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CINEMAPASSIONE
LE DIVE DEL MUTO


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INTERVISTA IMPOSSIBILE
Jetta Goudal
La figlia del tagliatore di diamanti
Di aspetto elegante e dall'aria regale evitò l’olocausto rifugiandosi negli Stati Uniti e divennne una star del cinema muto






(Amsterdam, 12 luglio 1891 – Los Angeles, 14 gennaio 1985)

 

 

Madame le sue origini?
Il mio vero nome è Julie Henriette Goudeket e sono nata ad Amsterdam da Mozes Goudeket, un ebreo ortodosso e Geertruida Warradijn. Eravamo una famiglia benestante perché mio padre era un tagliatore di diamanti. Mio padre fu assassinato nel campo di sterminio di Sobibor nel 1943. Quasi tutti i miei parenti ebrei olandesi subirono la stessa sorte.

La sua carriera nel mondo dello spettacolo iniziò col teatro vero?
Girai l’Europa con varie compagnie teatrali ma nel 1918 dopo la prima guerra mondiale lasciai il vecchio continente che era diventato un campo di rovine per stabilirmi a New York City.

Sotto falso nome vero?
Mi feci passare per una parigina. Sui miei documenti dichiaravo di essere nata a Versailles il 12 luglio 1901, togliendomi dieci anni d'età, e di essere figlia di un immaginario avvocato Maurice Guillaume Goudal.

Come andò negli Usa?
Feci la mia prima apparizione a Broadway nel 1921, usando il nome d'arte di Jetta Goudal. Dopo l'incontro con il regista Sidney Olcott, che mi incoraggiò a lavorare per il cinema, accettai le prime comparsate ed apparvi in alcuni film di Olcott.

Il successo arrivò quattro anni dopo…
Nel 1925 fui la protagonista in Salome of the Tenements, un film basato sul romanzo di Anzia Yezierska che affrontava le condizioni di vita di un povero quartiere ebraico di New York, il Lower East Side. La mia interpretazione fu molto apprezzata, tanto che mi diede l'occasione di lavorare in Matador, un film diretto da Raoul Walsh. Ben presto, anche il produttore e regista Cecil B. DeMille mi notò e mi volle nei suoi film.

Con DeMille si dice che abbia avuto seri problemi…
Con le mie apparizioni gli feci guadagnare montagne di dollari ma nonostante questo lui pubblicamente dichiarò quanto fosse estremamente difficile lavorare con me per via del mio carattere e che la mia condotta aveva causato numerosi e costosi ritardi nella produzione. Anzi ad un certo punto mi licenziò e annullò il contratto che mi legava alla sua casa di produzione. A quel punto con le spalle al muro fui costretta a fargli causa e citarlo in giudizio. Vinsi la causa perché DeMille rifiutò di fornire prove e documenti a sostegno della sua affermazione di perdite finanziarie.

Vinse certo ma poi ebbe dei problemi per aver sfidato Hollywood!
Apparvi in qualche film ma pagai la mia audacia e gli studi di Hollywood mi chiusero tutte le porte rifiutandosi di farmi lavorare.

A quel punto si dedicò alla sua vita personale…
Nel 1930 sposai il regista Harold Grieve, art director e membro fondatore dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Insieme a mio marito mi dedicai all’attività di design d'interni.

Jetta Goudal afflitta da problemi di salute per disfunzioni cardiache, nel 1973 restò invalida e morì nel 1985 a Los Angeles. È sepolta accanto al marito in una stanza privata al Great Mausoleum, Sanctuary of the Angels a Glendale in California. Per il suo contributo all'industria cinematografica, è stata premiata con una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6333 di Hollywood Blvd.


















 

 
 
 



L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATO REALIZZATO GRAZIE A:

https://en.wikipedia.org/wiki/Jetta_Goudal
https://it.wikipedia.org/wiki/Jetta_Goudal


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