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                    			Marion Davies 
						
								
								
								
        						L’amante di Hearst 
								
								Famosa star del 
			cinema muto. Nativa di Brooklyn, vamp di talento, bionda, bella ed 
			espressiva fu un'attrice, produttrice, sceneggiatrice e filantropa 
			americana (Brooklyn, 3 gennaio 1897 – Los Angeles, 22 settembre 
			1961)
  
			  
			 
			
				
					
      				    
      
                            
                              
							 Madame le sue 
						origini? Il mio vero nome è Marion Cecelia Douras, 
						sono la più giovane di cinque figli di un politico e 
						avvocato di Brooklyn e di Rose Reilly. Sono stata 
						educata in un convento religioso del Sacro Cuore vicino 
						al fiume Hudson, poi da adolescente lasciai la scuola 
						per intraprendere la carriera di corista.
  Sin da 
						giovanissima apparve in diversi musical di Broadway…  
						Ero bionda e piuttosto appariscente e divenni una delle 
						ballerine di punta delle Ziegfeld Follies e nel 1917 
						mentre mi esibivo quasi ventenne nelle Follies al New 
						Amsterdam Theatre di New York City, incontrai il magnate 
						dei giornali William Randolph Hearst, seduto in prima 
						fila tra il pubblico. 
  Ci racconti come ha fatto 
						Hearst a conquistarla… Dopo quella sera mi mandò 
						continuamente fiori e piccoli regali, come scatole 
						d'argento o guanti o caramelle. Ovviamente non ero 
						l'unica a cui mandava quei regali per cui non mi illusi 
						più di tanto. Poi però qualcuno mi disse che Hearst non 
						si era perso neanche una replica di quello spettacolo e 
						per otto settimane consecutive era stato in platea a 
						guardarmi. Lo rincontrai otto mesi dopo a Palm Beach e, 
						nonostante la presenza della moglie, lui mi confidò che 
						era pazzamente innamorato di me. Qualche settimana dopo 
						divenni la sua amante. Lui aveva cinquant’anni ovvero 
						trentaquattro anni più di me.
  Grazie 
						all’influenza del suo amante lei divenne un’attrice. 
						Hearst fondò apposta per me la Cosmopolitan Pictures e 
						mi fece firmare un contratto esclusivo da 500 dollari a 
						settimana. Debuttai nel film Runaway Romany nel 1918 e 
						di lì a poco, grazie anche alla pubblicità dei giornali 
						Hearst, divenni una star del cinema. Pensi che ad un 
						giornalista del Los Angeles Examiner fu assegnato il 
						lavoro a tempo pieno di raccontare le mie giornate! 
						Dicono che Hearst spese in totale circa 7 milioni di 
						dollari per promuovere la mia carriera. Comunque dopo 
						l’esordio ricoprii diversi ruoli melodrammatici. Uno dei 
						più noti fu quello di Maria Tudor in Armi ed amori. 
						 Di lì a poco da amante segreta divenne l’amante 
						ufficiale di Hearst… Lui era ancora sposato con 
						Millicent Willson, ma nonostante questo comprò un intero 
						palazzo di Manhattan all'angolo tra Riverside Drive e W. 
						105th Street e lo trasformò nella nostra residenza 
						ufficiale.
  Nel frattempo i suoi ruoli drammatici 
						non convincevano...  Solo quando passai alla MGM nel 
						1925 raggiunsi la grande popolarità interpretando una 
						serie di commedie brillanti, come ad esempio Maschere di 
						celluloide di King Vidor. Il grande regista riuscì a 
						mettere in risalto il mio talento molto più adatto ad 
						interpretazioni leggere.
  Come andò con Hearst? 
						Divenimmo la coppia più famosa della vita mondana di 
						Hollywood grazie anche alle numerose feste organizzate 
						nel suo castello di San Simeon poco lontano da Los 
						Angeles. Ma quella non era l’unica nostra residenza, 
						avendo a disposizione altre e lussuose case come la 
						villa sulla spiaggia di Marion a Santa Monica , la 
						tenuta di rustica a Wyntoon nel nord della California e 
						all'estero, il castello di St Donat in Galles.
  
						Proprio il castello di San Simeon fu teatro di una 
						misteriosa tragedia… Era il novembre del 1924 e 
						nostro malgrado ci trovammo coinvolti nella morte del 
						regista e produttore Thomas H. Ince. Ince morì per un 
						attacco cardiaco nella nostra casa, ma, forse per 
						invidia, a Hollywood circolò la voce che qualcuno gli 
						avesse sparato un paio di giorni prima a bordo 
						dell'Oneida, lo yacht di Hearst, su cui il mio amante 
						stava festeggiando il suo 42º compleanno. 
  Sì, 
						infatti si diceva che su quello yacht, fosse partito un 
						colpo dalla pistola di Hearst e per sbaglio avesse 
						colpito Ince invece di Charlie Chaplin. In effetti 
						Hearst sospettava che tra me e Chaplin ci fosse del 
						tenero, ma ripeto Ince morì per infarto. Purtroppo il 
						corpo di Ince venne subito cremato e nessuna autopsia 
						fece appurare la vera verità su quella morte. 
  
						Hearst si dice fosse molto geloso di lei. In un certo 
						senso quella morbosità nei miei confronti ha interferito 
						sulla mia carriera. Pensi che spesso poneva veti al 
						casting scartando come miei partner attori che lui 
						giudicava troppo attraenti e spesso riscriveva 
						personalmente le sceneggiature dei film non permettendo 
						che io fossi abbracciata o peggio baciata. 
  
						Hearst fu l’amore della sua vita ma non vi siete mai 
						sposati. Sebbene abbiamo vissuto insieme per 
						trent’anni non abbiamo mai coronato il nostro amore 
						davanti all’altare poiché la moglie di Hearst si è 
						sempre rifiutata di concedergli il divorzio. 
  
						Comunque si parla di scappatelle amorose da parte di 
						entrambi… Lui ebbe una relazione intima con la 
						cantante bionda Maybelle Swor e quando lo seppi mi 
						vendicai andando a letto con Charlie Chaplin e Dick 
						Powell, ma furono solo scappatelle, niente di serio, ma 
						solo sesso. 
  Rispetto alle sue colleghe l’avvento 
						del sonoro non le diede particolari problemi. 
						Continuai a lavorare tranquillamente, ma alla fine degli 
						anni trenta alcuni contrasti di natura contrattuale con 
						la MGM e i crescenti problemi finanziari di Hearst, mi 
						costrinsero ad abbondonare lo schermo.
 
  Negli 
						ultimi anni la coppia condusse una vita ritirata. Nel 
						1951 Hearst morì dopo una lunga malattia. Undici 
						settimane dopo la morte Marion Davies sposò a Las Vegas 
						il capitano Horace G. Brown, ma l'unione sarà tutt'altro 
						che felice tanto che lei chiederà per ben due volte la 
						separazione per maltrattamenti. Nel tempo preferì 
						dedicarsi alla beneficenza e alla costruzione di un 
						ospedale per bambini a Los Angeles. Nell'estate del 
						1956, dopo molti decenni di alcolismo, subì un lieve 
						ictus cerebrale. Tre anni dopo, durante una visita 
						odontoiatrica nel febbraio 1959, le fu diagnosticato un 
						cancro.  Marion Davies morì di osteomielite maligna 
						il 22 settembre 1961 a Hollywood all'età di 
						sessantaquattro anni. Al suo funerale presso 
						l'Immaculate Heart of Mary Church di Hollywood 
						parteciparono oltre 200 persone e molte celebrità di 
						Hollywood, tra cui i suoi amici Mary Pickford, Harold 
						Lloyd, Charles "Buddy" Rogers, Glenn Ford, Kay Williams 
						e Johnny Weissmuller. Fu sepolta nell'Hollywood Forever 
						Cemetery. Ha lasciato una proprietà stimata in 20 
						milioni di dollari.  Per il suo contributo 
						all'industria del cinema ha una stella sulla WalkFame al 
						6326 di Hollywood Blvd. 
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			 IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA 
			© All rights reserved 
      				    
			
      				    
						FONTI: 
			https://it.wikipedia.org/wiki/Marion_Davies 
			https://en.wikipedia.org/wiki/Marion_Davies 
			
			
  
				
				 
  
			 
				  
      	   
            	
      				    
                        
      				       
					 
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