Adamo nel week end sono
stato a Londra e sono stato a vedere la mostra di Dante Gabriel
Rossetti.
Ti piacciono i Preraffaelliti?
Veramente mi ha colpito la sensualità delle donne
ritratte, dicono che quasi tutte furono amanti del pittore.
Benedetto ragazzo, immaginavo… ma non sono state molte.
Da dove nasce tutta quella sensualità, in quale contesto
cresce?
Nasce come contraltare al realismo e al
materialismo crescente dell’epoca.
Ovvero?
Siamo in Inghilterra nell’era vittoriana, nel secolo XIX,
nell’epoca del decadentismo. Socialmente imperavano i valori
borghesi come la fedeltà al Paese e la fede nel progresso e
nella rivoluzione industriale.
Quindi un bel
periodo…
Insomma… passeggiando per i quartieri
periferici di Londra si potevano incontrare masse di diseredati
provenienti dalle campagne che cercavano lavoro nelle prime
fabbriche cittadine. Si trattava per lo più di sobborghi malsani
e malfamati, in cui le condizioni di vita erano spesso al limite
della vivibilità.
Riesco a immaginare…
Gli odori intensi, la sporcizia, il degrado, l’umanità
dickensiana, disperata e incattivita dagli spietati meccanismi
dalla rivoluzione industriale e soprattutto dalla fame facevano
da contraltare alle belle maniere dei lussuosi palazzi
dell’aristocrazia vittoriana.
Cosa c’entra tutto
questo con Dante Gabriel Rossetti?
In questo
contesto si inseriscono i preraffaelliti, un gruppo di giovani
poeti e pittori, che si propone di liberare l'arte dal realismo
e la società in genere dal materialismo crescente per ricondurre
il tutto all'autenticità creativa dei pittori anteriori a
Raffello.
Praticamente un movimento estetista…
Esatto, sosteneva un «ritorno alla natura», segnato
dal misticismo, dal languore sensuale, dall’idealizzazione della
donna e da un simbolismo erudito. Il fondatore e il principale
interprete fu appunto il poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti.
Chi era Rossetti?
Di origini italiane
era nato a Londra il 12 maggio del 1828 da un critico letterario
italiano originario di Vasto e da Frances Polidori, una
benestante dama britannica.
Dante era il suo
nome?
No, nonostante la sua famiglia e i suoi amici
più stretti lo chiamassero "Gabriel", adottò ben presto il nome
di "Dante Gabriel", al fine di distaccarsi ancor più dalla
realtà e dare un accento maggiormente letterario al proprio
nome. Sin dalla tenera età si dedicò alla poesia tuttavia, il
suo interesse nel Medioevo italiano lo spinse ben presto anche
verso l'arte e la pittura.
E le sue modelle?
Sono immagini sensuali, i cui volti, incorniciati da fiori,
emanano dolcezza e candore. Per il suo ideale estetico si
circondò di bellissime donne tra le quali Fanny Cornforth. Fanny
era la sua domestica poi amante e modella. Nei dipinti Fanny
Cornforth, appariva bionda e carnosa, e fu scelta dal pittore in
contrasto alle figure eteree delle altre sue modelle Jane Morris
e Elizabeth Siddal.
Non correre… parlami di
Fanny…
Fanny nacque a Steyning nel 1835. Si racconta
che incontrò Dante Gabriel nel 1858 e divenne sua modella e
amante approfittando dell'assenza della compagna del pittore
Elizabeth Siddal. Quando Siddal ritornò nel 1860, Rossetti la
sposò con il presentimento che lei sarebbe morta dopo poco
tempo.
Fanny ci rimase male?
Si
consolò sposandosi con il meccanico Timothy Hughes, ma fu una
relazione di breve durata. Dopo la morte di Siddal, Fanny
Cornforth si trasferì da Rossetti come sua governante di casa.
Era bella vero?
Bellissima, ma c’è da
dire che Fanny Cornforth apparteneva alla working class per cui
aveva un accento grossolano e molte lacune nell'educazione, per
questo motivo non sarebbe mai potuta essere l’amante ufficiale.
Da quanto sappiamo gli amici di Rossetti rimasero sgradevolmente
impressionati dalla donna e molti di loro non la accettarono mai
completamente e fecero delle pressioni affinché Rossetti la
lasciasse.
In quali tele la ritrasse?
I dipinti più famosi in cui venne usata come modella furono
Bocca Baciata del 1859, e Lucrezia Borgia del 1861. Tra dipinti
ad olio, acquarelli, pastelli e matite lei posò all’incirca
sessanta volte.
E le altre?
Contemporaneamente Rossetti ebbe una relazione saltuaria con la
modella Jane Burden. Jane era spostata con il suo amico William
Morris per cui la relazione non fu mai resa pubblica. Anche lei
incarnò la bellezza ideale dei preraffaelliti. Era nata ad
Oxford, figlia di uno stalliere. Poco si sa della sua infanzia,
eccetto che fosse povera.
Come conobbe Rossetti?
Era l'ottobre del 1857, quando assistendo ad uno spettacolo
teatrale con la sorella Elisabeth, fu notata da Gabriel. Lui fu
molto colpito dalla sua bellezza, l’avvicinò e la convinse a
posare come modella. Poi presentò la sua nuova fiamma al suo
amico William Morris, ed i due si fidanzarono.
Quindi anche lei povera e di bassa classe sociale…
Dopo il fidanzamento fu educata privatamente, e divenne
un'accanita lettrice, anche in francese e più tardi in italiano,
ed una pianista di buon livello. I due si sposarono ad Oxford il
26 aprile 1859, ed ebbero due figlie: Jane (nata nel 1861) e
Mary, detta May (nata nel 1862).
E Rossetti?
Jane fu sempre molto legata a lui, il quale la ritrasse numerose
volte tra le quali Proserpina. I due rimasero in ottimi rapporti
di amicizia anche quando nel 1884 lei incontrò il poeta Wilfrid
Scawen Blunt e ne divenne ben presto l’amante. La Burden morì
nel 1914, quando si trovava a Bath.
E poi
Rossetti incontrò Elizabeth Siddal… ovvero sua moglie.
Moglie sì ma anche modista, modella, poetessa e pittrice.
Interessante…
Venne scoperta dal pittore
Deverell in una sartoria. Prima di incontrare Gabriel lavorò con
altri pittori famosi e in breve tempo divenne la modella
preferita di tutti i pittori di Londra e in particolare dei
preraffaelliti in quanto impersonava perfettamente la loro idea
di femminilità per l’aspetto esile ed etereo e i lunghi capelli
rossi. Purtroppo la sua salute fu sempre molto precaria anche a
causa del largo uso che faceva del laudano, una sostanza
stupefacente di uso medico che veniva usata anche come droga.
Quindi incontrò Rossetti…
Appassionati di medioevo iniziarono a frequentarsi ed a studiare
insieme. Malgrado il pittore cercasse sempre di ritrarla bella e
dolce, in realtà la donna aveva un carattere forte e deciso.
Insomma non era quella donna eterea che i pittori amavano
idealizzare.
Anche la Siddal era di origini
umili?
Purtroppo sì e fu questo il vero motivo per
il quale Rossetti ritardò il matrimonio. Già le sorelle del
pittore avevano avuto parole di fuoco per la donna, ed il timore
che i genitori imponessero un veto alle nozze, fece sì che egli
attese molti anni prima di chiederla in sposa.
E
la Siddal?
Era convinta che ci fosse un’altra musa
più giovane nel cuore del pittore, e questo accentuò la sua
malinconia. Continuamente il pittore fissava la data delle nozze
e poi all'ultimo secondo la rinviava. Lo stress di questo
comportamento accentuò lo stato depressivo di cui la donna
soffrì per tutta la vita. Poi tieni conto che nel 1861, diede
alla luce un bambino morto. La donna non si riprese più e il
marito, poco tempo dopo, la trovò morta nel suo letto.
Si era suicidata?
Esatto, Rossetti bruciò
immediatamente la lettera d'addio della moglie. Il suicidio,
all'epoca, oltre ad essere considerato immorale era anche
illegale: lo scandalo avrebbe travolto tutta la famiglia di
Rossetti e alla Siddal sarebbe stata negata la sepoltura in
terra consacrata. Di lei ci rimane il bellissimo quadro di
Rossetti nelle vesti di Beatrice del 1863.
Le
vicende della vita lo avevano incupito…
Alternava
momenti di eccitazione e crisi depressive. Anche la sua arte ne
risentì. Piano piano le sue modelle divennero icone smodate dai
grandi occhi e labbra smisurate. La tecnica divenne anch’essa
sempre più nervosa e stilizzata nel segno. I tormenti che lo
afflissero e le angosce che attraversarono la sua mente,
portarono Rossetti a ad una condizione perenne di malessere che
neanche l’arte riuscì più ad esorcizzare. Nel 1882 Dante Gabriel
Rossetti muore prigioniero dei suoi fantasmi e delle tragedie
che ne avevano segnato la vita. Ruskin lo definì: “Un grande
italiano tormentato nell’inferno di Londra.”