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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
 
 

Liù
ALUNNI DEL SOLE
1978
"Dipingimi tutto con il carbone"
 
 


 



 
Adamo chi erano gli Alunni del Sole?
È un gruppo di musica pop melodica nato nel 1968. Prese il nome dall'omonimo romanzo di Giuseppe Marotta e venne fondato da due fratelli di Napoli, Paolo e Bruno Morelli provenienti da una famiglia in cui si respirava musica, il padre Ardelio, era un valente violinista.

Chi era il leader del gruppo?
Il leader era senz’altro Paolo Morelli, voce e piano, musicista sensibile, ma anche pittore e poeta venuto purtroppo a mancare il 9 ottobre del 2013. Era nato a Napoli nel 1947 da una famiglia di musicisti di impronta classica anche la madre era un’apprezzata pianista. Tutta la produzione degli Alunni del Sole portava il nome di Paolo sia come autore dei testi che della musica.

Il loro debutto?
I due fratelli si fanno chiamare i Maronti prima di trovare il nome adatto e si esibiscono nei locali di Napoli e dintorni finché un dirigente Rai li nota alla Lampara di Ischia Porto e inizia così la loro avventura. I due fratelli Morelli si trasferiscono a Roma e insieme a Giulio Leofrigio (batteria) e Giampaolo Borra (basso) danno vita agli Alunni del Sole e iniziano a farsi conoscere partecipando come ospiti fissi al programma radiofonico Speciale per voi di Renzo Arbore.

Il primo successo?
Fu il 45 giri “L'aquilone” poi bissato nel 1969 con il brano “Concerto”, che conteneva già qualche spunto progressivo con l'accostamento dell'orchestra alla band di formazione pop. Poi arrivarono nel 1971 “Ombre di luci” e “Isa... Isabella”, nel 1973 “…e mi manchi tanto”, nel 1977 il brano “‘A canzuncella” e appunto nel 1978 “Liù”.

Parliamo di “Liù”?
Il 45 viene pubblicato nel 1978 e grazie anche alla vittoria al Festivalbar di quell’anno schizza nelle prime posizioni della hit parade risultando alla fine dell’anno 26esima nella classifica dei dischi più venduti.

Di che parla il testo?
È dedicata ad una donna che ama la leggerezza della vita e l’amore in tutte le sue forme vissuto con naturalezza: “Liù si stendeva su di noi e ci dava un po’ di sé, senza chiederci perché… Liù già sapeva tutto di sé, ma con gli occhi guardava te e con la mano cercava me…” Insomma una ragazza facilotta che si stendeva su tutti (su un letto caldo o su un divano) e dava un po’ di sé solo per il piacere del sesso.

Ma il protagonista non la giudica vero?
Assolutamente no, anzi, se ne innamora al punto che pensa: “Liù se mi pensi dimmi dove sei, se ti fermi chiedimi una volta, se anch’io ti ho pensato un po’, se anch’io ti penso…”

Possiamo dire un testo sessualmente libero…
Insolito per quel tempo, qui non c’è cuore che fa rima con amore, non ci sono drammi e pianti, ma semplicemente un modello di ragazza che ama l’allegria e la libertà senza aggettivi e condizionamenti.



 






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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI
https://significatocanzone.it/liu-alunni-del-sole-significato-testo
https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/alunni_del_sole


 






 
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