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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 

Taide
L’etera che accompagnò Alessandro Magno nelle campagne d’Asia e fu l’istigatrice dell’incendio di Persepoli


 




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Madame le sue origini?
Sono originaria di Atene vissuta nel IV secolo a.C. e sin da adolescente per la mia bellezza sono stata scelta come eterea.

Lei è famosa per essere stata una delle preferite di Alessandro Magno…
Ero la sua amante e lo accompagnavo spesso nelle sue numerose campagne militari perché mi giudicava molto spiritosa e divertente.

Nonostante fosse sposata…
Guardi che mi sposai solo alla morte di Alessandro e divenni la moglie di Tolomeo Sotere, che divenne in seguito re d'Egitto e dal quale ebbi tre figli: Leontisco, Lago e Irene.

Chi era Tolomeo?
Era figlio di Lago, un nobile macedone e ufficiale del re Filippo II e di Arsinoe di Macedonia, una concubina del re, il quale la diede in sposa a Lago quando era già incinta. Quindi mio marito Tolomeo è figlio illegittimo di Filippo II e fratellastro di Alessandro Magno.

Secondo altre versioni storiche lei fu solo una cortigiana del re…
Seguii mio marito ad Alessandria anche se lui successivamente ebbe anche altre mogli, prima Euridice d'Egitto e poi Berenice I d'Egitto, che divenne la sua principale consorte e madre del suo erede.

Lei è anche famosa per aver istigato l’incendio di Persepoli. Come andò?
Avevo accompagnato Alessandro durante le sue campagne d’Asia. Durante una festa dov’ero presente, tra canti e balli, tenni un discorso nella piazza antistante il palazzo reale convincendo Alessandro ad appiccare il fuoco. Con sorpresa il mio discorso fu accolto con un applauso sfrenato e urla piene di giubilo.

A quel punto cosa fece Alessandro?
Anche Alessandro si infiammò alle mie parole, balzò in piedi e con una ghirlanda in testa e una torcia in mano fece strada. Tutti si esaltarono e formarono un corteo in onore di Dioniso. Immediatamente furono raccolte molte torce. Fui io la prima a scagliare la torcia nel palazzo. Gli altri mi seguirono e in poco tempo il palazzo fu consumato da un grande incendio.

Perché lo fece?
Tutti i posteri dovevano sapere che le donne che seguirono Alessandro nelle sue battaglie erano più coraggiose dei condottieri stessi. Comunque era mio dovere vendicare gli Ateniesi dopo che il re Serse di Persia figlio di Dario, aveva distrutto il tempio di Atena sull'Acropoli durante la seconda guerra persiana, ossia un secolo e mezzo prima. (Tempio che fu ricostruito pochi decenni dopo da Pericle col nome di Partenone).

Cosa rappresentava il Palazzo di Persepoli?
Iniziato da Dario il Grande, era la residenza dei re achemenidi. Una volta all'anno, durante la festa di Capodanno a marzo, gli emissari di tutte le nazioni soggette alla Persia venivano convocati per offrire tributi e doni che venivano poi custoditi nel palazzo. Era praticamente il simbolo della potenza della Persia e Alessandro lo distrusse portando via centoventimila talenti d'oro e d'argento, quarantamila dei quali furono trasportati a dorso di diecimila paia di muli e cinquemila cammelli.


 





ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE









 
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