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INTERVISTA IMPOSSIBILE

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Leatrice Joy
La Diva del Muto
Attrice americana del cinema muto, tra le più
importanti star della Hollywood degli anni '20.
Di forte temperamento è considerata la prima
rivoluzionaria in materia di look, con i suoi
capelli a taglio corto e abiti maschili.








(New Orleans, 7 novembre 1893 – New York, 13 maggio 1985)
 

 

Madame le sue origini?
Il mio nome completo è Leatrice Joy Zeidler. Sono nata a New Orleans, in Louisiana e qui dopo gli studi di prima fascia mi sono iscritta al college cattolico Academy of the Sacred Heart, dove, tra le altre materie, appresi insegnamenti di recitazione.

Un sogno che cova sin dall’infanzia…
Esatto! Sin da bambina desideravo recitare. Vivevo a Shuteston un sobborgo di New Orleans e quando un certo René Plaissetty, un regista francese venne a girare dalle mie parti feci fuoco e fiamme per entrare nel cast. Alla fine ci riuscii ma sfortunatamente il film non venne mai distribuito. Al tempo avevo 22 anni e avevo già recitato in varie compagnie teatrali.

Due anni dopo si trasferì ad Hollywood…
Quando mio padre morì, insieme a mia madre mi trasferii ad Hollywood. Era il 1917, ovviamente siamo ancora agli albori della grande industria del cinema, comunque cercavano gente ed io andai… Dapprima incontrai enormi difficoltà e per mantenermi lavorai come indossatrice, poi in un negozio di abbigliamento e modella per il calendario della Prudential Life Insurance Company. Poi finalmente presi parte a dei cortometraggi comici al fianco di Billy West e Oliver Hardy.

Qualcuno si accorse di lei…
Venni messa sotto contratto da Samuel Goldwyn e immediatamente interpretai il mio primo ruolo per la MGM sempre nel 1917, in The Pride of the Clan al fianco di Mary Pickford.

La sua carriera progredì rapidamente…
Anche se ancora il cinema non era un fenomeno di massa diventai un’attrice molto popolare e tra i frequentatori delle sale mi guadagnai lo status di prima attrice affiancando attori come Wallace Beery, Conrad Nagel, Nita Naldi e Irene Rich.

La sua immagine era quella tipica degli anni venti…
Siamo in pieno periodo del jazz e degli anni ruggenti. Venivo spesso scritturata in ruoli di donna indipendente e dalla forte volontà oppure di donna scambiata erroneamente per un uomo. Portavo i capelli corti e il mio aspetto quasi da ragazzo mi resero una figura all'epoca molto alla moda.

Nel 1922 si sposò vero?
Mi unii in matrimonio a John Gilbert. Ci conoscemmo sul set di A Tale of Two World e poi Ladies Must Live. Fu amore a prima vista. Lui era un attore di discreto successo al secondo matrimonio. Da quell’unione nacque nostra figlia Leatrice Gilbert Fountain. Quel matrimonio tra abbandoni e riconciliazioni durò fino al 1925. Poi, nonostante lo amassi ancora, divorziammo a causa dei continui tradimenti di Gilbert che si rivelò un incorreggibile dongiovanni ed un marito poco affidabile.

Nello stesso anno passò dalla MGM alla Paramount Pictures…
Venni notata da Cecil B. DeMille, il quale mi convinse a firmare un contratto per la Paramount. Lui aveva intenzione di trasformarmi in una seconda Gloria Swanson. Ovviamente io non intendevo affatto diventare una copia di un'altra. Ci furono diversi battibecchi alla fine la ebbi vinta ed interpretai in coppia con Conrad Nagel diversi film di successo. Poi seguii De Mille nella sua nuova società, la Producers Distributing Corporation, per la quale interpretai l'ultimo film muto di Lois Weber, The Angel of Broadway del 1927. L’anno dopo, per contrasti professionali con De Mille, tornai alla MGM e fui protagonista del secondo film semi-parlato dello studio: The Bellamy Trial.

Con l'avvento del sonoro la sua carriera iniziò a declinare.
Purtroppo avevo un pesante accento del sud, allora considerato poco alla moda rispetto alla raffinata dizione della East Coast tipica delle nuove attrici. Nel 1929 mi ritrovai ad essere un'attrice indipendente, senza un contratto fisso. Mi chiamavano per interpretare ruoli di secondo piano, quasi da ospite speciale.

Nel 1931 si sposò di nuovo…
Sposai l'uomo d'affari William S. Hook, da cui divorziai nel 1944 per sposare l'anno dopo l'ex attore Arthur Westermark. Dopo il divorzio nel 1954 mi trasferii nella tranquilla Greenwich, nel Connecticut.

Nonostante si sia sposata tre volte la targhetta della porta di casa ha sempre riportato il nome del suo primo marito ovvero: «Leatrice Joy Gilbert»…
Eh già… Nonostante sia stato un incallito infedele Gilbert è stato il mio unico grande amore e sono felice e orgogliosa di essere stata la madre di sua figlia!

Leatrice Joy muore a 87 anni nel 1985 a causa di una forma acuta di anemia a New York, nel quartiere di Riverdale. È sepolta nella Saint Savior Episcopal Churchyard di Greenwich.
Per il suo contributo allo sviluppo dell'industria cinematografica le è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6517 dell'Hollywood Boulevard.
















 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

https://it.wikipedia.org/wiki/Leatrice_Joy
http://www.mymovies.it/biografia/?a=20573
http://www.cinekolossal.com/star2/j/joy_leatrice/



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