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INTERVISTA IMPOSSIBILE





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Fay Wray
La ragazza di King Kong
Attrice canadese naturalizzata americana. Bionda, mora, occhi grandi, bassa di statura ma ugualmente attraente indissolubilmente legata per tutta la vita al personaggio di Ann Darrow in King Kong.
Attraverso la carriera di attore che ha attraversato 57 anni, ha raggiunto fama internazionale come attrice in ruoli film horror








(Cardston, Alberta , Canada 15 Set 1907 – New York 8 Agosto 2004)
 


Salve madame le sue origini?
Il mio nome completo è Vina Fay Wray. Provengo da una famiglia numerosa di origine mormone e sono nata in un ranch nei pressi di Cardston, in provincia di Alberta in Canada. Mia madre era Elvina Marguerite Jones, originaria dello Utah, mentre mio padre Giuseppe Heber Wray era di Kingston upon Hull in Inghilterra.

La sua adolescenza madame?
Da adolescente seguii i miei genitori emigrati negli USA in cerca di una sistemazione decorosa. Inizialmente ci stabilimmo in Arizona, poi nell’Utah, quindi in California.

Qui entrò in contatto con il mondo del cinema…
Studiai alla Hollywood High School e subito mi prestai a qualche comparsata con la Universal e la Fox.

Il suo debutto?
Il mio primo ruolo importante fu ne 1923 nel muto Gasoline Love. Poi fui selezionata nel 1926 come una delle WAMPAS Baby Stars, firmando un contratto con la Paramount Pictures. La consacrazione avvenne nel 1927. Ebbi la fortuna di essere diretta da William Wellman nel film bellico La squadriglia degli eroi e l’anno successivo fui richiesta da Eric Von Stroheim come protagonista di Sinfonia nuziale, purtroppo il film non ebbe un grande successo.

Due buoni film…
Mi permisero di avere una certa popolarità. Successivamente mi chiamarono per una seria di film horror finché nel 1933 per la RKO, raggiunsi il picco della celebrità con King Kong nella parte della ragazza bionda che fa innamorare il gigantesco scimmione. Pensi che nella pellicola indossavo una parrucca, poiché in realtà la tonalità naturale dei miei capelli è molto più scura.

Un successo immenso.
Oh sì, pensi che il film salvò lo Studios, ormai sull'orlo dal baratro economico. Fu il primo film di fantascienza dell'era sonora e sicuramente divenne il simbolo della cinematografia mondiale. Pensi che alla prima del Film non rimasi troppo impressionata dalla mia interpretazione. Allora non avevo ancora capito che King Kong e io saremo stati insieme per tutta la vita e oltre.

Quel film le spianò la strada per la gloria…
Forse anche per quel successo mi concessero la cittadinanza americana nel 1935 e negli anni successivi lavorai come spalla a grandi attori del calibro di Gary Cooper, Ronald Colman, Fredric March, William Powel, Richard Arlen e tanti altri spaziando per diversi generi da quello spionistico, alla commedia, e al sentimentale.

Negli anni quaranta la troviamo a Broadway.
A seguito del mio secondo matrimonio con Robert Riskin avevo interrotto la carriera cinematografica convergendo sul teatro dove mi esibii in ‘Mr. Big’ e ‘Golden Wings’.

Torna al grande schermo negli anni ‘50…
Interpretai vari film a basso costo e fui impegnata in diverse serie per la tv.

Si ritirò dalle scene nel 1958…
Il mio tempo era finito. Mi dedicai alla scrittura pubblicando nel 1989 la mia autobiografia dal titolo “On the Other Hand: A Life Story” e nel 1992 il romanzo, “The Meadowlark”.

La sua vita privata madame?
Mi sposai tre volte. Il primo matrimonio nel 1928 fu con il drammaturgo John Monk Saunders da cui ebbi mia figlia Victoria. Dopo la separazione nel 1939 aspettai tre anni e poi convolai a nozze con lo sceneggiatore Robert Riskin. Purtroppo Robert morì nel 1955 lasciandomi due bei figli: Susan e Robert. La terza e ultima unione fu nel 1971 con il neurochirurgo Sanford Rothenberg.

Fay Wray muore nel sonno per cause naturali nel 2004 all’età di 96 anni nel suo appartamento di Manhattan sulla Quinta Avenue. Riposa all’Hollywood Forever Cemetery a Los Angeles in California. Il suo amico Rick McKay nell’occasione disse: "Scivolò in silenzio nel sonno e non si risvegliò più." Due giorni dopo la morte, le luci dell'Empire State Building furono spente per 15 minuti in sua memoria. Addio, dunque, all'esile figura che negli anni Trenta tentava di liberarsi dalla stretta della bestia sulla cima dell'Empire State Building di New York.

A lei è dedicato, nei titoli di coda, il remake King Kong del 2005 di Peter Jackson. In gioventù era stata a lungo legata allo scrittore Clifford Odets.
È stata onorata con una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6349 di Hollywood Boulevard ed ha ricevuto una stella postuma sulla Walk of Fame del Canada a Toronto il 5 giugno 2005. Un piccolo parco vicino Creek di Lee su Main Street a Cardston, Alberta , la sua città natale, porta il suo nome.


























 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

https://en.wikipedia.org/wiki/Fay_Wray
https://it.wikipedia.org/wiki/Fay_Wray
http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/spettacoli_e_cultura/faywray/faywray/faywray.html
http://www.cinekolossal.com/star2/w/wray_fay/






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