi un
commesso viaggiatore risvegliandosi una mattina da sogni
inquieti, si trova trasformato in un insetto schifoso con
l’angoscia, l’orrore e il disgusto dei familiari.
Con il Processo un altro incubo?
Eh già, un
procuratore di banca Joseph K. viene arrestato senza che abbia
fatto nulla di male e sottoposto a giudizio con l’inevitabile
condanna alla pena di morte. Senz’altro Kafka era un tipo
originale, ma in qualche modo tormentato da ossessioni disumane.
Forse i suoi incubi sono dovuti alla malattia?
Sicuramente la tubercolosi lo ha condizionato. Ma Franz
ci teneva a vivere e sapeva che di giorni da spendere non ne
aveva tanti. E allora cercava di vivere anche come frequentatore
di bordelli e gran bevitore di birra!
C’è chi lo
definisce santo chi depravato. Secondo te?
Né santo
né immorale dopotutto era solo umano.
