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MUSE
Fiammetta
L’amore misterioso di Boccaccio
Esistita o meno la musa sarà presente in molte opere dello scrittore toscano in un’altalena di sentimenti che vanno dalla gelosia, alla sofferenza, dall’estasi d’amore al tradimento
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Adamo ma chi è Fiammetta? È un personaggio di fantasia inventato da Giovanni Boccaccio, si innamorò follemente di lei tanto che comparve in molte sue opere e le attribuì questo nome in riferimento all’ardore che lei suscitava nel suo petto. Qualcuno scrisse però che fosse un personaggio realmente vissuto… Si ipotizza che la bella fanciulla bionda fosse Maria d'Aquino, figlia illegittima del re Roberto d'Angiò e una nobildonna provenzale di nome Sibila Sabran. Maria ottenne il cognome dal marito di sua madre, il conte Tommaso IV d'Aquino. Si dice anche che per la sua bellezza sarebbe stata al centro della vita mondana della corte di Napoli. Sembra che la donna avesse un carattere brillante e che si lasciasse facilmente corteggiare. … ma non ebbe una buona sorte… Complice nell'omicidio del 1345 del re Andrea d'Angiò, fu condannata a morte e decapitata nel 1382 per ordine del successore della regina Giovanna I, re Carlo III. Secondo Boccaccio invece la conobbe in tutt’altre circostanze… Il giovane letterato la incontrò un Sabato Santo nella basilica di San Lorenzo Maggiore di Napoli e quell’incontro segnerà per sempre la vita artistica dell’uomo. Colpito e allo stesso tempo spaventato dalla sua sensualità e dalla sua bellezza avvertì un tremore inspiegabile. Solo in seguito si renderà poi conto di essersi così innamorato irrimediabilmente, che la renderà protagonista del suo primo romanzo: “L’Elegia di Madonna Fiammetta” in cui la donna era l’unica protagonista. Come spiega il toscano Boccaccio la sua presenza a Napoli? In realtà lui aveva fatto ampia esperienza a Napoli, nell’entourage di Roberto d’Angiò. Figlio naturale di un ricco mercante, Boccaccino di Chellino, e di una donna non identificata, il padre, che lo riconobbe, lo accolse in casa propria e lo fece studiare, poi nel 1327 portò Giovanni con sé a Napoli, dove si era trasferito come rappresentante della compagnia dei Bardi, potenti banchieri fiorentini. Come continua la storia con Fiammetta? Dopo l’incontro e il colpo di fulmine la donna sembra ricambiare il sentimento del poeta ma poi dopo tre anni abbandona lo scrittore per un nuovo amore. Ne “L’Elegia di Madonna Fiammetta” la donna è ancora profondamente innamorata e manifesta la sua sofferenza in quanto tradita, ma essendo sposata non le è concesso manifestare il proprio dolore. Con il marito finge allora di essere ammalata e lui, premuroso e amorevole, cerca di curarla in tutti i modi. Quindi i ruoli tra Fiammetta e Boccaccio si sono capovolti? Per la prima volta è l’uomo a tradire, mentre in tutta la letteratura precedente l’uomo era l’innamorato, colui che sospirava osservando la sua amata. Comunque Boccaccio continuerà a scrivere versi per lei nella speranza che torni da lui facendola vivere anche nel Decamerone quando Fiammetta si allontana dalla città di Firenze per sfuggire alla peste nera e durante la sua permanenza nella casa fuori Firenze, racconta dieci novelle. Fiammetta vivrà anche in altri artisti… Dopo qualche secolo, la figura di Fiammetta continuerà a ispirare diversi artisti, sarà la musa preziosa di musicisti e pittori tra cui Dante Gabriel Rossetti, uno tra i fondatori della corrente Preraffaelliti il quale nel 1878, la ritrasse in “Una visione di Fiammetta” In conclusione Fiammetta è realmente esistita? Non ci sono documenti storici per cui rimane solo un’ipotesi, comunque è certo che nella vita di Giovanni Boccaccio è esistita realmente una donna, e un amore, capace di segnarlo suo malgrado. Talmente tanto da creare un mito su cui ancora oggi si interrogano critici e biografi. |
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://it.latuaitalia.ru/art/5-muse-ispiratrici-dei-poeti-italiani/
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiammetta_(Boccaccio)
https://www.avvenire.it/agora/pagine/lamata-fiammetta
https://www.laneapolissotterrata.it/it/lamore-di-boccaccio
https://www.espressonapoletano.it/
https://www.leggocassino.it/public/
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