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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 


 

 

Marchesa de Merteuil
Le relazioni pericolose
(Les liaisons dangereuses)

«L’amore che vantiamo come la causa dei nostri piaceri, non ne è in realtà che il pretesto.»
 



 (Anno di pubblicazione 1782)
 


 
Il quadro di una società moralmente dissoluta e crudele, ormai in discesa libera verso l'autodistruzione nel momento in cui elabora l'idea del massimo potere e del completo piacere.
Il romanzo narra le avventure di due libertini appartenenti alla nobiltà francese del diciottesimo secolo, ed è considerato uno dei capolavori della letteratura francese. Una sola persona è capace di dominarne gli istinti: la Marchesa de Merteuil ricca vedova e cinica conoscitrice dell'animo umano e delle debolezze insite nei sentimenti, nonché abile manovratrice dei suoi amanti.
Noi l’abbiamo intervistata!


Madame, dove siamo?
Siamo a Parigi, alla fine del Settecento, in epoca pre-rivoluzionaria.

Da dove prende spunto la storia?
Dalla mia rabbia e dalla mia sede di giustizia nei confronti del mio ex amante Danceny, conte di Gercourt. Praticamente ero stata sedotta ed abbandonata… La mia intenzione era quella di vendicarmi…

In che modo?
Sottraendogli, o meglio iniziando al sesso, Cécile de Volanges, una ingenua educanda appena uscita dal convento e sua promessa sposa.

Cosa fece?
Cercai di conquistare la complicità del Visconte di Valmont, mio amico di vecchia data e noto seduttore senza scrupoli. Lui sicuramente sapeva come preparare Cécile de Volanges nel migliore dei modi al matrimonio… In quel modo avrei saziato la mia sete di vendetta rendendo il futuro marito cornuto ancor prima delle nozze.

Perché proprio il Visconte di Valmont?
Ripeto, Valmont oltre ad essere stato un mio ex amante, era un nobile d’animo libertino. Passava le sue giornate a gratificarsi dei successi amorosi. Per cui lo ritenni la persona giusta a svolgere quel tipo di compito.

Vi accomunava il fascino dell’intrigo immagino…
Il nostro era un rapporto di assoluta complicità, nato sulle ceneri di un violento e passionale amore, che tuttavia non era ancora spento del tutto. Vivevamo entrambi la nostra sessualità in maniera totalmente libera, confidandoci con orgoglio i rispettivi peccati e sostenendoci nei nostri disegni libertini ed estremamente piacevoli.

E Valmont cosa disse?
Accettò la sfida anche perché Cécile oltre ad essere giovane, aveva appena compiuto quindici anni, era ovviamente una meravigliosa fanciulla vergine.

Ma Valmont, in quel momento era affaccendato in un'altra impresa…
Esatto, dapprima accolse la proposta con qualche difficoltà, in quel momento aveva ben altri progetti, come quello di sedurre la bellissima moglie del Comandante dell'Esercito Francese al momento occupato in Corsica, Madame de Tourvel, donna famosa per la propria devozione.

Quindi molto ma molto distratto…
Distratto perché stava moltiplicando i suoi sforzi su quella preda seducente. Col passar del tempo Madame de Tourvel si rilevava sempre più irraggiungibile. Comunque le due imprese avanzarono di pari passo…

Quindi Valmont acconsentì?
Beh oltre a Cecile gli promisi una notte d’amore con me… Pretesi ovviamente una prova scritta del successo.

Naturalmente il successo dell’impresa comportava alcune restrizioni…
Beh certo, io e Valmont non dovevamo per nessuna ragione incontrarci. Ci parlavamo attraverso lo scambio epistolare. Pensi che durante questa storia ci spedimmo 175 lettere!

Elaboraste un piano?
Più che un piano mettemmo in atto una rete diabolica, tessuta in cinque mesi di progetti, manovre, sotterfugi, confessioni, elaborate ipocrisie e complicatissimi intrighi.

Solo vendetta o anche piacere?
Da parte mia ambedue le cose, mentre riguardo a Valmont gli imposi di rispettare le regole del codice libertino. Doveva conquistare la castissima Cecile facendola innamorare.

Ma Cecile era innamorata di Danceny…
Ecco, Valmont doveva riuscire a sedurla ponendosi come intermediario tra lei ed il giovane.

Valmont riuscì a conquistarla?
Confidavo nelle sue doti di cinico seduttore. Grazie ad alcuni stratagemmi il visconte vinse senza troppe difficoltà le resistenze della ragazzina riuscendo a possederla carnalmente e riconsegnandola deflorata a Danceny. L'altra sfida invece si rivelò molto più impegnativa.

Sta parlando della vicenda con Madame de Tourvel?
Esatto, lei era lontanissima dalle malizie di Valmont, ma nonostante le sue virtù di donna devota al marito, casta e molto religiosa, cadde infine nella sua rete accettando la corte.

Poi cosa accadde?
Finalmente, dopo un lungo e difficile corteggiamento e grazie alla mia complicità Valmont riuscì nell'impresa, scrivendole lettere appassionate e devote, una delle quali vergata usando la schiena di una sua amante occasionale come scrivania.

Incidenti di percorso?
Buona intuizione! Purtroppo il candore e la bellezza e soprattutto la resistenza della giovane signora sposata fanno sì che il nostro visconte se ne innamori perdutamente.

Lei ricambiò?
Esattamente e questo non potevo tollerarlo, lo consideravo un affronto da parte di quella donna sciatta e priva di eleganza, ma del resto "Quando una donna mira al cuore di un’altra donna, difficilmente lo manca, e la ferita è inevitabilmente fatale".

Cosa fece?
Quando seppi di questo incidente di percorso, chiamai immediatamente il visconte e lo obbligai a rompere la relazione negandogli ufficialmente il premio pattuito.

Valmont obbedì?
Scrisse una lettera di rottura a Madame de Tourvel nella speranza, di riottenere i miei favori e… il premio pattuito.

Comunque era stato perfetto… come da piano i due obiettivi erano stati raggiunti…
Certo, ma decisi di alzare la posta. Valmont in fin dei conti mi aveva tradita e quindi chiamai Danceny e gli rivelai la relazione tra Valmont e Cécile.

Cosa accadde?
I due si sfidarono all’alba in duello e Valmont ebbe la peggio ma non prima di aver consegnato al suo sfidante le lettere che smascherarono le trame.

Ma come è possibile che un esperto Valmont abbia avuto le peggio?
Madame de Tourvel nel frattempo si era ammalata di dispiacere. Valmont era divorato dai morsi della colpa.

Quando venne a conoscenza della morte di Valmont, cosa fece?
Mi lasciai andare a grida di disperazione, a causa delle mie stesse macchinazioni e dei miei giochi libertini, avevo perso l'unico uomo di cui fossi stata innamorata… forse.


La marchesa sfigurata dal vaiolo e conosciuta finalmente nella sua reale natura, si isola dalla società mentre M.me de Tourvel e Cécile si ritirano in convento. M.me de Tourvel morirà poco dopo di crepacuòre.
Le relazioni pericolose (Les Liaisons dangereuses) è un romanzo epistolare di Choderlos de Laclos del 1782, considerato uno dei capolavori della letteratura francese. Benché il libro fosse bandito, una delle più accanite lettrici fu la regina Maria Antonietta. Il romanzo è costituito esclusivamente dalle discussioni ironiche tra due libertini, madame de Merteul e il visconte di Valmont.
Il romanzo è stato adattato più volte per il cinema: con lo stesso titolo da Roger Vadim del 1959 e da Stephen Frears nel 1988, e col titolo Valmont da Milos Forman nel 1989.


 




 




   




















 





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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
wikipedia
FOTO GOOGLE IMAGE


 














 
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