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AMARSI? CHE CASINO!
 



REPORTAGE DAL GIAPPONE
Love hotel
I luoghi della solitudine
Due milioni e mezzo di persone al giorno visitano gli alberghi dell’amore
Gli hotel dell’amore sono molto diffusi da queste parti. Di solito si trovano nei pressi delle stazioni, caselli autostradali e aeroporti. I prezzi delle camere variano anche all’interno di un singolo hotel, in quanto ci possono essere sia camere economiche, sia camere lussuose



 

SERVIZI
Tutte le stanze sono acusticamente isolate. È sempre presente una vasca idromassaggio Jacuzzi a più posti ed è possibile controllare le luci e la temperatura dell’aria condizionata tramite una console posta vicino al letto. Sempre presente anche una TV molto grande con canali tradizionali e pornografici. Il wifi è garantito. Alcune stanze hanno in dotazione “sex toys” e fruste, altre forniscono accessori che fanno parte dell’arredamento come pali da utilizzare per la lap dance, altre infine sono più tradizionali. Il vero fiore all’occhiello sono però i bagni, sempre molto forniti di qualsiasi tipo di articolo, dallo shampoo al balsamo fino a creme, prodotti per capelli e naturalmente contraccettivi. È spesso presente un distributore automatico di snack e bevande, ma è possibile anche ordinare un pranzo o una cena. È possibile noleggiare dei costumi, che per i giapponesi sono spesso molto eccitanti e vanno dalla scolaretta giapponese alla cameriera, all’infermiera, alla prostituta in guepiere, alla segretaria in reggicalze, alla ragazza araba ecc. È disponibile nella stanza un bollitore per il tè e un distributore di oggetti erotici e profilattici.

STANZE A TEMA
In Giappone, dove questa industria fa incassare 22 miliardi di sterline l’anno, quasi tutti gli hotel hanno le stanze a tema ed andiamo dal murales in velluto di Dita Von Teese, alla copia esatta di un vagone di un treno in stile retrò oppure alla stanza che riproduce fedelmente una corsia di ospedale dove si può giocare al dottore e l’infermiera con a disposizione l’armamentario erotico di autoreggenti a rete bianche e mini camici. Ma si può scegliere anche la stanza che riproduce fedelmente la scenografia di “Guerre Stellari” o di Via con vento, la grotta di Babbo Natale, la prigione con celle e manette e cartoni animati tipo Hello Kitty o i manga molto diffusi da queste parti.

STORIA & DIFFUSIONE
Il fenomeno è iniziato qui, in terra nipponica, intorno alla metà del 1900. Nacquero originariamente come luoghi di prostituzione, ma ora sono diventati popolari e si sono trasformati in “Love Hotel”. Ora il Giappone vanta circa 37.000 esercizi di questo genere. Riconoscerli non è affatto difficile con le loro facciate kitsch, colori al neon e decorazioni appariscenti. In alcuni casi le strutture sono provviste di ingressi e uscite separati per poter assicurare la massima privacy possibile.

TOKIO
A Tokyo, nel quartiere Shibuya, c’è addirittura un’intera strada a loro dedicata, si chiama Love Hotel Hill e percorrendola si possono ammirare solo alberghi di questo tipo. Ma si possono trovare anche nelle zone di Uguisudani, Shinjuku’s Kabukicho, le uscite est, ovest e nord di Ikebukuro.

TARIFFE
Di solito le tariffe sono due, ossia il prezzo per il soggiorno a ore e quello per tutta la notte. Il rest, la tariffa a ore, che solitamente prevede una durata di due o tre ore, parte da circa 25 euro, mentre lo stay, il pernotto completo, ha tariffe di due o tre volte superiori. Il pagamento avviene in anticipo. Come succede per molte catene di negozi alimentari, anche i Love Hotel forniscono ai propri clienti delle tessere fedeltà all’interno delle quali si accumulano punti e con essi la possibilità di beneficiare di offerte, sconti e promozioni.

I CLIENTI
Gli inquilini sono variegati, oltre ai soliti impiegati nelle pause pranzo e agli uomini soli nelle ore notturne che si accompagnano a prostitute, è molto frequentato da coppie di vecchi amanti che vogliono riaccendere la passione.
È possibile trovare anche viaggiatori, turisti e il padre di famiglia che per ragioni di privacy e pudore si rinchiude in queste stanze per giocare in santa pace al Karaoke o al Nintendo. Oppure il pensionato che guarda porno a raffica e dorme completamente vestito.
Ma cosa sono “I love hotel”? Sono alberghi che consentono di restare in stanza sia per una notte intera e sia per qualche ora, alle volte anche solo 30 minuti.

PRIVACY
La privacy nei love hotel è pressoché totale. Non vengono richiesti documenti e si parla attraverso un vetro schermato. All'entrata spesso non si è neanche accolti da anima viva, ma ci si trova davanti ad un pannello luminoso che indica le stanze occupate e quelle libere e in cui si vedono le fotografie delle camere e il relativo prezzo. È sufficiente premere il tasto corrispondente alla camera che si desidera, ritirare la chiave, pagare il dovuto e salire in stanza. Solo occasionalmente ci si imbatte in un altro essere umano, ma anche in questo caso la riservatezza è garantita da un muro che divide il cliente dalla reception, non si vede mai in faccia l’addetto e ad essere visibili sono soltanto le mani. Tutto questo fa dei love hotel il posto perfetto per le coppie di amanti che desiderano un luogo sicuro e tranquillo.

CULTURA GIAPPONESE
Ecco in poche parole i Love Hotel sono luoghi che fanno parte in maniera intrinseca della cultura giapponese. In una società in cui le effusioni in pubblico, e per effusioni si intende anche il solo tenersi la mano per strada o un bacio innocente, sono considerati gesti inappropriati e l’affetto fisico limitato al minimo indispensabile.
In un simile contesto, pieno di regole, limitazioni e impliciti divieti morali, è inevitabile che la trasgressione o semplicemente la voglia di libertà, finisca per emergere.
I Love Hotel rimangono a tutti gli effetti luoghi di fuga da una società conformista e si respira un odore patetico di devianza e solitudine. Un labirinto di stanze in cui i personaggi non socializzano, non si incontrano mai, non interagiscono con gli sconosciuti, ma solo tra di loro. Un luogo così fa riflettere sull'anonimia della vita in una società superaffollata e repressa.




FINE














  
 


ARTICOLO DI ADAMO BENCIVENGA
 FONTI:
https://viaggiarelavorando.com/love-hotel-giapponesi/
www.dailymail.co.uk
http://www.marcotogni.it/love-hotel/
http://it.wikipedia.org/wiki/Love_hotel
http://i-d.vice.com/it/article/i-sogni-erotici-dei-giapponesi-visti-dalle-camere-dei-love-hotel
FOTO GOOGLE IMAGE



 

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