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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
 
 

Donatello
1970 - Io mi fermo qui
1970 - Malattia d'amore

 
 


 



 
Adamo chi era Donatello?
È un cantante pop degli anni Settanta nato a Tortona in provincia di Alessandria, l’11 settembre 1947. All’anagrafe si chiama Giuliano Illiani ed ha esordito giovanissimo come musicista e già da bambino si è approcciato allo studio di diversi strumenti musicali tra cui la tastiera e, in seguito, la chitarra.

I suoi esordi?
Fonda la sua prima band, il gruppo beat The Wanted, quando è solo un ragazzino, ricoprendo il ruolo di cantante e pianista. Nel 1968 viene selezionato come chitarrista per la band di Gianni Morandi, con il quale suona fino al 1969 e partecipando anche ad una tournée in America. In quella occasione incontrerà Armida Stivala, una ragazza italo-americana che sposerà nel '71 a Firenze.

Il successo?
Collabora con diversi artisti di spicco, come gli Equipe 84, Le Orme e i Dik Dik. Nel 1970 ottiene un contratto con l’etichetta Ricordi, che pubblica i suoi primi 45 giri. Fra questi, la sua prima incisione lo porta dritto sul palco del festival di Sanremo dove propone in coppia con i Dik Dik una sua composizione "Io mi fermo qui" per il testo di Luigi Albertelli. Il pezzo però è firmato da Enrico Riccardi per la parte musicale in quanto Donatello non è ancora iscritto alla SIAE.

Come va a Sanremo?
Il brano pur non arrivando in finale diventa un grande successo commerciale specialmente la versione dei Dik Dik.

Il testo?
Parla di un uomo così innamorato che preferisce rinunciare alla propria libertà per amore: “La mia libertà, non la voglio più, amo il bianco e tu, sei candida…” Ed è così consapevole della propria scelta che non desidera altro, dopo aver tanto girovagato, fermarsi e vivere la propria vita insieme a lei: “Si io mi fermo qui, qui dove vivi tu, no più non cercherò, un altro nido ormai, Tu sei l’acqua dopo il fuoco, non ti lascio più…”

Poi?
Dopo Sanremo partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia e bissa il successo con il brano “Malattia d’amore”, composto da Maurizio Fabrizio con il testo di Luigi Albertelli e arrangiato da Natale Massara. Il brano arriva al primo posto della hit-parade.

Di che parla il testo?
Lo dice il titolo stesso, l’amore per una donna considerato alla stregua di una malattia, così contagiosa che quando ti prende ti cambia completamente il senso della vita generando insicurezze: “Prende solamente il cuore, Questa malattia, l'amore, Incomincia a questa età, Non ha senso senza te, Penso che potrai guarire, E mi sento già morire, Una cosa brucia in me, È l'immagine di te…”

Esiste una curiosità su questo brano vero?
La somiglianza con Jealous Guy di John Lennon non lascia dubbi! Nell’attacco dei due brani è evidente la similarità non soltanto melodica ma anche ritmica. Ma la cosa incredibile è che Jealous Guy, traccia numero tre dell’album Imagine uscita 13 mesi dopo!

Ergo… il grande Lennon ha copiato Donatello?
Questo non possiamo saperlo, ma se le date di pubblicazione fanno fede non vi sono dubbi: “Malattia d’amore” è uscita nel settembre del 1970 mentre Jealous Guy nell’ottobre del 1971.

Come si è giustificato Lennon?
Ha più volte dichiarato che il provino del suo brano, dapprima intitolato Child of Nature, era stato realizzato nel 1968 a casa di George Harrison ma non aveva trovato spazio negli ultimi album dei Beatles. Soltanto nel 1971 la melodia era stata recuperata e con un nuovo testo scritto da Yoko Ono.

Parteciperà ancora a Sanremo vero?
In tutto sale su quel palco per quattro volte. Nell’edizione del 1971 arriva al quarto posto con Marisa Sannia con Come è dolce la sera.



 






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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI
https://it.wikipedia.org/wiki/Donatello_(cantante)
https://www.true-news.it/facts/donatello-chi-e-oggi-cantante-pop
https://www.donnaglamour.it/chi-e-donatello/curiosita/
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/


 









 
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