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CINEMAPASSIONE
INTERVISTA IMPOSSIBILE

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Rachael Morgan
La conseguenza 
Amburgo, 1946. Raggiunsi dall’Inghilterra mio marito
Lewis tra le rovine della Germania del dopoguerra.
Ci venne assegnata una dimora di grande prestigio, ma con
mia sorpresa scoprii che dovevamo condividere la
grande casa con i precedenti proprietari a cui era stata
espropriata. La convivenza non fu piacevole, ma…


(The Aftermath 2019)
 

 

Salve madame ci racconta la sua storia?
Eravamo nell'inverno freddo e pungente del 1946, nella Germania del dopoguerra. Raggiunsi dall’Inghilterra mio marito Lewis tra le rovine di Amburgo. Lewis era un alto ufficiale dell'esercito inglese incaricato di ricostruire la città distrutta dai bombardamenti degli alleati.

Dove andaste ad abitare?
Ci venne assegnata una dimora di grande prestigio, requisita dalla Commissione di Controllo britannica, ma con mia sorpresa e contrariamente alle mie aspettative scoprii che dovevamo condividere la grande casa con i precedenti proprietari perché mio marito aveva concesso loro, benevolmente, tutto il tempo necessario per trovare un’altra sistemazione. Io e mio marito ci sistemammo al piano terra nelle sale di rappresentanza mentre il proprietario e la figlia in soffitta.

Chi era il proprietario?
La bella villa sulla sponda dell’Elba era di Stefan Lubert, un vedovo e celebre architetto tedesco ormai ridotto a lavorare come operaio. Lubert aveva subito l'esproprio con grande dignità, ma sua figlia quattordicenne Freda non riusciva a nascondere l’offesa e il risentimento dell’esproprio non digerendo la presenza dei due estranei che occupavano le loro stanze costringendoli a dormire in soffitta.

Lei era contrariata da quella situazione, vero?
Come immaginerà sin da principio la convivenza non fu piacevole anzi direi molto problematica. Non riuscivo a capire la clemenza e la generosità di mio marito anche perché i tedeschi erano stati responsabili di una guerra folle e sanguinosa e soprattutto di un grave lutto nella nostra famiglia ossia la perdita di mio figlio.

Cosa successe a quel punto?
Io e mio marito affrontammo quel dolore senza trovare il modo di supportarci, ognuno chiuso nella propria sofferenza. Lui passava molto tempo lontano per dedicarsi al lavoro ed io, sola in casa, iniziai ad avvicinarmi inaspettatamente a Stefan, uomo che, nonostante il disprezzo iniziale, imparai a conoscere, capendo che anche lui era stato una vittima e non un artefice del conflitto, a causa del quale aveva perso la moglie, e che in guerra era necessario distinguere tra chi l'aveva voluta e combattuta e la gente comune che invece l'aveva solo sofferta e subita.

Quindi?
In un crescendo di tensione nel mio animo l'inimicizia e il dolore incominciarono a lasciare posto ad un sentimento di comprensione verso l’ex proprietario. Iniziammo a parlare, a condividere la casa fino allora rigidamente separata ed in breve da quelle macerie di cuore per entrambi nacque una vera e propria passione travolgente con il conseguente tradimento.

Un sentimento intriso dall’ingiustizia dei vincitori?
Beh non fu affatto facile vivere tra i detriti dell’anima devastata dal dolore e quelle di un Amburgo rasa al suolo dai bombardamenti alleati, i cui abitanti scavavano in cerca dei corpi dei loro cari e sopravvivevano con 900 calorie al giorno. Cercavo con tutte le mie forze di ricominciare a vivere, senza astio verso il nemico e di superare il lutto che avevo subito.

Ci riesce?
Fu un amore inaspettato, nascosto e improvviso, una vera medicina per i miei silenzi assordanti e i miei sensi di colpa. Mi resi conto di quanto mio marito fosse un brav’uomo, ma rappresentava di fatto il mio dolore perché troppo legato al mio passato, per cui vidi nel mio ex odiato nemico quella catarsi liberatrice di cui avevo enorme bisogno per ripartire…


La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo del 2013 The Aftermath scritto da Rhidian Brook. Nell'agosto del 2016 la Fox Searchlight Pictures acquista i diritti cinematografici del romanzo annunciando il film con protagonisti Keira Knightley e Alexander Skarsgård, diretto da James Kent e prodotto da Ridley Scott.
Le riprese del film sono iniziate nel gennaio 2017 a Praga. Il film è stato presentato in anteprima il 26 febbraio 2019 al Glasgow Film Festival e poi distribuito nel Regno Unito e in Irlanda dal 1º marzo 2019. Negli Stati Uniti d'America è stato distribuito nelle sale dal 15 marzo 2019, mentre in Italia dal 21 marzo.
Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 17 anni per la presenza di "contenuti sessuali, nudità, violenza e immagini disturbanti".







Titolo originale The Aftermath
Lingua originale inglese, tedesco
Paese di produzione Stati Uniti d'America, Regno Unito, Germania
Anno 2019
Durata 108 min
Genere drammatico, sentimentale, guerra
Regia James Kent
Soggetto dal romanzo di Rhidian Brook
Sceneggiatura Joe Shrapnel, Anna Waterhouse, Rhidian Brook
Casa di produzione Scott Free Productions, Amusement Park Films
Fotografia Franz Lustig
Montaggio Beverley Mills
Musiche Martin Phipps
Scenografia Sonja Klaus
Costumi Bojana Nikitovic
Trucco Barbara Kreuzer, Alexandra Lebedynski
Interpreti e personaggi
Keira Knightley: Rachael Morgan
Alexander Skarsgård: Stefan Lubert
Jason Clarke: Lewis Morgan
Martin Compston: sig. Burnham
Kate Phillips: Susan Burnham
Fionn O'Shea: Barker
Alexander Scheer: Siegfried Leitmann
Anna Katharina Schimrigk: Heike
Jack Laskey: Wilkins
Rosa Enskat: Greta
Flora Thiemann: Freda Lubert
Frederick Preston: Michael Morgan
Ned Wills: bambino sul treno
Pandora Colin: donna sul treno




 
 
 



L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATO REALIZZATO GRAZIE A:

https://it.wikipedia.org/wiki/La_conseguenza
https://www.mymovies.it/film/2019/la-conseguenza/
https://www.comingsoon.it/film/la-conseguenza/55061/scheda/
https://www.ecodelcinema.com/the-aftermath-2019.htm
https://www.masedomani.com/2019/03/21/recensione-film-la-conseguenza/




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