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MUSICA PASSIONE
Le AutoInterviste



Questo piccolo grande amore
"La poesia delle piccole cose"
(Claudio Baglioni, 1972)
"Quella sua maglietta fina. Tanto stretta al punto che m'immaginavo tutto"










Esplode la stella di Claudio Baglioni



 

 

Adamo che ti dice “Questo piccolo grande amore”?
È una canzone pubblicata da Claudio Baglioni nel 1972 inserita nell’album omonimo. Fu arrangiato da Tony Mimms, componente del gruppo dei Primitives di Mal, e scritto dal cantautore insieme ad Antonio Coggio. Il brano fu pubblicato come 45 giri dalla RCA Italiana pochi giorni prima dell'uscita dell'album, il terzo lavoro di Baglioni in ordine di tempo.

C’è una curiosità intorno a quel disco vero?
Nella prima pubblicazione sul lato B del 45 giri era presente il brano "Caro padrone" arrangiato da Vince Tempera. Tuttavia il singolo fu ritirato dal mercato nel giro di pochissime settimane, e sostituito con un 45 giri dallo stesso numero di catalogo, ma contenente sul lato B "Porta Portese", che otterrà un buon riscontro di pubblico anche indipendentemente da "Questo piccolo grande amore".

Chi era l’altro autore, Antonio Coggio?
Antonio, savonese di nascita, era uscito dal Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e nel 1964 era diventato il tastierista del gruppo che accompagnava Gino Paoli. Poi nel 1966, dopo aver firmato un contratto con la RCA Italiana, come assistente musicale, si era trasferito a Roma. Nel 1967 al Festival degli Sconosciuti aveva conosciuto, tramite Teddy Reno, Claudio Baglioni.

Da lì iniziò un sodalizio a dir poco fecondo…
Furono cinque anni di alta produzione musicale. Antonio produsse gli album di Claudio collaborando nella composizione delle musiche dei grandi successi come Questo piccolo grande amore, Con tutto l'amore che posso, Porta Portese, Amore bello, Io me ne andrei, E tu..., Sabato pomeriggio, Poster, eccetera. Coggio, intervistato a proposito di quel periodo disse: «Io mi mettevo al piano e Claudio imbracciava la chitarra. Buttavamo giù spunti, decidevamo cosa comunicare, poi lui preparava il testo ed insieme elaboravamo la musica. Infine lui rifiniva le parole, ed io sistemavo le note!»

Torniamo al brano… musicalmente?
La canzone, nel ritornello, usa il giro di accordi del Canone di Pachelbel, ovvero una composizione musicale barocca per tre violini e basso continuo, attribuita appunto al musicista tedesco Johann Pachelbel e datata tra il 1680 e il 1706.

Il testo?
Questo piccolo grande amore racconta una semplice storia d'amore di due giovani ed il rimpianto da parte di lui, che è lontano dalla sua ragazza. A distanza di tempo la nostalgia prende il sopravvento e lui si rende conto di quello che ha perso e rimpiange tutto ciò che prima non ha apprezzato come doveva. Una canzone di immensa bellezza e decisamente in controtendenza visto il momento storico in cui si affermavano cantautori più impegnati come De Gregori, Guccini, Lolli, Venditti e di sicuro più attenti a tematiche sociali e politiche.

"Grande Poeta di piccole cose" disse qualcuno…
Il modo di scrivere di Claudio Baglioni lo associa senz’altro ai grandi poeti crepuscolari come Gozzano.

Al tempo si parlò di censura, vero?
Esatto, il testo fu colpito dalle forbici della censura, che costrinse il cantautore ad apportare alcune modifiche al testo: per questo motivo nella versione registrata sul 45 giri il verso "la paura e la voglia di essere nudi" divenne "la paura e la voglia di essere soli", mentre "mani sempre più ansiose di cose proibite" divenne "mani sempre più ansiose, le scarpe bagnate". Nella versione presente sull'album, però, la canzone mantenne il testo originale. Come ha raccontato più volte Paola Massari, prima moglie del cantautore, sposata nel 1973 fino al divorzio avvenuto nel 2008 dopo già 14 anni di separazione, il testo trae spunto dalla nascita della loro storia d'amore e la celebre maglietta fina era nera.

Ci fu anche un’accusa di plagio…
Come ogni grande successo anche Questo piccolo grande amore non è stato esente da polemiche, infatti, ci fu una causa per presunto plagio intentata da Ricky Gianco, ma poi vinta da Baglioni.

Fu un successo…
Direi un grandissimo successo e a dispetto della critica che chiedeva al cantautore maggiore partecipazione alle ideologie politico-sociali del momento fu universalmente riconosciuto come uno dei brani più significativi ed importanti della carriera di Baglioni, nonché un classico della musica pop italiana. Il 45 giri entrò nella classifica dei singoli più venduti in Italia il 25 novembre del 1972, debuttando al decimo posto. Per Baglioni, quasi uno sconosciuto al grande pubblico, era già questo un ottimo risultato, dato che fino a quel momento il suo massimo successo era stato Fratello sole sorella luna, che non era andato oltre la trentunesima posizione.

Ma…
Dopo tre settimane di permanenza in top ten, il 16 dicembre 1972, Questo piccolo grande amore raggiunse invece la prima posizione, scalzando “Il padrino”, singolo di Santo & Johnny che si manteneva in vetta alla classifica da diverse settimane. Il brano rimase al primo posto per sei settimane, a cui seguirono altre dodici nelle quali il singolo si alternò fra la seconda e la terza posizione. Alla fine il 45 giri totalizzò complessivamente ventuno settimane in top-ten, risultando essere il quarto singolo più venduto dell'anno, dietro a Crocodile Rock di Elton John, Pazza idea di Patty Pravo e I giardini di Marzo di Lucio Battisti.

Considerando le classifiche di tutti i tempi sembra sia stato il brano più venduto.
Secondo le ricerche statistiche effettuate dal sito hitparadeitalia.it Questo piccolo grande amore è stato in assoluto, nella storia della discografia, il brano musicale più venduto in Italia tenendo conto di tutti i dischi (singoli, album, compilation) in cui il brano è apparso, e di tutte le versioni (originale, cover, remix) in cui esso è stato registrato.

L’album?
Il disco era inserito in un concept album, ovvero, una serie di canzoni che seguivano una trama ben precisa e che raccontavano un’unica storia in diversi momenti. Inizialmente prevedeva un doppio album con molte più canzoni poi eliminate. Nonostante il taglio, l'album, superò comunque a livello di tempo, gli standard dell'epoca durando oltre cinquanta minuti. Un esperimento vero e proprio, quindi, che grazie al successo del singolo diventerà un album storico per la musica italiana.

Cover?
Molti artisti si sono cimentati ad interpretare a loro modo il brano tra cui la grande Mina e Fiorello. Anche lo stesso Baglioni nel 2009 nell’album, intitolato Q.P.G.A., ha riproposto il brano con l'accompagnamento al pianoforte di Ennio Morricone. La canzone venne inoltre ripresa in altri piccoli frammenti, come "L'incontro", cantata da Riccardo Cocciante, "L'appuntamento", eseguita da Giorgia, "Il riparo", cantata da Antonello Venditti, "L'arcobaleno", eseguita da Mina, "Il rimpianto", cantata da Ivano Fossati e "Il ricordo", eseguita da Gianni Morandi.

Se non sbaglio fu decretata Canzone del Secolo, vero?
Nell’edizione di Fantastico 1985 la giuria popolare decretò il brano come "Canzone del secolo". Ancora oggi risulta essere uno dei suoi cavalli di battaglia più amati dal pubblico del cantante romano.

Fu fatto anche un film ed alcune pubblicità…
Il film del 2009 diretto da Riccardo Donna su soggetto di Claudio Baglioni e Ivan Cotroneo prese ispirazione dall'omonima canzone seguendo le linee narrative dell'album e precedentemente negli anni novanta il pezzo fu utilizzato come colonna sonora di uno spot pubblicitario dei gelati Sanson.

Fino ad allora, ovvero il 1972, cosa aveva fatto Claudio Baglioni?
Il giovane di Centocelle aveva cominciato qualche anno prima con un album omonimo e poi successivamente con "Un cantastorie dei nostri giorni" in cui il cantautore aveva mostrato le sue qualità vocali e musicali con brani tipo Isolina; Una favola blu; Notte di natale; Signora Lia; Io, una ragazza e la gente.



 






Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=F9hzNAszD1A
https://www.youtube.com/watch?v=nKQ5QVdhWFw









Il testo
Quella sua maglietta fina
Tanto stretta al punto che m'immaginavo tutto
E quell'aria da bambina
Che non gliel'ho detto mai ma io ci andavo matto
E chiare sere d'estate, il mare, i giochi, le fate
E la paura e la voglia di essere nudi
Un bacio a labbra salate, un fuoco, quattro risate
E far l'amore giù al faro
Ti amo davvero, ti amo lo giuro, ti amo, ti amo davvero
E lei
Lei mi guardava con sospetto
Poi mi sorrideva e mi teneva stretto, stretto
Ed io
Io non ho mai capito niente
Visto che oramai non me lo levo dalla mente
Che lei, lei era
Un piccolo grande amore
Solo un piccolo grande amore
Niente più di questo niente più
Mi manca da morire
Quel suo piccolo grande amore
Adesso che saprei cosa dire
Adesso che saprei cosa fare
Adesso che voglio un piccolo grande amore
Quella camminata strana
Pure in mezzo a chissà che l'avrei riconosciuta
Mi diceva "Sei una frana"
Ma io questa cosa qui mica l'ho mai creduta
E lunghe corse affannate incontro a stelle cadute
E mani sempre più ansiose di cose proibite
E le canzoni stonate urlate al cielo lassù
"Chi arriva prima a quel muro"
Non sono sicuro se ti amo davvero
Non sono, non sono sicuro
E lei
Tutto ad un tratto non parlava
Ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
Ed io
Io non lo so quant'è che ha pianto
Solamente adesso me ne sto rendendo conto
Che lei, lei era
Un piccolo grande amore
Solo un piccolo grande amore
Niente più di questo niente più
Mi manca da morire
Quel suo piccolo grande amore
Adesso che saprei cosa dire
Adesso che saprei cosa fare
Adesso che voglio un piccolo grande amore
Compositori: Antonio Coggio / Claudio Baglioni











Questo piccolo grande amore.
Artista: Claudio Baglioni
Album: Questo piccolo grande amore
Data di uscita: 1972
Genere: Musica pop
Autori: Claudio Baglioni e Antonio Coggio
Durata: 5 min : 36 s










 


 

 
 
 

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L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

https://www.legacyrecordings.it/album/questo-piccolo-grande-amore/
https://it.wikipedia.org/wiki/Questo_piccolo_grande_amore_(brano_musicale)
http://www.marcoliberti.it/article-questo-piccolo-grande-amore-esplode-la-stella-di-claudio-baglioni-112438267.html
https://www.debaser.it/claudio-baglioni/questo-piccolo-grande-amore/recensione
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