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MUSICA PASSIONE
 

STORIA E SIGNIFICATO DELLE CANZONI
Io che non vivo (senza te)
La Dipendenza dell'amore
Pino Donaggio
1965



 


 
Adamo mi parli del brano “Io che non vivo (senza te)”?
È una canzone di Pino Donaggio con il testo di Vito Pallavicini presentata al Festival di Sanremo del 1965, in gara insieme alla cantante folk statunitense Jody Miller.

Ebbe una grossa popolarità vero?
Direi un grande successo anche di vendite, nonostante fosse arrivata solo settima nella gara canora sanremese. Ma colpì immediatamente sia pubblico che critica, infatti il singolo raggiunse il primo posto nella hit parade italiana, rimanendovi per tre settimane. Ebbe un forte seguito anche all’estero vendendo oltre 80 milioni di copie del 45 giri.

Di che si tratta?
È una canzone d'amore commovente piena di desiderio e paura della separazione al limite della dipendenza. L'idea della separazione per tutta la vita sembra impossibile da sopportare. Per cui supplica la propria amata di non lasciarlo cercando quelle sicurezze che non potrà più avere. La frase ripetuta "Sei mia" rappresenta l'intensità dei suoi sentimenti, il possesso passionale, ma anche l’enorme disagio se lei non dovesse essere più al suo fianco.

Cover?
"Io che non vivo (senza te)" è uno di quei classici della musica italiana che hanno fatto il giro del mondo e che ancora oggi è possibile riascoltare. Ha collezionato un numero impressionate di versioni e reinterpretazioni in tutti i paesi del mondo tra le quali quelle di: Cher (1966) Dusty Springfield (1966) Elvis Presley (1970) con il titolo You Don't Have to Say You Love Me Ricchi e Poveri (1987) Luis Miguel (1992) Claudio Baglioni (2006) Francesco Renga Fausto Leali Massimo Ranieri (2010) ecc.

La più nota è quella di Dusty Springfield vero?
Al Festival del 1965 partecipò anche la cantante britannica. Dusty Springfield ascoltando il pezzo ne rimase affascinata e capì subito il grande potenziale della canzone. Appena tornata in Inghilterra affidò l’adattamento del testo a Simon Napier-Bell e a Vicky Wickham. La leggenda vuole che l'artista registrò il brano nella tromba delle scale per avere un effetto migliore. Il brano scalò le classifiche mondiali e nel 1966 con il titolo “You Don’t Have To Say You Love Me” raggiunse il primo posto della hit-parade inglese

Ma la storia non finì lì…
Dato il grande successo del pezzo in inglese seguirono in poco tempo diverse versioni in spagnolo, portoghese, francese, tedesco arrivando all’attenzione di Elvis Presley, che la registrò nel 1970 facendola poi diventare parte integrante dei suoi spettacoli dal vivo.










L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
FONTI:
hhttps://www.ilpost.it/2013/02/15/io-che-non-vivo/
https://canzoneitaliana.it/canzone/io-che-non-vivo-senza-te-6/
https://www.songtell.com/it/pino-donaggio/io-che-non-vivo-2004-remaster
https://www.marcoliberti.it/2015/02/io-che-non-vivo-senza-te
https://it.wikipedia.org/wiki/Io_che_non_vivo_(senza_te)





 















 
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