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STORIE

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TRADIMENTO IN DIRETTA
"Sono le sei del pomeriggio di un normale venerdì di Luglio. Il motivo per cui scrivo è semplice! A quest’ora credo di far parte anche io di quella speciale categoria degli uomini traditi."







Photo Pavel Ryzhenkov

 

Sono le sei del pomeriggio di un normale venerdì di Luglio. Il motivo per cui scrivo è semplice!
A quest’ora credo di far parte anche io di quella speciale categoria degli uomini traditi. Ho 52 anni e sono sposato da quasi 20 venti anni. Un matrimonio felice e duraturo con i soliti problemi di coppia, qualche litigio, ma subito con delle meravigliose riappacificazione con tanto di mazzi di rose rosse e inviti a cena in stupendi ristoranti.

Tutto bene finché non più di due settimane fa noto in Giulia (ovvero mia moglie, ma nome inventato) alcuni strani atteggiamenti o meglio dei cambiamenti che mi insospettiscono. Il telefono per lei ad esempio, fino a quel punto un fastidioso strumento di lavoro, è diventato il suo compagno inseparabile, sempre in mano anche per andare in bagno o cucinare, il suo rossetto rosso ciliegia, lo stravagante nuovo taglio di capelli e soprattutto le svariate notifiche vibrate di messaggi al telefono anche di notte, mai ricevute fino allora. Forse cose innocenti, ma il sospetto nella mia vita metodica inizia a salire, tanto che nelle notti successive mi trovo a svegliarmi di soprassalto con una forte sudorazione. Ovvio inizio a pensare all’irreparabile per cui decido per la tranquillità di entrambi di indagare a mio modo senza dire nulla a lei.

Alla fine dopo vari tentativi riesco a risalire alla sua password di Facebook, trascritta in un’agendina. I primi quattro giorni collegandomi dall’ufficio non succede nulla, ma il lunedì seguente mi crolla il mondo addosso. Leggo una conversazione, evidentemente ancora non cancellata, tra mia moglie e un suo ex di quando ancora non eravamo sposati, un certo Giacomo. Dai messaggi si capisce bene che i due non si vedono da una vita e non si sono ancora incontrati di nuovo. Lei gli chiede di mandarle una foto, lui fa altrettanto. La conversazione diventa piena di punti sospensivi, qualche ricordo dei bei tempi, grandi falò sulla spiaggia, un viaggio a Londra insieme e cose del genere. Comunque nulla per cui preoccuparmi seriamente, ma il giorno seguente i messaggi prendono tutt’altra piega, lui inizia a manifestare una certa impazienza e lei addirittura si autoinvita: “Vivi solo?” “Sì, lo sai che sono separato.” “Vogliamo vederci?” “Ho tanta voglia di stare con te.” “Fai il bravo vero?” “Lo sai che non lo faccio.” “Era per dire, lo so che non lo fai e per questo vengo.” “Sarai mia.” “Tua quanto?” E così via finché si danno appuntamento a casa di lui, per il venerdì successivo ovvero per questo pomeriggio alle sei dopo il lavoro.

Non riuscivo a crederci, mia moglie mi avrebbe tradito! Esattamente tra soli tre giorni! A quel punto mi assale un dubbio: “Come devo comportarmi? Esco dall’ufficio con una sensazione da cane bastonato, ripenso a quei messaggi! Una signora cinquantenne, ovvero mia moglie, che parla in quel modo! Che allude, provoca quell’uomo e addirittura vuole essere sua.” Ripenso al nostro rapporto, direi meraviglioso, certo il sesso non è quello dei primi tempi, ma mi considero un uomo generoso ed altruista. Lei è sempre stata gelosa delle sue amiche che mi facevano i complimenti ed io altrettanto di lei. Ha sempre sostenuto di essere una donna fortunata per avermi incontrato. Non abbiamo figli e per questo motivo viviamo una vita in simbiosi, sempre insieme! E allora? Cosa succede? Perché ha voglia di un altro? Cos’è che non va? Mi arrovello la mente senza trovare una spiegazione convincente perché davvero non riesco proprio a pensare cosa possa averla spinta ad accettare quella conversazione e poi essere disponibile a quelle avances.

Cammino come un fantasma, allungo il tragitto verso casa e dopo una lunga riflessione decido di rientrare senza dire nulla. A casa faccio finta di niente nella indomita speranza che il venerdì successivo non sarebbe successo niente e lei di sua spontanea volontà avrebbe evitato l’ultimo passo. Passiamo la sera come al solito, sdraiati sul divano vediamo la tv, lei mi bacia, io le faccio le coccole finché finiamo per fare l’amore. Non è diverso dal solito. È intenso meraviglioso, lei si abbandona a me ed esplode in ripetuti orgasmi veri. Penso come diavolo sia possibile che lei riesca a nascondere così bene le sue emozioni. Ma dopo l’amore sono felice! Ripeto a me stesso di stare tranquillo, che non accadrà nulla perché mi ama e non può fare a meno di me, convincendomi che sia solo un gioco ed in effetti le donne a volte si lasciano andare alla provocazione per il solo vezzo di sentirsi desiderate.

Il giorno dopo, ovvero ieri l’altro, rientro sulla sua pagina appena due secondi per controllare. Nulla, nessuna conversazione, ovvio mi viene il dubbio che lei possa avergli dato il suo numero di telefono, ma qui non c’è traccia. Chissà. Magari hanno individuato un altro canale, forse lei si è accorta entrando, in quei due secondi, che qualcuno era già connesso al suo posto. Comunque accedo nuovamente la sera, ma niente. Tutto tace.

Ma ieri sera è cambiato tutto! A cena mi dice che il giorno dopo ovvero oggi avrebbe fatto tardi, in ufficio stanno ultimando un progetto per una applicazione da consegnare entro stasera. Lì ho capito che sarebbe andata fino in fondo, ma io non dico niente, non faccio nulla, assolutamente nulla, per impedirglielo. L’ho semplicemente guardata negli occhi ed ho trattenuto il respiro, del resto non dovevo essere io a fermala, ma avrebbe dovuto essere lei a capire l’enorme sbaglio che avrebbe commesso. Così col mio silenzio non ho impedito che portasse avanti il suo progetto che non era ovviamente di lavoro bensì di pure e semplici corna.

Questa mattina è uscita presto di casa, io ero a letto ed ho fatto finta di dormire, ho visto con quale accuratezza sceglieva i vestiti. Tra le altre cose ha indossato un paio di stivali neri alti col tacco che non indossava da chissà quanto tempo. Ho passato tutto il giorno girando per casa come un automa e finalmente alle sei, mezz’ora fa, l’ora in cui si sarebbero incontrati, le ho fatto una telefonata. No, no, non era per scongiurare alcunché, ma solo per ribadire la mia presenza, per ricordarle che era sposata, caso mai se lo fosse dimenticata. Lei non ha risposto, il telefono era già staccato e allora ho chiamato in ufficio. Mi ha risposto un suo collega, per un attimo ho sperato che me la passasse e invece con una voce annoiata mi ha detto che la collega era già uscita e quindi di quei fantomatici straordinari neanche l’ombra!

Ecco ora sono le sei e trenta, ovvero l’ora esatta del tradimento in diretta, l’ora in cui nella casa di lui si sta compiendo il misfatto, la nefandezza degli istinti bestiali, il delitto di un amore puro. Mi spaventa la mia reazione, la lucidità, la freddezza con la quale sto affrontando il momento. Avrei immaginato tutt’altro, scovare in qualche modo l’indirizzo di lui, fare il pazzo sotto casa, minacciarmi di suicidarmi, disperarmi, piangere davanti a lei, oppure compiere qualche sciocchezza e invece nulla, sono qui zitto e buono che mi interrogo e sinceramente non so nemmeno cosa stia davvero provando.

Sì lo so, forse provo solo vergogna, retaggi di una vecchia educazione, il maschio tradito e balle del genere! Non lo so, so solo che voi ora state leggendo le parole, le sensazioni di un uomo che in questo momento sa di essere tradito, di un uomo la cui moglie ora, in questo momento, si sta lasciando andare. Certo non voglio scadere raccontando i particolari, ma sappiate che mi vengono in mente tutti e dico tutti. Vedo lui sì, ma soprattutto lei tra le braccia di un altro uomo che accetta i suoi baci, il suo odore, le sue carezze sconosciute e in quanto sconosciute eccitanti perché hanno il sapore del tradimento e della trasgressione. Chissà se lui le avrà già domandato di me e chissà se lei gli avrà risposto che forse a letto non sono un granché per giustificare quell’incontro. Lui di contro si starà eccitando pensando che sta facendo l’amore con una donna sposata e che ha preferito il suo sesso a quello del marito.

Mi sto domandando cosa sia la gelosia e perché ho voluto a tutti i costi provarla. Si ho sperato che lei non lo facesse, ma in fondo in fondo ho accettato che accadesse. Ora so che significa essere tradito e vi confesso che il sapore amaro che sento in bocca non deriva dal fatto che mia moglie stia facendo l’amore con un altro che non sono io, anzi lo sento come un elemento trascurabile in questo momento! Mi fa solo tanta rabbia, che dopo tanti anni di matrimonio, lei non mi abbia confessato questa trasgressione, ovvio che non l’avrei presa a cuor leggero, ma di sicuro la consapevolezza avrebbe cancellato almeno l’inganno.

Riesco a capire che in fin dei conti si è presa un attimo di libertà, poteva succedere anche a me del resto, forse lei non sta pensando al tradimento, ma solo che si sta prendendo cura di se stessa, nella misura in cui un altro uomo le sta dando quella considerazione e quel tocco di trasgressione, che io gioco forza, essendo suo marito, non potrei mai offrirle.

Ora mi pare di sentire i suoi gemiti, sono le sei e mezza passate, forse è proprio questo il momento, prima avranno parlato, lui le avrà offerto qualcosa, poi adagiati sul divano, l’avrà toccata, con la mano che scivola e sale sotto la gonna, poi i classici preliminari, lui che la conduce nella sua camera da letto, ed ora, in questo istante mentre scrivo, nella penombra di quella stanza, con il seno in libertà, lei lo starà accogliendo dentro le sue grazie. Oddio ora vorrei dargli dei consigli, non farlo subito, aspetta! Lei prima ha bisogno di essere preparata, vorrei dirgli di baciarla sul collo, di indugiare prima di affossare. Che stupido! Penso a lei, al suo orgasmo, mi preme che ora goda! Ecco ora! Questo è il momento.

Scuoto la testa. Mi sento confuso. Io penso a queste cose mentre mia moglie in questo momento sta infrangendo un tabu millenario ovvero quello che gli uomini per secoli, ed io per primo, non hanno mai accettato. E invece ora ne sono cosciente, mi pare di vederla, sento che è questo il momento! Lei sta godendo ed io incredibilmente ho incoscientemente voluto che avvenisse. Lo sento che si sta lasciando andare, che lo esorta a resistere, che lo implora a continuare ancora, ancora, finché le sue urla invaderanno la stanza e lei toccherà con un dito il soffitto come fa con me!

Non posso credere che mi stia immaginando tutto questo, come fosse UN TRADIMENTO IN DIRETTA, come se ora la vedessi, sudata, che spalanca gli occhi e chiede, chiede. Ed io qui che non mi perdo alcun dettaglio, come se provassi appagamento, soddisfazione che mia moglie mi tradisca. Oppure no, perché la mia è solo la paura di non provare altro dolore. Devo arrivare fino in fondo alla mia umiliazione e non conosco altro modo! E allora eccoli di nuovo lì, nella penombra si toccando attendendo il momento di ricominciare. Mi vergogno a dirlo ma sento una leggera eccitazione, ma è possibile?

Scaccio quei pensieri cattivi, ma so che il bello dovrà ancora arrivare, perché ho deciso quando tornerà a casa che farò ancora finta di nulla perché non voglio svelare un suo segreto e non voglio che tra noi cambi, anche di un minimo, il nostro rapporto. Del resto se lei ha voluto mantenere il segreto è solo perché non vuole che nel nostro rapporto cambi qualcosa e certamente, se non mi avesse più amato, mi avrebbe sbattuto in faccia il suo tradimento. Ed invece no, ha fatto tutto di nascosto proteggendo i nostri sentimenti e il nostro infinito legame. Che senso avrebbe dirle che so, cosa mai potrebbe rispondermi? La costringerei a negare ed io non voglio. Perderei la sua fiducia, come lei la mia, visto che so quello che non dovrei sapere!

Da parte mia sarebbe davvero stupido privarmi e privarla di questo nostro meraviglioso rapporto. Che diritto avrei? Del resto lei è andata a fare shopping, oppure dal parrucchiere, oppure ha avuto un contrattempo con una sua amica. No, no, non mi sto prendendo in giro e lei non mi sta tradendo, non sta aprendo le sue gambe al piacere con quei meravigliosi stivali a metà coscia che sicuramente non avrà tolto. Lui non è sopra di lei e lei insaziabile non gli sta baciando il suo piacere e prepararlo nuovamente per essere ancora sua. Lei ora è da sua madre, gli stivali sono nell’armadio, perché il mio grande meraviglioso amore, stasera, dopo cena si accoccolerà accanto a me sul divano, guarderemo come ogni sera la tv adagiandoci sulla nostra tranquillità. So che lei vorrà come lo vorrò io.



FINE





























 
 
 


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