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MUSICA PASSIONE



Pietre
Il motivetto di protesta
«...Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai.»


(Gian Pieretti, Antoine, Ricky Gianco 1969)



 

 

Adamo cosa mi dici della canzone Pietre?
Si tratta del brano portato con successo al Festival di Sanremo del 1967 da Antoine e Gian Pieretti. Gli autori erano lo stesso Pieretti e Ricky Gianco che avrebbero dovuta cantarla insieme sul palco dell’Ariston. Si racconta invece che Gianco, aveva scritto questa canzone senza amarla troppo, tanto che a Sanremo si rifiutò di cantarla.

Un bel casino!
Dopo il rifiuto di Gianco la casa discografica interpellò prima Dylan, il quale rispose che non avrebbe mai cantato ad un festival, e poi Donovan che gentilmente disse che il brano non era adatto a lui. A quel punto pensarono ad Antoine, un cantante un po’ menestrello e un po’ Donovan, di origine corsa nato in Madagascar, il quale si presentò sul palco senza aver fatto nemmeno un provino.

E cosa fece Antoine?
Non conoscendo a memoria il testo si presentò sul palcoscenico del festival con un fogliettino di carta con il testo della canzone. Purtroppo durante l’esecuzione perse il fogliettino e risolse l’imbarazzo inventando le parole e accompagnando l’esibizione con una serie di gag tipiche del cantante francese.

Fu un successo vero?
“Pietre” si classificò all’ottavo posto. Rimase in classifica per molte settimane e vendette molto, ma soprattutto nella versione cantata da Antoine, il quale la interpretò in chiave ironica, nulla a che vedere con la versione di Pieretti molto più cantautorale e di protesta.

Come nasce il brano?
Possiamo senz’altro dire che è un brano su commissione. Infatti la casa discografica per essere in linea con i tempi chiese a Gianco e Pieretti una canzone di protesta da portare a Sanremo. Come caratteristiche doveva avere un testo semplice e una musica orecchiabile da ricordare facilmente.

Di cosa parla la canzone?
Rispecchia gli eventi di quegli anni quando qualsiasi cosa uno facesse o dicesse c'era sempre qualcun altro pronto a crocefiggerlo, un po’ come adesso. Del resto eravamo all’alba del ’68 ovvero l’anno della rivoluzione, di tutti contro tutti.

La musica dicono sia una scopiazzatura americana…
L’autore è Ricky Gianco colui che italianizzava la musica americana per il Clan di Celentano. Pietre non sfuggì a questa regola. Di fatto composta da Gian Pieretti e Ricky Gianco era in classica simbiosi con le canzoni "contro" o di "protesta" americane di Donovan e Bob Dylan. Sin dal primo ascolto i giornalisti musicali notarono la somiglianza del testo e del pezzo costruito sulla falsariga di “Rainy day women” dello stesso Dylan, sia nella idea di fondo sia nel tema musicale, tanto che spesso viene considerata una versione non ufficiale della canzone di Dylan.

Ma in effetti non lo è, vero?
Su otto battute, per non fare plagio, basta che ce ne sia una differente. E in questo caso sono addirittura quattro quelle diverse! Quindi niente scopiazzatura ma resta il fatto che le atmosfere ricordano la canzone di Dylan.

Chi era Antoine?
Antoine come detto era nato in Madagascar nel 1944. Era di origine italiana, infatti il suo vero nome è Pierantonio Muraccioli. Artista eclettico aveva fatto il cantante, regista, conduttore televisivo e navigatore solitario. Nel maggio del 1966 aveva inciso il suo primo disco e nello stesso anno si era laureato all'Ecole Centrale d'ingénieurs di Parigi in ingegneria civile. Nel 1967 portò al successo Pietre al Festival di San Remo tanto che ancora oggi il motivetto della canzone è ancora noto: "Se sei bello ti tirano le pietre, Se sei brutto ti tirano le pietre." Dopo Pietre divenne un assiduo frequentato del festival cantando negli anni successivi altrettanti successi come: "Cosa hai messo nel caffè", "Taxi" e "La tramontana".


Chi era Gian Pieretti?
Un toscano, nato in provincia di Pistoia, classe ’40. Da ragazzo ascoltava Perry Como, Little Richard e soprattutto i Rolling Stones. A Milano conobbe Ricky Gianco e iniziarono a comporre insieme e insieme conobbero a Londra Donovan al quale Pieretti si ispirò per comporre alcuni suoi brani tra i quali la sua canzone più famosa, ovvero “Il vento dell’Est.” Scrisse tra le altre “Sei rimasta sola” affidata a Celentano e Nel ristorante di Alice cantata dagli Equipe 84. Comunque Pietre rimarrà il suo cavallo di battaglia tanto che ancora oggi Gian Pieretti riceve un assegno mensile per i diritti della canzone di circa mille euro!



Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=u2B1IrYxjfA
https://www.youtube.com/watch?v=MF8UD2-4sy0



 

 
 
 
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 GRAZIE A:

https://www.liberoquotidiano.it/blog/soggetti-smarriti/996641/da-poeta-a-pellerossa-e-adesso-le-pietre-le-tiro-io.html
https://www.antiwarsongs.org/artista.php?id=48&lang=it&rif=1
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