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INTERVISTA IMPOSSIBILE
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Miriam Hopkins
Fascino languido
Attrice cinematografica e televisiva americana dal fascino languido è stata famosa negli anni trenta conquistandosi un ruolo di primo piano nella commedia sofisticata. Bionda attraente, non alta, ma dotata di carisma trascinante, perfetta nella pronuncia, dal carattere difficile, spesso considerata dai colleghi puerile, sciocca ed eccessivamente snob
(Savannah, 18 ottobre 1902 – New York, 9 ottobre 1972)

 

 


Madame le sue origini?
Sono nata in Georgia all’alba del secolo scorso e sono cresciuta a Bainbridge , vicino al confine con l'Alabama. Il mio bisnonno materno fu il quarto sindaco di Bainbridge ed aiutò a fondare la chiesa episcopale di San Giovanni dove io cantai nel coro.

Purtroppo i suoi genitori si separarono.
Nel 1909 vivemmo tutti insieme brevemente in Messico, quando si separarono ero ancora adolescente e insieme a mia madre ci trasferimmo a Syracuse vicino a New York per raggiungere mio zio Thomas Cramer Hopkins, capo del dipartimento di geologia dell'Università di Syracuse.

Gli studi?
Ho frequentato il Seminario Goddard a Barre nel Vermont e la Syracuse University. Poi studiai danza ed entrai nel mondo dello spettacolo. A vent'anni, diventai ballerina di fila nelle riviste musicali di Broadway.

Il cinema?
Senza mai trascurare il teatro, nel 1930 firmai un contratto con la Paramount Pictures e feci il mio debutto ufficiale nel film Fast and Loose con Carole Lombard, ma il mio primo grande successo fu nel film drammatico dell'orrore del 1931 Dr. Jekyll e Mr. Hyde , in cui interpretai il personaggio di Ivy Pearson, una prostituta che conosce Jekyll e Hyde.

Poi fu la volta di Ernst Lubitsch…
Il grande regista tedesco mi scelse per il ruolo della principessa Anna invaghita dell'ufficiale Niki, interpretato da Maurice Chevalier nel film L'allegro tenente del 1931. L’anno successivo fu la volta del film Trouble in Paradise al fianco di Herbert Marshall, nell’occasione impersonavo una ladra sofisticata, ma gelosa. Nel 1933 fu la volta di Partita a quattro con Gary Cooper e Fredric March.

Dopo Lubitsch?
Girai alcune commedie dai toni leggeri nel 1935 ottenni una nomination all'Oscar per il film Becky Sharp.

Non vinse l’ambita statuetta…
Mi sfuggì una seconda volta quando rifiutai il ruolo da protagonista in Accadde una notte. Venni sostituita da Claudette Colbert che si portò lei a casa il premio.

È vero che fece un provino per il ruolo di Scarlett O'Hara in Via col vento?
Furono dei provini estenuanti, alla fine venne scelta Vivien Leigh nonostante io avessi un vantaggio su tutte le altre candidate ovvero ero una nativa georgiana.

La sua vita privata madame?
Mi sono sposata quattro volte con altrettanti divorzi. Il mio primo marito fu l’attore Brandon Peters, lo sposai nel 1926 divorziando l’anno dopo. Appena un anno e sposai l'aviatore Austin Parker. Poi nel 1937 il regista Anatole Litvak, con il quale girai un unico film, Adorazione.

Nel periodo a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, si parlò molto della sua rivalità con Bette Davis…
Lei aveva una relazione con il mio terzo marito Anatole Litvak. Ovviamente i due non ammisero mai la relazione anzi Bette Davis mi descrisse nelle sue interviste come "un'attrice terribilmente buona" ma anche "terribilmente gelosa".

Ci parli della vostra rivalità
Avevamo lavorato insieme anni prima quando a teatro io recitavo i ruoli da protagonista e Bette Davis, più giovane di me di qualche anno, quelli di ragazzina ingenua. Poi più tardi interpretammo insieme due film, Il grande amore nel 1939 e L'amica nel 1943. A proposito del film “L’amica” Bette Davis dichiarò di aver goduto molto in quel film a picchiarmi, ovviamente per ragioni di copione.

Nel ‘45 il suo quarto matrimonio…
Sposai il corrispondente di guerra Raymond B. Brock, durammo insieme sei anni, poi ci lasciammo nel 1951.

Dopo L'amica, non girò più film fino al 1949…
Ebbi l’occasione di lavorare di nuovo con William Wyler, ma ormai a causa dell’età il cinema mi stava dimenticando. Mi consolai con la tv per la quale in trent’anni interpretai numerosi telefilm, film a episodi, programmi tv.

Miriam Hopkins morì a New York il 9 ottobre 1972 per un attacco di cuore nove giorni prima del suo settantesimo compleanno. Nel 1932 aveva adottato un figlio, Michael Hopkins molto nel 2010. Era famosa per le sue feste eleganti, sceglieva meticolosamente i suoi ospiti e la maggior parte erano intellettuali ed artisti famosi come musicisti, pittori ecc. Nella vita, è stata amante di numerosi attori e registi, tra i quali Herbert Marshall, Bing Crosby, Fritz Lang, Ernst Lubitsch, John Gilbert, Robert Montgomery, Maurice Chevalier, King Vidor, ed altri. Democratica convinta sostenne fortemente la presidenza di Franklin D. Roosevelt. Sulla Hollywood Walk of Fame il suo nome appare due volte: come attrice cinematografica (1709 Vine Street) e come star televisiva (1716 Vine Street).




 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/Miriam_Hopkins
https://en.wikipedia.org/wiki/Miriam_Hopkins
http://www.treccani.it/enciclopedia/miriam-hopkins_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/
http://www.cinekolossal.com/star2/h/hopkins_miriam/
















 
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