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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
 
 

Se bruciasse la città
Massimo Ranieri
1969
Contro il matrimonio combinato

 
 
 


 


Adamo mi parli del brano “Se bruciasse la città”?
È una canzone cantata da Massimo Ranieri e pubblicata nel 1969. Reduce dal successo di "Rose Rosse" Ranieri partecipa a Canzonissima, portando questo brano come inedito. Non vince, ma si piazza al terzo posto nella serata finale e avrà un discreto seguito popolare diventando uno dei suoi cavalli di battaglia.

Come andarono le vendite del disco?
Il singolo si piazzò al 26esimo posto nella classifica dei dischi più venduti del 1970. Direi un discreto successo se si pensa che ai primi posti erano presenti capolavori tipo: “Insieme” di Mina; “La Lontananza” di Domenico Modugno; “In the summertime” dei Mungo Jerry, nonché “Anna” di Lucio Battisti; “Venus” dei Shocking Blue; “Let it be” dei Beatles ecc.

Chi sono gli autori?
Giancarlo Bigazzi ed Enrico Polito, gli stessi autori che avevano firmato “Rose rosse” con aggiunta di Totò Savio.

Perché la canzone è piaciuta?
Ma perché molti innamorati si sono riconosciuti nei protagonisti del brano: “Il cuore mio non dorme mai. Sa che di un altro adesso sei. Tua madre va dicendo che. A maggio un uomo sposerai...” Insomma il protagonista ha saputo che la donna che ama sta per sposare un altro uomo e lui sa che non si tratterà di un matrimonio felice perché è sicuro che nel cuore della ragazza c’è solo lui.

Stiamo parlando quindi di un matrimonio combinato?
Esatto, in pratica racconta una pratica piuttosto diffusa in passato, ovvero quella dei matrimoni combinati contro il volere della sposa. Nel testo si evince con chiarezza che sono stati i genitori della donna a scegliere lo sposo, ma questo non impedirà ai due innamorati di amarsi per tutta la vita: “Se bruciasse la città. Lo so, lo so. Tu cercheresti me. Anche dopo il nostro addio. l’amore sono io per te…”

Un amore piuttosto bruciante!
La metafora è più che calzante in quanto lui per amore si getterebbe nel fuoco e nessuna fiamma gli impedirebbe di portare in salvo la donna che occupa il suo cuore e, forse, così riuscirebbe a far capire agli altri quanto sia forte il sentimento che li unisce.

Fuori dalla metafora?
C'è un uomo disposto a superare ogni ostacolo per la donna che ama anche un evento catastrofico perché la forza dell’amore è superiore a qualsiasi impedimento: “Se bruciasse la città da te, da te da te io correrei anche il fuoco vincerei per rivedere te…”

Però vi è anche la consapevolezza che la donna lo ami nella stessa misura e intensità…
Questo non è ci è dato sapere, ma sappiamo che lui è sicuro che in caso di un evento catastrofico, tipo la città che brucia, lui sarebbe il primo ad essere cercato: "Ma se in fondo al cuore tuo, c’è un ragazzo sono io. Ma chi l’ha detto ma perché non devo più pensare a te…”



 















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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE










 
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