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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 
 

Alida Valli
La fidanzata di tutti gli italiani
Alida Valli, nome d'arte della baronessa
Alida Maria Laura von Altenburger
baronessa di Markenstein und Frauenberg
del Sacro Romano Impero Germanico.
 



 
  (31 maggio 1921, Pola - 22 aprile 2006, Roma)


 

Attrice dotata di una notevole sensibilità interpretativa e di una bellezza malinconica e sofisticata, per oltre sessant'anni Alida Valli ha dimostrato un talento e uno stile davvero rari, impersonando ruoli di grande spessore che hanno reso famosissimi il suo volto dolce e mesto, come la delicatezza e il garbo della sua recitazione.
Divenne subito, per la classe, bellezza, fascino e soprattutto sorriso, una delle attrici più popolari del cinema dei 'telefoni bianchi'. Ma fu, allo stesso tempo, per le sue apparizioni brillanti in film sentimentali la fidanzata sognata da tutti gli italiani.


Madame, le sue origini?
Sono nata a Pola da madre istriana, Silvia Oberecker della Martina, finissima pianista, e da padre trentino, professore di filosofia e critico musicale con ascendenze aristocratiche, barone Altenburger von Marckenstein und Frauenberg del Sacro Romano Impero Germanico.

Come mai intraprese la carriera cinematografica?
Sin da bambina sentivo l’esigenza di recitare e dopo l’adolescenza frequentai i corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia ed esordii giovanissima sul grande schermo.

Come mai quel nome?
Mi piaceva… L’ho scelto consultando a caso l'elenco telefonico.

Poi una carriera rapidissima…
Fin dall'inizio interpretai ruoli da protagonista del cosiddetto "cinema dei telefoni bianchi", lavorando in film come Manon Lescaut (1939) e Ore 9 lezione di chimica (1941).

Ma anche ruoli drammatici…
Ricordo con soddisfazione il ruolo di Luisa in Piccolo mondo antico di Mario Soldati (1941) che al Festival di Venezia mi valse un premio speciale come miglior attrice italiana dell'anno.

Nello stesso anno un fatto privato molto spiacevole…
Persi il mio fidanzato Carlo Cugnasca, aviatore, caduto a Tobruk in Libia.

Com’era il suo rapporto con il fascismo?
Nel 1942 per il film Noi vivi subii su pressione di Mussolini tagli dalla censura fascista. Poi, a differenza di molti colleghi per evitare di recitare in film di propaganda fascista, rifiutai di trasferirmi negli studi cinematografici del fascismo saloino (il "Cinevillaggio" di Venezia) e rimasi a Roma dove, per paura di ritorsioni, mi nascosi con l'aiuto delle mia care amiche Leonor Fini e Luciana d'Avack.

Oltre che come attrice si cimentò anche nel campo musicale…
Interpretai nel film "Stasera niente di nuovo" di Mario Mattoli, la canzone “Ma l'amore no” di Galdieri - D'Anzi. Fu un grande successo e divenne la canzone italiana di maggior successo e più trasmessa dall' EIAR nel corso dei due ultimi e più bui anni di guerra.

A 23 anni il matrimonio…
Era il 1944, sposai l'artista e compositore Oscar De Mejo. Da quel rapporto nacquero: Carlo (anch'egli attore) e Larry (che seguirà invece le orme paterne diventando musicista jazz). Purtroppo per incomprensioni varie dopo alcuni anni divorziammo.

Terminata la guerra continuò a ricevere premi.
Vinsi un Nastro d'Argento come miglior attrice con Eugenia Grandet di Mario Soldati. Poi mi chiamò Hollywood su invito del produttore Selznick che mi presentò agli americani come "La Ingrid Bergman italiana". Appartengono a questo periodo, tra gli altri, Il caso Paradine di Alfred Hitchcock, in cui recitai accanto a Gregory Peck e Il terzo uomo (1949) di Carol Reed con Orson Welles.

Ma in America non si trovò benissimo!
Non sopportavo le rigide regole imposte dal produttore per cui ottenni la rescissione del contratto pur a prezzo di una notevole penale.

Nel 1951 tornò finalmente nella sua amata Italia…
Ebbi la fortuna di lavorare con grandissimi registi: Luchino Visconti con Senso, Michelangelo Antonioni con Il grido. Per non parlare di Gillo Pontecorvo con La grande strada azzurra, Franco Brusati con Il disordine e Pier Paolo Pasolini con Edipo re.

In Senso dimostrò il suo grande stile e il suo straordinario potenziale drammatico…
Ottenni molti consensi per l’interpretazione della contessa Serpieri e fu un'occasione fondamentale per la mia carriera artistica. Visconti fu magnifico nella direzione e il film risultò un elegante e cupo melodramma in costume.

Purtroppo nel frattempo venne sbattuta in prima pagina per un fatto di cronaca nera…
Il mio nome venne associato al cosiddetto "caso Montesi". Al tempo ero fidanzata con Piero Piccioni, il principale indiziato, poi pienamente scagionato come anche Maurizio d'Assia, figlio di Mafalda di Savoia.

Dal 1956 affianca alla sua intensa attività cinematografica, ottimi lavori teatrali…
Il teatro mi diede modo di raffinare le mia capacità espressive. Tra le più importanti ricordo "La Venexiana", "La fiaccola sotto il moggio" di Gabriele D'Annunzio, e "Improvvisamente l'estate scorsa" di Tennessee Williams.

In campo lavorativo arrivarono un David di Donatello, Gamajun International Award e addirittura un Leone d’oro…
Beh mettiamo ordine il Gamajun International Award e il Leone d’oro al festival di Venezia nel 1997 furono alla carriera. Il David mi venne assegnato come attrice non protagonista del film La caduta degli angeli ribelli.

Partecipò inoltre ad altri due film di grande successo… La prima notte di quiete accanto ad Alain Delon e il kolossal Novecento di Bertolucci.
Non solo, ricordo due film diversi dal mio solito come Suspiria e Inferno di Dario Argento. Al tempo di adattavo molto velocemente, dopo il divorzio da mio marito, avevo problemi economici e bisogno di lavorare…

Trascorse gli ultimi anni di vita in condizioni di indigenza, al punto che le venne concesso il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli.
Morì il 22 aprile 2006 a Roma alle 5.30. I funerali si svolsero in Campidoglio, alla presenza del sindaco Walter Veltroni e delle più alte cariche dello Stato.
Venne tumulata nel cimitero del Verano a Roma.



 








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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1266&biografia=Alida+Valli
http://it.wikipedia.org/wiki/Alida_Valli
http://www.pasolini.net/notizie_AlidaValli.htm
FOTO GOOGLE IMAGE








 
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