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INTERVISTE IMPOSSIBILI
 
 

Isabella Biagini
La Bionda svampita
Donna bellissima, sexy e brillante, imprevedibile e affascinante è stata attrice, showgirl e imitatrice dotata di una grande vena ironica

 

 


(Roma, 8 dicembre 1940 – Roma, 14 aprile 2018)

 
 


 

Madame le sue origini?
Sono nata a Roma nel 1940 e il mio vero nome è Concetta Biagini. Mia madre faceva la costumista al cinema e così oltre ad Anna Magnani e Visconti conobbi il regista Michelangelo Antonioni. Avevo 15 anni quando mi diede una piccola parte nel suo film “Le amiche”.

Poi cosa successe?
Vinsi un concorso per annunciatrici e passai in tv. Il successo fu quasi immediato grazie al mio look da “fatalona” svampita e provocante.

Nel corso degli anni successivi sarà proprio questo il suo marchio di fabbrica…
Incarnavo lo stereotipo della bella bionda sciocca e superficiale, e per questa caratteristica venni scelta, negli anni Sessanta e Settanta, da famosi registi italiani che mi giudicavano adattissima per le loro commedie sexy.

Ci fa qualche esempio?
Nel 1966 girai con Steno l’episodio “Lo smoking” nel film “Amore all'italiana” con Paolo Panelli e Raimondo Vianello. Nel 1967 recitai la parte di me stessa nel film “I due vigili” con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Nel 1969 recitai la parte della protagonista nella pellicola “Gli infermieri della mutua”. Nel 1971 “Io non vedo, tu non parli, lui non sente” diretto dal grande Mario Camerini con Montesano e Noschese. Sempre con i due attori girai l’anno successivo “Boccaccio” di Bruno Corbucci.

Si sposò giovane vero?
Avevo 17 anni, ma era un matrimonio combinato dalla famiglia. Con mio marito non vivemmo un solo giorno insieme, anche se trovammo il tempo di concepire nostra figlia Monica.

Poi nel corso degli anni ha avuto altre storie importanti…
Un grande amore è stato Enrico Montesano, siamo stati insieme due anni. Sempre nel mondo dello spettacolo Paolo Limiti, con lui ci siamo frequentati per 10 lunghi anni. Era un bell’uomo e un vero signore, l'avrei sposato, ma ci siamo lasciati perché non la pensavamo allo stesso modo su questioni professionali.

Ma è vera la storia che l’hanno offerto la parte di protagonista del film King Kong?
Era il 1975 mi chiamarono dagli Stati Uniti per fare il film, a New York mi stava aspettando il produttore Dino De Laurentiis. Feci le valigie e mi presentai di corsa all'aeroporto con mia figlia. Mostrai il passaporto, ma un addetto mi fermò perché per poter portare con me Monica serviva la firma del padre da cui ero separata. Niente da fare, non avrei mai rinunciato a mia figlia e così rinunciai al lavoro.

Chi la sostituì nel ruolo?
Jessica Lange. Da qualche parte conservo ancora una sua lettera: “Cara Isabella, meriti l'Oscar come miglior mamma».

Però le si aprirono le porte della televisione…
Presi parte ad alcuni varietà di successo tra cui “Non cantare, spara” con il Quartetto Cetra; “Lei non si preoccupi” con Enrico Simonetti e soprattutto “Bambole, non c’è una lira”, una trasmissione che riproponeva il mondo dell'avanspettacolo con una compagnia squattrinata. Insomma una specie di Polvere di stelle per la tv. Con me che interpretavo Isa Prima, la soubrette ricordo Pippo Franco che faceva Nando Sgabelloni, il comico; Christian De Sica: Edo Edi, che interpretava il giovane brillante; Loredana Bertè: Dory, la soubrettina; Leopoldo Mastelloni: Eolo Marini, il cantante-ballerino-porteur; Tino Scotti: il produttore e Gianni Agus.

Si rivelò un’ottima imitatrice, in particolare di Mina, vero?
Beh sì mi veniva facile imitare Mina ed anche Anna Magnani, Ornella Vanoni e Sofia Loren, ma soprattutto dicevano che calcavo bene le scene con il mio atteggiamento ironico, dissacrante e il mio seno generoso (ride).

Si dice che per il suo carattere non riuscì a mantenere il successo.
Ma lo sa che ho rischiato di farmi suora? Come le mie tre zie che hanno scelto la strada del convento! Comunque sono sempre stata una donna umorale e alle volte mancavo gli appuntamenti e non ero affidabile. Per questo motivo venni messa da parte e mi ridussi a sbarcare il lunario lavorando nei cabaret e nelle Tv locali.

Ma nel 1987, a quarantasette anni, venne chiamata da Tinto Brass…
Prima di Tinto avevo posato per la copertina di Playboy. Il maestro veneziano invece mi affidò un ruolo nel suo film erotico Capriccio, la protagonista era Francesca Dellera ed io ricoprii la parte di Stella Polaris.
 
Isabella Biagini ebbe una vita sentimentale difficile, segnata da tormentate relazioni e da tre matrimoni falliti. Il primo con il ricchissimo Roberto Romagnani. Il secondo con Piero Campagnola e il terzo con il comico Fabrizio Maturani ossia Martufello.

Nel 1998 aveva vissuto con immenso dolore la scomparsa della figlia Monica. Dal 2016 viveva con una pensione di 700 euro al mese, mentre nel gennaio 2017 venne prima sfrattata e poi investita da un'automobile mentre cercava di raggiungere il suo cagnolino.

Colpita da un'ischemia cerebrale nel novembre 2017, morì, a 74 anni, la mattina del 14 aprile 2018, nella clinica "Antea Hospice" di Roma dove era ricoverata da un mese per cure palliative. I funerali religiosi si sono celebrati il 17 aprile presso la Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo. Isabella Biagini è stata poi sepolta nel Cimitero Flaminio.




 



 





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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.internationalwebpost.org/contents/Ciao_Isabella_Biagini
https://it.wikipedia.org/wiki/Isabella_Biagini
https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13328504/isabella-biagini
https://chi-e.com/isabella-biagini/
https://puntoagronews.it/rubriche/item/5

FOTO GOOGLE IMAGE


 





 
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