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MUSICA PASSIONE
 


STORIA E SIGNIFICATO DELLE CANZONI
Bellamore
Francesco De Gregori
1992




 


 
Adamo mi parli del brano “Bellamore”?
È una canzone di Francesco De Gregori inserita nell’album Canzoni d'amore pubblicato nel 1992. L'album, come annuncia il titolo, è un concept album e tratta il tema dell'amore, dall’amore romantico all’amore più in generale per l'Italia, scossa in quel periodo dallo scandalo di Tangentopoli e dalle stragi.

E Bellamore?
È la prima traccia del disco e tratta indiscutibilmente del tema dell’amore per una donna. È la canzone più famosa dell’album che trascinerà il disco in prima posizione per diverse settimane e raggiungerà alla fine dell’anno il decimo posto. Non male se si considera che prima di Bellamore si classificarono Luca Carboni col suo fisico bestiale, Zucchero con Miserere, gli 883 con l’uomo ragno ecc.

Di che parla?
Il brano ritaglia un momento di intimità e di tenerezza ed è permeato da una insolita dolcezza direi quasi antica, una canzone senza tempo sussurrata da una voce elegante e delicata. Ascoltandola, quel continuo fluttuare della melodia ha un effetto cullante, armoniosamente in sintonia col testo: “Bellamore, bellamore, fatti vedere. E vieniti a sedere, vieniti a riposare. Su questa poltroncina a forma di fiore. Questa notte che viene non darà dolore. Questa notte passerà senza farti del male. Questa notte passerà. O la faremo passare…”

Il testo?
Beh qui siamo ai limiti del Dolce Stilnovo a cominciare dal titolo che è una contrazione di bell’amore e rimanda alla lingua parlata, alla tradizione orale. Da notare l’assenza di verbi con parole che appaiono come pennellate degne di un Preraffaellita che omaggia la propria donna: “Rosa di primavera, Isola in mezzo al mare, Lampada nella sera, Stella Polare, Briciola sulla neve, Lucciola nel bicchiere, Paradiso e veleno, Zucchero e sale…” e ne esalta la femminilità: “Tu che conosci le lacrime e le sai consolare. Tu che non credi ai miracoli, ma li sai fare…”

C’è chi ci vede un rifugio nell’amore…
Una consolazione che possiamo ritrovare nell’affetto e nel calore dei propri sentimenti, ossia l'unico mezzo in grado di far passare questo tempo dannato "senza farci del male". Emblematica è la poltroncina a forma di fiore sinonimo di conforto, ma anche il posto più comodo per lasciare fuori quel mondo in cui non ci si ritrova e dove trionfa l'illegalità e la disumanità.





 






L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
https://www.freeforumzone.com/mobile/d/4061159/Bellamore
-Bellamore-non-mi-lasciare-/discussione.aspx
https://www.debaser.it/francesco-de-gregori/canzoni-damore/recensione
https://www.youtube.com/watch?v=i5sZJLo8jao



 









 
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