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MUSICA PASSIONE
Storia delle Canzoni

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L'isola di Wight

Dik Dik 1970
Versione del brano Wight Is Wight scritto e cantato dal cantautore francese Michel Delpech


 
 


 
Adamo di che parliamo?
Di un brano dei Dik Dik pubblicato nel 1970 con i testi di Claudio Daiano e Alberto Salerno. In realtà si trattava di una cover dal brano Wight Is Wight scritto e cantato dal cantautore francese Michel Delpech uscito l’anno prima.

Una canzone di successo…
In Francia aveva riscosso un notevole successo ed aveva raggiunto la prima posizione della hit parade. Anche in Italia sfiorò la vetta raggiungendo la seconda posizione. Ha venduto oltre un milione di copie ed è stata premiata con il disco d'oro. Influenzata dalla cultura hippy, nell’originale vengono menzionati Bob Dylan e Donovan in segno di tributo.

Come nasce la versione italiana?
I Dik Dik avevano da poco interrotto la collaborazione con Mogol-Battisti. Pietruccio Montalbetti, chitarrista del gruppo e affascinato dai raduni pop di Monterey, Woodstock ed appunto Wight ascoltò casualmente il pezzo di Delpech, pensò allora di farne una versione in italiano e decise di farla tradurre per il gruppo ottenendo così un grande successo con milioni di copie vendute. Venne presentata al Cantagiro e al Festivalbar. Insomma il gruppo divenne famoso in tutta Europa pur non avendo mai messo piede nell’isola. Solo in seguito I Dik Dik decisero di aprire un ristorante nell’isola chiamato, in onore della canzone, L'isola di Wight, dove oltre a cucinare si esibivano a richiesta.

Esistono altre cover del brano?
Sempre nel '70 la cantante britannica Sandie Shaw registrò una versione con testi in inglese, ma non ebbe successo commerciale. Fu anche registrata una versione in fiammingo dal cantante fiammingo belga John Terra. In spagnolo fu creata una versione nel 1970 dal gruppo spagnolo Los Catinos con il titolo Isla de Wight.

Di cosa si tratta?
La canzone evoca i Festival dell'Isola di Wight che si sono svolti nell'isola dal 1968 al 1970. «Sai cos’è l’isola di Wight / è per noi l’isola di chi / ha negli occhi il blu della gioventù / di chi canta hippy, hippy hippy» .

Musicalmente?
Per la verità è un brano molto melodico antitetico al rock con poca attinenza al famoso festival tenutosi a partire dal 1968 nell'isola al largo delle coste inglesi, teatro di performance di Hendrix, Doors, Who, Bob Dylan, The Band, The Nice, The Pretty Things, King Crimson, Joni Mitchell, Joan Baez, Donovan, Moody Blues, Ten Years After e persino Miles Davis.

Cos’è l’Isola di Wight?
L'Isola si trova nella Manica a sud di Southampton e fa parte dell’omonima contea. Famosa per aver ospitato il festival rock dal 1968 al 1970. L’ultima edizione si svolse dal 26 al 30 agosto 1970 e venne considerata la conclusione dei mitici anni Sessanta e della leggenda hippy. In realtà la piccola isola non resse all’afflusso di oltre 600mila persone che mandò in tilt la precaria organizzazione. Ci furono disordini ed ogni tipo di disagi tanto che le autorità britanniche emanarono una legge apposita (l’Isle Wight Council Act) che vietò lo svolgimento di eventi con oltre 5 mila persone sull’isoletta: una mossa che mise la parola fine all’avventura rock.

Ma chi erano i Dik Dik?
Prima Dreamers, poi Squali, ottennero nel 1965 un contratto discografico con la Dischi Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik (nome di una piccola antilope che popola le regioni meridionali e orientali dell’Africa, appartenenti al genere Madoqua) trovato da Pietruccio Montalbetti per caso, guardando un dizionario Inglese. Debuttano in quell’anno col singolo 1-2-3 (cover dell'omonimo brano di Len Barry) E come lato B Se rimani con me (scritta da un ancora sconosciuto Lucio Battisti). Poi l’anno successivo escono con California Dreamin' dei The Mamas & the Papas, il testo in italiano è affidato a Mogol che si mantenne abbastanza fedele al testo originale. La canzone con il titolo Sognando la California riscuote un successo clamoroso (nella hit parade di Lelio Luttazzi la canzone rimane stabile per settimane al secondo posto, superata solo da Strangers in the Night di Frank Sinatra). Sul retro un altro brano di Lucio Battisti: Dolce di giorno. Da allora si susseguono diversi 45 giri di successo tipo: Senza luce (cover, sempre con i testi di Mogol, di A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum), con la quale raggiungono il primo posto nella Hit Parade; nel 1968 esce Il vento (ancora di Mogol e Battisti, e l'anno seguente Il primo giorno di primavera, con Lucio Battisti alla chitarra acustica che arriva prima in classifica per due settimane. Sempre nel 1969 presentano al Festival di Sanremo Zucchero, in coppia con Rita Pavone. Al festival tornano l'anno dopo con Io mi fermo qui; poi Vendo casa (1971, ancora di Mogol e Battisti), Viaggio di un poeta (1972), di nuovo prima nella Hit Parade, Storia di periferia (1973), Help me (1974).




 


 





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GUARDA IL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=DJZWGnqSRQ0




L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:

https://it.wikipedia.org/wiki/Dik_Dik
https://www.cdt.ch/cultura-e-societa/sai-cos-e-l-isola-di-wight-YE3107212
https://www.musicaememoria.com/dik_dik_l_isola_di_wight.htm



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