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LE STRADE DI ROMA
 

 



STORIA DELLE STRADE DI ROMA
Via delle Vergini
Prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria delle Vergini, edificata nel 1615
e collegata al collegio della Madonna del Rifugio che aveva come funzione quella di accogliere le ragazze zitelle, nubili o povere orfane





 



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Adamo mi parli di via delle Vergini a Roma?
Via delle Vergini si trova nel centro di Roma, tra via del Corso e Fontana di Trevi. È una strada stretta che si va da via delle Muratte a via dell’Umiltà e prende il nome dalla antica Chiesa di Santa Maria delle Vergini che venne edificata nel 1615.

Perché questo toponimo?
Perché inizialmente era unita e collegata al collegio della Madonna del Rifugio, realizzato grazie ai fondi devoluti da tre anziane nobildonne romane, tra le quali Ortensia Colonna, e destinato al ricovero degli orfani. Questo spazio aveva come funzione quella di accogliere ed ospitare le ragazze zitelle, nubili o povere orfane sotto la direzione e la gestione delle Suore Agostiniane, profondamente dedite e seguaci della regola agostiniana di clausura.

Ma erano davvero vergini?
Chissà… di sicuro erano fanciulle che non avevano scelto lo stesso percorso di vita delle Convertite, ospitate poco distante nella chiesa con annesso convento di Santa Maria Maddalena, oppure delle Zoccolette ospitate nel rione Regola.

Comunque al tempo non erano poche le orfane che vivevano a Roma…
Dopo pochi anni lo spazio a disposizione del collegio divenne insufficiente per accogliere le numerose richieste delle donne zitelle e orfane e venne ulteriormente ristrutturato con la consulenza di Gian Lorenzo Bernini e la direzione dei lavori di Domenico Castelli creando un monastero più ampio. Siamo intorno al 1660.

Poi nel 1870 tutto cambia…
Già, con l’Unità d’Italia la chiesa e il monastero vennero confiscati dallo Stato italiano. Il nuovo Governo Italiano espulse le Suore Agostiniane dall’edificio e lo destinò ad uffici pubblici e sede dell'Intendenza di Finanza. La Chiesa di Santa Maria delle Vergini venne sconsacrata e solo due secoli dopo nel 1904 quando la chiesa di Santa Rita da Cascia in Campitelli, alle pendici del Campidoglio, fu smontata per la costruzione del monumento a Vittorio Emanuele II venne riconsacrata e dedicata a Santa Rita da Cascia. La facciata della chiesa (1681) è attribuita a Mattia de Rossi, mentre il campanile fu aggiunto nel 1689.

Perché a Santa Rita da Cascia?
Perché Santa Rita, donna, sposa, madre, vedova e monaca, è considerata la “Santa degli impossibili“. Ossia di solito si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. Infatti fin dal giorno della sua morte, guarigioni prodigiose e miracoli iniziarono a verificarsi, suscitando stupore e grande devozione in tutti coloro i quali già l'amavano e la consideravano santa in vita.








 





ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI

https://www.aletes.it/via-delle-ve
https://www.romasegreta.it/trevi/via-delle-vergini.html














 
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