HOME       CERCA NEL SITO       CONTATTI      COOKIE POLICY


INTERVISTA IMPOSSIBILE

1
Lina Basquette
America's Prima Ballerina
Attrice e ballerina statunitense, ebbe successo all’età di 9 anni come attrice bambina nel cinema muto dal 1916 al 1922. Fu un’attrice famosa anche da adulta, si sposò otto volte e partecipò ad oltre cinquanta film
(San Mateo, California 9 aprile 1907 – Wheeling, 30 settembre 1994)


 

 

Madame le sue origini?
Il mio vero nome era Lena Copeland Baskette, figlia di Gladys Rosenberg e di Frank Baskette. Mio padre era proprietario di una farmacia, purtroppo non riuscì a sopportare i continui tradimenti di mia madre e si suicidò quando ero ancora bambina e mia madre si risposò con il coreografo Ernest Belcher.

Questo evento facilitò la sua carriera di ballerina…
Insieme alla mia sorellastra Marge Champion sin da piccola mi dedicai alla danza e all’età di nove anni ottenni il mio primo contratto con gli Universal Studios di Los Angeles e girai il primo di una lunga serie di film muti.

Si affermò tra il 1916 e il 1922…
Fui una delle più attive attrici bambine del periodo, danzai alle Ziegfeld Follies di New York e, nel 1923, fui chiamata ufficialmente "America's Prima Ballerina".

Nel 1923 insieme a sua madre viaggiò in treno in direzione New York City…
Dovevo fare un'audizione per John Murray Anderson. Anderson mi consigliò di cambiare l'ortografia del mio nome da "Lena Baskette" a "Lina Basquette" dicendomi: “Ecco vedi? In un attimo da cuoca sei diventata un'artista!”

In quel periodo venne notata dalla prima ballerina russa Anna Pavlova…
Lei, vedendomi ballare, mi consigliò di intraprendere la carriera classica, ma mia madre Gladys decise che quel tipo di carriera non avrebbe fruttato abbastanza denaro e rifiutò l'offerta della Pavolva.

Si sposò presto…
Avevo appena compiuto la maggiore età quando Sam Warner produttore cinematografico, co-fondatore della Warner Brothers assieme ai suoi fratelli, si innamorò di me… Nonostante i miei dubbi, lui era molto più grande di me, mia madre credendolo ricco mi costrinse a sposarlo.

Incontraste anche altre difficoltà…
Lui dovette affrontare le resistenze della sua famiglia perché nelle mie vene non scorreva sangue ebreo. Comunque ci sposammo nel luglio del 1925. A 19 anni, ero già madre. Nacque nostra figlia Lita, dal nome dalla moglie di Charlie Chaplin, Lita Gray.

A 20 anni era già vedova...
Sam soffriva di forti e continui mal di testa. Lo ricoverai al California Lutheran Hospital nel settembre del 1927. I medici scoprirono che aveva sviluppato un forte ascesso che si stava diffondendo in tutto il cervello. Dopo quattro interventi chirurgici per rimuovere l'infezione, Sam entrò in coma. Morì il 5 ottobre del 1927. Io ero ancora giovane e rimasi devastata da quella morte, passai anni a combattere contro la famiglia di Sam per i soldi e l’affidamento di mia figlia.

Nel 1928, il suo nome venne inserito nell'elenco delle WAMPAS Baby Stars…
Era un riconoscimento per le giovani stelle emergenti dello spettacolo. L'anno seguente girai da protagonista The Godless Girl (Donna Pagana), il film parzialmente sonoro, raccontava la storia di una ragazza atea che si scontra ideologicamente con le idee cristiane di un giovane di cui si innamora.

DeMille il regista insistette su scene molto reali.
Così reali che durante le riprese dell’incendio del riformatorio mi bruciai ciglia e sopracciglia. Purtroppo il film negli Stati Uniti non ebbe successo, ma andò bene in Austria e benissimo in Germania. Ricevetti addirittura una lettera di congratulazioni da parte di Adolf Hitler. Mi scrisse che dopo la visione del film ero diventata la sua star preferita.

Mentre girava il film cominciò una relazione con il direttore della fotografia John Peverell Marley che sposò nel gennaio del 1929…
John era un famosissimo fotografo, fu candidato per due volte al premio Oscar ed è stato uno dei sei fotografi del cinema a cui è stata assegnata una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Rimanemmo insieme meno di due anni divorziando nel settembre del 1930.

Dopo il film ebbe qualche difficoltà a lavorare vero?
Venni inserita in una specie di Black List di Hollywood (ovviamente non ufficiale). A causa delle mie battaglie legali contro la famiglia Warner. Cercavano di strapparmi la bambina e prenderla in custodia per educarla e crescerla come ebrea.

Ci racconti come andò…
Poco dopo il matrimonio con John Peverell Marley, Harry Warner, il fratello maggiore di Sam, mi chiese di lasciare la custodia di mia figlia in quanto la stavo educando secondo la mia religione ovvero quella cattolica romana. Io gli rivelai di un accordo tra me e il mio ex marito ovvero che avremmo cresciuto tutte le figlie femmine secondo la fede cattolica e tutti i maschi come ebrei. Harry Warner e sua moglie a quel punto mi offrirono ingenti somme di denaro per abbandonare la custodia di mia figlia, ma rifiutai.

Poi cedette però…
Ero stanca di quelle snervanti battaglie legali, alla fine cedetti quando Harry Warner mi promise che Lita avrebbe ricevuto un fondo fiduciario di 300.000 dollari e il 30 marzo del 1930 Harry Warner e sua moglie ricevettero l'affidamento legale di Lita. Mi pentii quasi subito e cercai di riguadagnare rapidamente l’affidamento di mia figlia. Quando mi resi conto dell’impossibilità tentai il suicidio bevendo veleno a una festa. Nei successivi venti anni vidi Lita solo due volte: nel 1935, quando Harry Warner e la sua famiglia si trasferirono a Los Angeles, e nel 1947, quando Lita sposò il Dr. Nathan Hiatt.

Nonostante queste vicissitudini lei fu comunque un’attrice molto prolifica…
Nella mia carriera girai una cinquantina di film compreso Paradise Park un film del 1991, lo girai all’età di 84 anni nel ruolo di una nonna

Ha avuto sette mariti…
Sette mariti e otto matrimoni perché Theodore Hayes, l'ex allenatore del campione mondiale di pugilato dei pesi massimi Jack Dempsey, l’ho sposato due volte. La prima volta lo lasciai quando seppi che era ancora sposato, poi ci riconciliammo e ci sposammo di nuovo. Da quella unione nacque nell'aprile del 1934 il mio secondo figlio, Edward Alvin Hayes. Comunque prima di lui avevo sposato in terze nozze l'attore Ray Hallam nel 1931. Purtroppo Ray morì di leucemia tre settimane dopo il matrimonio.

Poi fu la volta di un attore inglese…
Nell'aprile del 1937, sposai il mio quinto marito Henry Mollison a Londra per poi separarci nel 1940 e divorziare nell'ottobre 1944. Non contenta nel 1947 sposai Warner Gilmore, il direttore generale dell'Hotel St. Moritz. Quell’unione durò ben quattro anni. Divorziai nel 1951. Nel 1959 tornai sull’altare per sposare l'artista Frank Mancuso. Ci sposammo e ci separammo nello stesso anno, ma ci dimenticammo di divorziare legalmente!

Il 9 agosto del 1943 subì uno stupro vero?
Fui violentata e derubata a Burbank, in California. Avevo dato un passaggio ad un soldato dell'esercito George Paul Rimke, allora 22enne. In tribunale testimoniai che dopo aver raccolto il soldato, lui mi costrinse a sedermi sul sedile posteriore dell’auto e mi violentò ripetutamente. Ovviamente il ragazzo negò ogni accusa, ma fu dichiarato comunque colpevole e condannato all'ergastolo.

Nel 1947 dopo il ritiro dal mondo dello spettacolo si dedicò a tutt’altro…
Per un certo periodo mi esibii come ballerina nei nightclub e nel circuito del vaudeville, poi stanca di quella vita nel 1950 mi trasferii insieme al mio sesto marito Warner Gilmore nella contea di Bucks, in Pennsylvania. Aprimmo gli Honey Hollow Kennels e divenni allevatrice di alani. I miei cani hanno vinto numerosi premi professionali. Ho anche scritto diversi libri sull'allevamento del cane.


Nella sua autobiografia, “Lina: DeMille's Godless Girl”, pubblicata nel 1991, l’attrice racconta dettagliatamente i principali momenti della sua vita dalla tumultuosa relazione che ebbe con il pugile Jack Dempsey ai suoi numerosi mariti, dal tentativo di suicidio per la depressione che l'aveva colpita dopo che le era stata sottratta sua figlia allo stupro che aveva subìto.
Lina Basquette è morta di cancro Il 30 settembre 1994, all'età di 87 anni nella sua casa di Wheeling in West Virginia. Per i suoi contributi all'industria cinematografica, Basquette ha una star cinematografica sulla Hollywood Walk of Fame, situata nel 1529 a Vine Street.



 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

https://it.wikipedia.org/wiki/Lina_Basquette
https://en.wikipedia.org/wiki/Lina_Basquette













 
Tutte le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi autori. Qualora l'autore ritenesse improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione verrà ritirata immediatamente. (All images and materials are copyright protected  and are the property of their respective authors.and are the property of their respective authors. If the author deems improper use, they will be deleted from our site upon notification.) Scrivi a liberaeva@libero.it

 COOKIE POLICY



TORNA SU (TOP)


LiberaEva Magazine Tutti i diritti Riservati
  Contatti