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 La storia delle Canzoni
 
  Gioco di bimba
 La Storia di uno stupro
 Una delicata storia d’amore o il racconto amaro e doloroso di 
			uno stupro? Gioco di bimba rimane una delle canzoni simbolo del rock 
			progressive. Le Orme furono tra i pochissimi gruppi italiani ad aver 
			avuto notorietà nel circuito musicale internazionale
 (Le Orme, 
			1972)
 
 
  
 
 
				
					| .Adamo mi parli del brano Gioco di bimba?
 È uno 
						dei singoli di maggior successo del gruppo musicale Le 
						Orme, inserito nell'LP
 Uomo di pezza e pubblicato 
						nel 1972.
 
 Fu un successo vero?
 Questo pezzo, 
						che fu un grande successo commerciale, si piazzò al 
						quarto posto con il brano Figure di cartone nel lato B, 
						mentre l’album raggiunse la settima posizione nelle 
						classifiche annuali degli album più venduti.
 
 Di 
						cosa si tratta?
 Gioco di bimba è caratterizzata da 
						una semplice melodia in la maggiore che si ripete nel 
						tempo altalenante di 3/4 e accompagna la ragazza bambina 
						che si dondola ancora sognante sull’altalena: Come 
						seguisse un magico canto – E sull’altalena ritorna a 
						sognare – La lunga vestaglia, il volto di latte – I 
						raggi di luna sui folti capelli. Insomma una ballata che 
						coglie le atmosfere rarefatte dal sapore antico 
						rivisitato dalle sonorità contemporanee.
 
 Il 
						testo?
 E’ un testo fiabesco e apparentemente ingenuo 
						che sottende però la fine dell’infanzia, forse una 
						iniziazione sessuale o addirittura uno stupro benché 
						questa interpretazione non sia mai stata pienamente 
						avallata da Aldo Tagliapietra, l’autore: Un’ ombra 
						furtiva si stacca dal muro – Nel gioco di bimba si perde 
						una donna – Un grido al mattino in mezzo alla strada.
 
 Come nasce il brano?
 Nel 1972, dopo un 
						periodo di riposo in Sardegna, Le Orme realizzarono 
						appunto l'album Uomo di pezza, una sorta di concept 
						album che diventerà il loro disco di maggior successo e 
						il primo disco d'oro. Il brano venne utilizzato come 
						colonna sonora per la miniserie televisiva Il mostro di 
						Firenze, prodotta da Fox Crime nel 2009.
 
 Cover?
 La canzone venne ripresa, decenni dopo l'uscita, dai 
						Pooh per l'album Beat ReGeneration e da Tony Pagliuca 
						per una versione pianistica nel suo album da solista 
						Après midi.
 
 Ma chi erano le Orme?
 Il gruppo 
						nasce negli anni sessanta a Venezia come gruppo beat. 
						Insieme alla Premiata Forneria Marconi e al Banco del 
						Mutuo Soccorso rappresentano i principali esponenti del 
						rock progressive italiano, nonché uno dei gruppi che 
						hanno goduto di maggiore visibilità all'estero. Il primo 
						nucleo si formò a Marghera, periferia industriale di 
						Venezia, su iniziativa del chitarrista veneziano Nino 
						Smeraldi e del ventunenne muranese Aldo Tagliapietra i 
						quali con il bassista Claudio Galieti e il batterista 
						Marino Rebeschini fondano il complesso Le Orme.
 
 Come mai quel nome?
 In realtà inizialmente avevano 
						scelto di chiamarsi "Le Ombre", in omaggio agli inglesi 
						Shadows, passione comune del quartetto, ma secondo la 
						versione ufficiale, i quattro optarono invece per "Le 
						Orme", per evitare ironici doppi sensi, in quanto 
						"ombra" in lingua veneta significa anche "bicchiere di 
						vino".
 
 Come furono i primi anni?
 Faticarono ad 
						avere visibilità anche per il rifiuto della Emi con la 
						quale avevano fatto un’audizione. Comunque questa prima 
						formazione incise solo un singolo Fiori e colori del 
						1967. L’anno successivo andò meglio, si esibirono 
						diverse volta al mitico Piper di Roma e parteciparono al 
						concorso canoro "Un disco per l'estate" con il loro 
						primo brano di successo: Senti l'estate che torna.
 
 Il 1969 fu l’anno della volta…
 Il gruppo stava 
						cambiando, alcuni elementi abbandonarono il gruppo per 
						ragioni di leva militare. Di fatto il gruppo abbandonò 
						le facili note del Beat collocandosi nel rock 
						progressivo italiano e nel nuovo genere di pop 
						sinfonico. Quell’anno pubblicarono il pezzo “Irene” (in 
						lingua inglese col titolo She lives for today). A causa 
						di divergenze prettamente musicali alla fine degli anni 
						sessanta il gruppo diventò un terzetto, ovvero in quella 
						che viene generalmente identificata come la formazione 
						classica: Tagliapietra al basso, chitarre e voce, 
						Pagliuca alle tastiere e Dei Rossi alla batteria.
 
 Nel 1971 realizzarono l’album “Collage”
 Fu la 
						svolta alternativa. Il disco era caratterizzato da 
						sonorità con utilizzo massiccio di tastiere. I brani Era 
						inverno e Morte di un fiore parlano rispettivamente di 
						prostituzione e di una morte violenta dovuta ad 
						overdose, ossia tematiche scottanti che all'epoca 
						rappresentavano dei veri e propri tabù.
 
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 L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
 E' STATO 
			REALIZZATO
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 .https://it.wikipedia.org/wiki/Le_Orme
 https://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_
 di_bimba/Figure_di_cartone
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 https://www.stamptoscana.it/?songs=
 gioco-di-bimba-le-orme-1972/.
 
 
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