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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 


Moana Pozzi
Una donna, una leggenda
Ancora oggi poco si sa delle reali cause della sua morte e dell'ubicazione del corpo. Nonostante l’intervento dell'ex marito che si è autoaccusato di eutanasia, c'è ancora chi ipotizza che la pornostar non sia morta, ma abbia semplicemente cambiato vita. Non c'è dubbio che Moana abbia incarnato il tipo di donna misteriosa e sensuale capace di far perdere la testa agli uomini, esercitando un indubbio potere, un'influenza ammaliante su milioni di persone che ancora oggi non si rassegnano ed alimentano il mistero della sua scomparsa
 
Insieme a Ilona Staller è stata la pornostar più famosa di tutti i tempi. La classe e la spregiudicatezza intellettuale hanno contribuito a farla diventare un’icona dell’erotismo.
Anna Moana Rosa Pozzi
(Alessandria 27/04/61 – Lione 15/09/94 )


 
Da dove proviene Moana?
Genovese di nascita, provengo da una famiglia cattolicissima. Mio padre ingegnere lavorava in un centro di ricerca nucleare mentre la madre è una semplice casalinga.

La sua adolescenza?
Ho frequentato il liceo scientifico presso un istituto delle suore Marie Pie e Scolopie. Per sei anni ho studiato chitarra classica e clavicembalo al conservatorio. A tredici anni, a causa del lavoro di mio padre, ci trasferimmo insieme a tutta la famiglia prima in Brasile, poi in Canada, a Lione, ma poi tornammo a Genova.

A diciotto anni, la svolta…
A quell’età ero già una bellissima ragazza, alta, formosa e con un sorriso accattivante. Partecipai a vari concorsi di bellezza, tra i quali Miss Italia, ma sinceramente quel tipo di esperienze le trovavo noiose e inutili. Tramite amici cominciai a posare nuda per pittori e fotografi e successivamente mi trasferii a Roma per frequentare gli ambienti del cinema facendomi conoscere prima come Anna Maria Pozzi e poi semplicemente come Moana Pozzi.

Perché questa scelta?
Genova mi stava decisamente stretta, ero in cerca di libertà e trasgressione e sentivo il bisogno vitale di sganciarmi dall'ambiente formale della famiglia. A Roma non ebbi difficoltà di conoscere gente che mi introdusse nel mondo del cinema porno.

Sul nome “Moana” avevo letto varie storie…
C'è chi ha fatto un vera e propria ricerca arrivando ad ipotizzare che fosse una traslitterazione dall'inglese "to moan", che significa "gemere"…. In realtà, "Moana", scelto dai miei genitori, rifacendosi a luoghi mitici cercati sull'atlante geografico, è il nome di una piccola isola delle Hawaii e significa semplicemente, in dialetto polinesiano, "il posto dove il mare è più profondo".

E i genitori come presero questa sua decisione?
Quando i miei scoprirono che giravo pellicole erotiche la prima reazione fu quella di interrompere qualsiasi rapporto con me. Poi però anche se la mia scelta non è stata mai condivisa dopo circa un anno la frattura si ricompose e saranno proprio i genitori a starmi vicino nei momenti più difficili.

Questa sua voglia di farsi strada viene ripagata?
Diciamo che cominciai a farmi notare nell’ambiente e non solo in quello hard. Feci piccole particine in film popolari tipo "Borotalco" di Carlo Verdone e di spessore come "Ginger e Fred" di Fellini.

Perché allora scelse la carriera di pornodiva?
Forse perché ero molto ambiziosa e quando mi accorsi che la strada delle comparsate non mi avrebbe portata da nessuna parte, mi dedicai al porno come scorciatoia per la notorietà.

Cosa fece?
Entrai nell'entourage dell'agenzia Diva Futura di Schicchi e partecipai allo spettacolo live Curve deliziose che mi lanciò definitivamente nel mondo del porno e mi diede anche una notevole pubblicità come del resto pellicole tipo “Moana calda femmina in calore” e “Moana la bella di giorno”.

Ma divenne finalmente popolare grazie alla televisione…
Vede la gente si stupiva che una attrice porno potesse avere anche un cervello per cui grazie alla mia personalità affrontai anche partecipazioni televisive come l’Araba Fenice di Ricci dove apparvi completamente nuda diventando così oggetto di dibattiti e analisi da parte di opinionisti più o meno intellettuali.

Cosa si diceva di lei?
A parte la bellezza credo che colpisse il mio modo di presentarmi e soprattutto la mia totale mancanza di volgarità. Addirittura venni definita la donna ideale: tenera, sensuale e all'occasione dominatrice.

Ormai era all’apice del successo…
Nel 1991 scrissi addirittura un libro: Filosofia di Moana, una lenzuolata di pensieri e riflessioni di come vedevo e intendevo l’amore. Il libro fu stampato a mie spese. Ciò che fece scandalo erano le descrizioni dettagliate delle mie relazioni con uomini famosi accompagnate da vere e pagelle sulle loro qualità amatorie. Nel libro feci nomi e cognomi e nell’occasione nessuno fu risparmiato.

Fama, gloria… E i soldi?
Ormai mi consideravano una macchina che produceva denaro a palate. Comprai un attico da due miliardi di lire a Roma e vivevo una vita all'insegna del lusso e della ricchezza.

Nel frattempo trova il tempo di sposarsi, vero?
Nel 1991 sposai a Las Vegas Antonio Di Ciesco, il mio ex autista, l'unico uomo che è stato capace di tenermi legata a sé.

Divenne anche leader del Partito dell’amore…
Quando nel 1991 Cicciolina uscì dal Partito dell'Amore, rifondai il partito concedendo il mio volto per il nuovo simbolo. Oltre alle classiche proposte di legge per legalizzare le case d'appuntamento, migliorare l'educazione sessuale e la creazione di "parchi dell'amore", inserii nel programma del partito anche lotta alla corruzione politica e alla criminalità organizzata. Guidai in prima fila il partito alle elezioni politiche del 1992 e alle elezioni comunali a Roma dell'anno successivo.

Tutto ad un tratto la terribile notizia… Il 17 settembre 1994: “Moana Pozzi è morta il giorno 15 in una clinica di Lione per un tumore al fegato.” Aveva solo 33 anni. I funerali vengono svolti in forma privata, nessuno riesce a fotografare il corpo. C’è chi dice che il decesso sia dovuto all’AIDS, altri che Moana è solo malata ma ancora viva e non vuole farsi ritrarre, altri ancora che gode buona salute e si è ritirata in un monastero buddista in India per rifarsi una nuova vita. Poi come succede spesso in questi casi, finita la storia, inizia la leggenda…
Compare anche un figlio. Simone Pozzi, nato da una relazione nei primi anni Ottanta e fino ad allora ritenuto il fratello. La rivelazione è accompagnata da un libro dal titolo: "Moana, tutta la verità". La Pozzi, con la complicità dei suoi genitori, avrebbe infatti nascosto la sua vera identità al figlio al fine di non turbarne l'esistenza. Poi nel 2007 è la volta della confessione del marito… Di Ciesco, confessa che per volere della moglie, alla quale era stato diagnosticato un tumore al ritorno dall'India, non volendo soffrire gli chiese di far entrare piccole bolle d'aria nella sua flebo. I dettagli sono raccolti e pubblicati in un libro scritto dallo stesso Antonio Di Ciesco. Lo stesso marito durante la trasmissione tv Buona Domenica rivela che Simone Pozzi non è figlio di Moana.
Però nonostante le dichiarazioni del marito si ipotizza che Moana potrebbe non essere morta. Ovvero, in assenza di conferme della morte, infatti non esistono documenti che confermano che Moana sia effettivamente morta, possiamo ben dire che Moana diventa uno dei tanti misteri d’Italia del XX secolo che non riusciremo a dipanare. Cosa sia accaduto nella notte tra il 15 e 16 settembre del 1994 nessuno lo sa. Addirittura la sua scomparsa si tinge di giallo da un vero e proprio thrilling politico.
Sembra che ci siano dei nastri registrati custoditi in qualche caveau bancario dove risulterebbe che Moana Pozzi fosse legata in un qualche modo con i servizi segreti e da lì fino ad arrivare al mondo della politica. Il giallo della scomparsa di Moana Pozzi continua ad assumere ulteriori coloriture di mistero. Certo a noi fa piacere pensare che non sia morta e che potrebbe essere ancora viva in qualche parte del mondo a godersi la pace e la tranquillità che sempre cercava. Il caso non è chiuso anzi viene alimentato da ulteriori notizie più o meno vere.
Non dimentichiamo che è tuttora in atto la battaglia legale tra i genitori e il marito per l'eredità miliardaria. Spunta addirittura un testamento olografo senza firma, quindi non valido. L'appartamento di Moana all'Olgiata viene svaligiato da ignoti e rimane da allora disabitato. I fan non la dimenticano. I suoi video continuano ad essere tra i più venduti e sui muri di Roma compaiono scritte e graffiti in sua memoria.







ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI
https://www.moanamoana.it/
http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=871&biografia=Moana+Pozzi
http://www.mymovies.it/biografia/?a=2745
http://it.wikipedia.org/wiki/Moana_Pozzi
"http://www.sfogliamilano.com/news.php?idnew=1147868544"
http://www.sfogliamilano.com/news.php?idnew=1147868544
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=69612&doc=si
http://ioamofirenze.blogspot.com/2007/05/moana-pozzi-i-misteri-di-una-pornostar.html








 
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