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MUSE
 




INTERVISTA IMPOSSIBILE

Gabrielle Renard

Musa ispiratrice del pittore Pierre-Auguste Renoir
"Mi ritrasse per più di duecento volte, ma soprattutto tra noi si instaurò una relazione molto intensa che andava oltre al rapporto di modella e pittore. Lui omaggiava il mio aspetto esteriore ed io ero ben felice di offrirmi alla sua vista e alla sua arte anche seminuda."
(1 agosto 1878 - 26 febbraio 1959)






Madame le sue origini?
Sono figlia di un viticoltore di Essoyes. Nel 1894, all'età di sedici anni, mi trasferii a Montmartre per vivere e lavorare come bambinaia nella casa di mia cugina Aline Charigot, moglie del pittore Pierre-Auguste Renoir. Aline era in attesa del suo secondo figlio Jean ed io entrai in casa Renoir dapprima come governante e poi tata di Jean.

Come fu il rapporto col grande pittore?
Ero molto legata a lui e al suo secondogenito Jean, pensi che fui io a portarlo per la prima volta al cinema, lui si appassionò così tanto che divenne da grande un famoso regista. Comunque ero legata a tutta la famiglia e a poco a poco divenni il soggetto preferito di numerosi ritratti di Pierre-Auguste, molti dei quali con i suoi bambini.

Lei come modella sostituì la sua precedente amante…
Si chiamava Lise Tréhot e fu la sua modella dal 1866 al 1872. Durante questo periodo lei rimase incinta due volte, e i due bambini nati furono dati in adozione. Sopravvisse solo la seconda figlia Jeanne. Renoir mantenne sua figlia, dandole il suo cognome. Lise nel 1872 lasciò Renoir per un altro amante.

Immagino che Renoir dimenticò ben presto la sua ex amante.
Mi ritrasse per più di duecento volte, ma soprattutto tra noi si instaurò una relazione molto intensa che andava oltre al rapporto di modella e pittore. Frequentando la sua casa lui aveva modo di percepire le piccole sfumature delle mie espressioni e della mia postura per cui spesso mi dipingeva così com’ero e spesso vestita con lo stesso abito informale. Il suo genio poi faceva il resto…

Lei era molto bella…
Lui omaggiava il mio aspetto esteriore ed io ero ben felice di offrirmi alla sua vista e alla sua arte anche seminuda. Pensi ad esempio al dipinto “Gabrielle With Jewels” del 1910, un vero capolavoro dell'impressionismo francese, la mia figura è al centro dell’opera, ma per esaltarla ancora di più Pierre-Auguste mi impreziosì con gioielli e fiori creando quindi una sensazione di opulenza e ricchezza.

Poi vi trasferiste in una fattoria a Cagnes-sur-Mer…
Pierre-Auguste soffriva di una grave artrite reumatoide e ci trasferimmo al mare vicino alla costa mediterranea, alla ricerca di un clima migliore per sua malattia. Pensi che mentre lavorava nello studio di "Les Collettes", lo aiutavo a impugnare il pennello e quando peggiorò legavo il pennello alle sue dita.

Poi però ebbe qualche problema con la cugina Aline…
Aline mi licenziò quando venne a conoscenza che le avevo nascosto il segreto dell’esistenza della figlia di Renoir. Lei non ne sapeva nulla di Jeanne mentre io la conoscevo bene e ogni tanto le facevo visita.

Tuttavia lei fu per tutta la vita devota a quella famiglia…
Solo dopo la morte di Pierre-Auguste e quando i ragazzi divennero grandi decisi di sposarmi. Era il 1921 e convolai a nozze con Conrad Hensler Slade, un aspirante pittore di una ricca famiglia americana. Poco tempo dopo nacque nostro figlio Jean.

Durante l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi decideste di cambiare aria.
Ci trasferimmo negli Stati Uniti, paese natale di mio marito. Anche Jean Renoir si trasferì negli Stati Uniti durante la guerra. Essendo un regista di successo, si stabilì a Hollywood. Quando mio marito morì nel 1955, mi trasferii a Beverly Hills per stare vicino a Jean.

Gabrielle Renard morì nella sua casa di Beverly Hills nel 1959. Nelle sue memorie, Jean Renoir racconta la profonda influenza che Gabrielle ha avuto sulla sua vita. Ha scritto: "Mi ha insegnato a vedere il volto dietro la maschera e l'inganno dietro gli svolazzi", e ha concluso con le parole che diceva di aver pronunciato spesso da bambino: "Aspettami, Gabrielle".


















ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://www.apollo-magazine.com/
https://en.wikipedia.org/wiki/Gabrielle_Renard/

















 
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