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RACCONTO 
Adamo Bencivenga
L’arma letale
Giulia Sanz e Federico Bellani entrano in una lussuosa suite,
seguiti dall’inserviente con le valigie. Giulia, posando la borsa
gialla, sospira: “Oh finalmente!” mentre Federico, con un ghigno, dà
una mancia e congeda l’inserviente, pronto a tessere con Giulia un
intrigo amoroso che potrebbe sconvolgere l’imminente assemblea dei
soci.

.INTERNO GIORNO ORE 15:22 GRAND HOTEL MARLEN
LAGO DI GINEVRA
Giulia Sanz e Federico Bellani
entrano nella splendida suite dell’albergo seguiti
dall’inserviente con il carico di valigie. Giulia:
“Oh finalmente!”
La donna poggia la grande borsa
gialla e il cappello dello stesso colore sulla
poltroncina a fiori mentre l’uomo si rivolge
all’inserviente. Federico: “Grazie.”
L’uomo fa scivolare una banconota da 10 euro nella tasca
dell’inserviente, il quale, prostrandosi in un inchino
esagerato, chiude la porta. La donna si siede sul bordo
del letto e si toglie le scarpe. Federico: “Dai
tienile ancora un po’, sei bellissima, amore.”
L’uomo si siede accanto e la guarda attraverso il grande
specchio laterale. Giulia: “Dai vieni qui… Ti va di
farmi un massaggio ai piedi?”
Lui sembra non
ascoltarla e lei riprende: Giulia: “L’inserviente ci
avrà preso per amanti.” Federico: “Perché non lo
siamo, mia cara?”
Sulla faccia dell’uomo si
materializza un evidente ghigno malizioso. Giulia:
“Quanto gli hai dato di mancia?” Federico: “Dieci
Euro.” Giulia: “Ecco appunto, stasera a cena saremo
sulla bocca di tutti.” Federico: “È stata
un’opportunità. Dobbiamo ringraziare l’avvocato Paolo
Sanz, ovvero tuo marito.” Giulia: “Lui arriverà solo
tra qualche ora, lo sai che ama gli ingressi trionfali.”
Federico: “È sempre stato un megalomane, ha
organizzato l’assemblea dei soci proprio il giorno del
suo compleanno…” Giulia: “Oh sì. Ma altro che festa!
Dai vediamo le cose come procedono… c’è anche l’ipotesi
non tanto campata in aria che stasera potrei dormire
nella tua stanza al primo piano…” Federico: “Lo
spero! Mica mi farai dormire solo soletto in quel
tugurio stanotte!” Giulia: “Se dipendesse da me…”
La donna scalza si alza ed accenna due passi di
danza classica… Poi va alla finestra ed ammira il lago e
lo splendido panorama. Federico: “Sei felice tesoro?”
Giulia: “Lo sai che sono un po’ pazza, adoro il
rischio e soprattutto l’intrigo…” Federico: “Ed io
vorrei far sapere al mondo intero quanto ti amo.”
Giulia: “Ci sono già tutti i presupposti!” Federico:
“Se penso che è appena una settimana che ci conosciamo…”
Giulia: “Beh allora? Sono abbastanza disinvolta per te?
Oppure mi giudichi troppo leggera!” Federico: “Non
so… prima di quell’invito mi sembravi una donna austera
e inavvicinabile. Insomma la classica donna del capo.”
Giulia: “E ora invece che pensi di me?” Federico:
“Che sei una donna magnifica!” Giulia: “Dici
magnifica ma pensi… un po’ puttana?” Federico: “Penso
solo che sono stato fortunato ad incontrarti.”
Giulia: “I casi della vita sono imponderabili.”
Federico: “Anni e anni di lavoro e di dedizione verso
tuo marito. Da portaborse a segretario, segretario
particolare e infine direttore commerciale… E invece
come vedi sarebbe bastato far innamorare la donna del
capo ed avere tutti i vantaggi possibili senza fatica
alcuna.” Giulia: “Lo dici come se fosse una banalità
estrema.” Federico: “Sei nervosa?” Giulia:
“Diciamo agitata… per te è più facile visto che non sei
sposato e lui è mio marito.” Federico: “…ed io il
suo migliore e fidato collaboratore... Comunque non
credo che tuo marito sia un problema.” Giulia: “Ma
scherzi??? Non credere sia facile anche se mi sono
buttata tra le tue braccia. Quando lo saprà tenterà di
uccidermi con le sue mani, tu mi difenderai?
Federico: “Non esagerare!” Giulia: “Scusa, ma tu
immagini cosa significhi per lui essere sputtanato
pubblicamente ad una convention di soci.” Federico:
“Non potevamo scegliere situazione migliore… Il tuo
piano è perfetto, ma poi non è detto che lo venga a
sapere prima di questa sera…”
Lei ride…
Giulia: “Quanto sei ingenuo amore mio… ecco vedi, da
queste cose si nota la differenza di età tra noi…”
Federico: “Non capisco.” Giulia: “Mio caro in
ambienti come questi non si può sgarrare, basta un
niente e sei sulla bocca di tutti in meno di un secondo.
Ognuno sfrutta le proprie informazioni a proprio uso e
consumo!” Federico: “Beh io spero soltanto di
raccogliere la maggior parte dei consensi
dell’assemblea.” Giulia: “Quindi, se ho capito bene,
speri che l’essere l’amante della moglie del capo ti
faccia guadagnare punti…” Federico: “Beh in
circostanze normali non ci sarei riuscito… tuo marito è
un concorrente troppo forte e navigato per me.”
Giulia: “E’ un uomo in gamba e non credo che lascerà
l’osso facilmente.” Federico: “Grazie al tuo piano
dovrà inevitabilmente arrendersi.” Giulia: “Sarò la
tua arma letale!” Federico: “Adoro le sfide e
comunque non credi che sarò un degno sostituto?”
Giulia: “Direi alla grande e non solo come presidente
della holding…” Federico: “Beh non ci vuole poi
molto, ci sono sempre trent’anni di differenza tra me e
lui…” Giulia: “Non ti conosco ancora sotto quel
punto di vista…” Federico: “Non vedo l’ora di
renderti edotta!”
Lui ride poi cerca di baciarla.
Lei lo trascina sul letto e si sfila il vestito.
Federico: “Ma che fai?” Giulia: “Beh un letto
sgualcito è la prova provata del tradimento!”
Federico: “Ma il nostro piano è un altro! Anzi ora vado…
non vorrei mi trovasse qui!” Giulia: “Aspetta, dove
vai?” Federico: “Vado nella mia stanza! Giulia:
“Non ti facevo così codardo.” Federico: “Non vorrei
che ci sorprendesse insieme!” Giulia: “Dai vieni, ci
portiamo avanti con il lavoro…” Federico: “Mi
intrighi sai… Se penso che è una settimana che stiamo
insieme ed ancora non ci siamo baciati… ma ormai manca
davvero poco tempo.” Giulia: “Aspetta non andare. Non
avevi detto che volevi essere edotto?” Federico: “Non
qui, non ora, avremmo tanto tempo per noi…”
La
donna prende il suo beauty case, poi si spalma un velo
di rossetto sulle labbra. Giulia: “Così va meglio
vero?” Federico: “Più ti guardo e più mi sembra di
vivere un incantevole sogno…” Giulia: “Ascolta
Federico, mi sto chiedendo da giorni cosa ti abbia fatto
accettare il mio piano.” Federico: “Cosa intendi?”
Giulia: “Intendo chi te lo fa fare? Hai tutto, sei un
uomo di successo, giovane, bello, intelligente e
sicuramente Paolo a breve avrebbe lasciato a te tutte le
imprese e ti avrebbe nominato presidente! Federico:
“Ma io voglio te. Subito! Da una settimana mi hai
scombinato la vita!” Giulia: “Non dire stupidaggini!”
La donna si toglie il reggiseno. Federico: “Dio
come sei bella amore.” Giulia: “Se avessi quindici
anni di meno sarei perfetta per te.” Federico:
“Smettila, mi fai impazzire!”
Lei ora è distesa
sul letto e tenta di nuovo di portarlo a sé, ma lui
rimane seduto sulla sedia accanto al letto. Federico:
“Tesoro se non fossimo qui… davvero ti salterei
addosso!” Giulia: “E cosa aspetti? Sai quanti uomini
vorrebbero adesso stare al tuo posto?” Federico:
“Immagino tanti…” Giulia: “… e quanti hanno già
gradito?” Federico: “Non mi interessano i tuoi
trascorsi!”
La donna si mette di profilo
ammirandosi allo specchio. Giulia: “Guardami!
Nonostante l’età il mio seno è ancora perfetto!”
Federico: “Ti amo!” Giulia: “Lo sai che stiamo
rischiando vero?” Federico: “Lo so per questo tra
poco meno di un minuto alzo i tacchi e scompaio.”
Giulia: “Vorresti vedere la sua faccia quando lo verrà a
sapere?” Federico: “Non voglio che mi veda lui! Del
resto il piano è un altro, ovvero che la voce si
diffonda. La diceria gli farà perdere abbastanza voti…”
Giulia: “E tu prenderesti due piccioni con una
fava!” Federico: “Per il momento sarò eletto come
Presidente.” Giulia: “E a me non ci pensi?”
Federico: “C’è tempo, le pratiche del divorzio sono
abbastanza lunghe e noiose…” Giulia: “Mi stai
dicendo che ci stai ripensando? Sbaglio, ma sembra che
ti interessi solo la carica di Presidente…”
Federico: “Giulia… Ma che dici?” Sto solo pensando che è
più facile sposare una vedova che una donna sposata in
attesa di divorzio.” Giulia: “Mhhh la situazione si
fa sempre più interessante!” Federico: “Gli amanti
diabolici che compiono il delitto perfetto!” Giulia:
“Fammi capire… pur di non guardare negli occhi mio
marito saresti disposto ad ucciderlo?” Federico: “Tuo
marito ha una personalità troppo forte ed è troppo
scaltro anche da morto mi intimorirebbe.
La donna
si toglie le mutandine. Ora nuda si rotola sul letto.
Giulia: “Adoro sgualcire questo letto.” Federico: “Ed
io essere sgualcito.” Giulia: “Facciamo l’amore dai!
Spogliati! Vieni qui sopra di me.” Federico: “Giulia
per favore!” Giulia: “Sarebbe la prima volta per noi…
non credi che sia il momento giusto questo?”
Federico: “Amore anch’io ti voglio, sono pazzo di te! Mi
sembra impossibile vederti così nuda e stare a questa
distanza!” Giulia: “Allora vieni dai, chi te lo
impedisce?”
Alla fine l’uomo si convince e si
slaccia la cravatta. Giulia: “Beh solo la cravatta?
L’uomo si guarda intorno. Federico: “Non ci sono
telecamere qui, vero?” Giulia: “E se ci fossero? Non
ti piacciono i video hard?” Federico: “Oddio ma
allora sei proprio pazza da legare!” Giulia: “Non
sono pazza, stai cadendo nella trappola senza
accorgertene.” Federico: “Adoro quella trappola… poi
così curata… mi fa voglia sai…” Giulia: Davvero ti
piace?”
La donna apre le gambe e si accarezza il
pube. Lui toglie la camicia. Federico: “Tesoro, ti
ripeto, mi sembra davvero un sogno!” Giulia: “E
allora toccalo questo sogno!” Federico: “Pensi che se
non ci fosse stato questo piano non saremmo qui?”
Giulia: “Forse no, amore e potere hanno un gusto
particolare insieme…” Federico: “Ti amo Giulia…”
L’uomo si distende sul letto, tenta di accarezzarla
tra le gambe, ma lei lo ferma. Giulia: “Dai facciamo
i seri tra qualche ora arriva mio marito!” Federico:
“Non sono mai stato così serio!” Giulia: “…e noi ci
facciamo trovare in questo letto della suite imperiale
avvinghiati mentre facciamo l’amore. Tesoro dobbiamo
sincronizzarci alla perfezione in modo che quando lui
entra tu mi fai esplodere in un orgasmo fragoroso…”
Federico: “Ti piacerebbe vero? Ma io non so nulla dei
tuoi orgasmi!” Giulia: “Te ne renderai conto tra
poco!” Federico: “Urli molto?” Giulia: “Dipende
da te!” Federico: “Di solito?” Giulia: “Più di
quanto tu possa immaginare!” Dai vieni qui! Abbiamo poco
tempo!” Federico: “Un’ora non basta?” Giulia: “Non
è un’ora tesoro! Dai, abbandonati nel tuo potere!”
Federico: “Naufragar m'è dolce in questo mare …”
Giulia: “Tesoro non vederci poesia, questo è solo
potere, anzi la trappola del potere.” Federico: “Sei
una donna splendida.”
Federico le prende la
faccia tra le mani e tenta di baciarla… Giulia: “Oh
siiii dai, meglio ora che dopo sai. Non sopporto il
sangue.” Federico: “…ed io il rumore dello sparo
della pistola di tuo marito…” Giulia: “Perché lo
conosci?” Federico: “Una volta l’ho accompagnato al
poligono. Comunque anche io ho paura del sangue…”
Giulia: “Tesoro ma non lo vedresti…. Saresti già morto.”
Federico: “Tuo marito ha una precisione infallibile ed è
così sadico che sparando farebbe in modo che non morissi
subito.” Giulia: “E chi ti dice che non colpirebbe
prima me?” Federico: “Tesoro non illuderti. Sono io
che lo sto tradendo. La tua sarebbe una semplice e
banalissima questione di corna…” Giulia: “Dici già
vissuto e digerita da lui…” Federico: “Qualcosa so,
lui ogni tanto mi parlava di te.”
Lui sta per
baciarla e lei si sposta quel tanto per guardarlo negli
occhi. Giulia: “Hai ragione… lo deluderesti tanto…
sei come un figlio per lui… ricordo quando appena
trentenne sei venuto a lavorare nella nostra azienda e
lui ti ha preso sotto la sua protezione e ti ha fatto
crescere giorno dopo giorno insegnandoti i trucchi del
mestiere...” Federico: “Già!” Giulia: “Lo sai
vero che metterebbe tutte e due le sue mani sul fuoco
per te? Federico: “Lo so!” Giulia: “Non hai
rimorsi?”
Federico si stranisce, poi l’abbraccia
Federico: “Ma io ho te… avrò la presidenza… sarò l’uomo
più felice e ricco del mondo…” Giulia: “Quindi
passerai sopra a tutto e saresti disposto a farti vedere
ora con me quando lui aprirà la porta?” Federico:
“Lui aprirà la porta?” Giulia: “Non so, forse
busserà, ma la questione non cambia.” Federico: “Mi
affido a te!”
I due rimangono per alcuni secondi
in silenzio. Federico ci ripensa. Federico: “Tesoro
dai ripassiamo il piano originario. Io ora mi rivesto e
vado. Poi stasera durante la cena e prima della
votazione ci facciamo vedere insieme nella sala del
convegno, prendo la parola e confermo che i pettegolezzi
su di noi non sono illazioni. Ovvero che stiamo insieme
ed è nostra intenzione sposarci al più presto.”
Giulia: “… vedo che hai modificato leggermente il
piano... sei un pazzo affascinante, non potevo avere di
meglio!” Federico: “A quel punto tu prendi il
microfono e dichiari che hai già dato mandato ai tuoi
avvocati per le pratiche di divorzio e visto che tutti i
beni sono intestati a te anche l’azienda passerà sotto
il tuo controllo.” Giulia: “Ma è solo nominale!
L’azienda è di proprietà della sua famiglia da diverse
generazioni.” Federico: “Male ha fatto tesoro. Sarà
tutto tuo ed io diventerò il presidente della più grande
holding finanziaria europea. Vedrai che non riceverà
neanche un voto a parte i soliti tre quattro
fedelissimi.” Giulia: “Guarderai Paolo negli occhi?”
Federico: “Chiuderò i miei aspettando una grande
ovazione!” Giulia: “Sarai così potente che nessuno
avrà il coraggio di voltarti le spalle!” Federico:
“Sarò magnanimo, dirò che sarò il Presidente di tutti
anche di chi non mi ha votato.” Giulia: “E tutti
salteranno sul carro del vincitore!” Federico: “Sarà
un trionfo vedrai.”
Bussano alla porta.
Giulia: “Adesso mio caro sarà un trionfo! Federico:
“Cioè?” Giulia: “Vai ad aprire tesoro!” Federico:
“Ma siamo nudi!” Giulia: “È quello che vogliamo, no?”
Federico: “Ma non era questo il piano!” Giulia: “Si
che lo era!” Federico: “Chi è?” Giulia:
“Tranquillo…” Federico: “Chi è?” Giulia: “Quanto
sei noioso, vai ad aprire, poi vieni qui e mi baci!”
Federico: “Tu sei pazza, potrebbe essere il cameriere!”
Giulia: “Non è il cameriere!” Federico: “Come fai
a saperlo?” Giulia: “Lo so perché è solo mio marito!”
Federico: “Solo??? Ma sei pazza? Non ci credo! Lui
arriverà tra un’ora…” Giulia: “Apri e vedrai.”
Bussano ancora. Da dietro la porta si sente la voce
di Paolo Sanz. Federico si alza di scatto e inizia a
rivestirsi. Giulia: “Lui non ci voleva credere!”
Federico: “A cosa?” Giulia: “Che per scavalcarlo
avresti fatto di tutto!” Federico: “Tu sei pazza, sei
stata tu a organizzare tutto!” Giulia: “E tu avido di
potere non hai esitato neanche un secondo…” Federico:
“Non è vero! Sono stato fedele a tuo marito per anni ed
anni…” Giulia: “L’occasione fa l’uomo ladro.”
Federico: “Che cosa lui non voleva credere?” Giulia:
“Che sei un arrivista inaffidabile, pensa che l’altra
settimana a cena Paolo mi ha detto che, alla soglia dei
settant’anni, la convention di oggi sarebbe stata
l’occasione giusta per lasciare ed affidare a te il
comando di tutta l’impresa. Purtroppo non avendo figli
ed eredi diretti, eri la sua unica scelta. Ovviamente
gli ho detto di pensarci, che secondo me non era il
caso.” Federico: “Scusa, ma allora non serviva tutta
questa messinscena.” Giulia: “Certo che serviva! Ci
ho pensato e ripensato poi mi è venuta l’idea di
chiamarti e chiederti di vederci. Naturalmente hai
risposto immediatamente di sì.” Federico: “Sì è vero,
anche se mi sembrava strano quell’invito a cena. Fino ad
allora a malapena ci eravamo scambiati qualche saluto.”
Giulia: “Ma nonostante i tuoi dubbi ci sei cascato come
un pollo. A cena ti sei sperticato in un imbarazzante
corteggiamento. Avevi annusato la preda vero?
Federico: “Ma che dici?” Giulia: “Alla fine mi hai
chiesto addirittura di fare l’amore! E non ti sei
minimamente accorto che stavo recitando la parte della
moglie trascurata.” Federico: “Perché non lo sei?”
Giulia: “Questo è un altro discorso… ma nella tua
testolina ingenua non ti è per nulla sorto il dubbio che
una moglie trascurata non va in giro a concedere se
stessa e il suo impero finanziario al primo che capita!”
Federico: “Pensavo davvero che tu volessi una storia con
me!” Giulia: “Dillo che credevi di essere
irresistibile, così affascinante a cui è impossibile
dire di no!” Federico: “Sei stata tu a farmelo
credere!” Giulia: “Ecco appunto, vedi che avevo
ragione? Sei così ingenuo da credere davvero alle
favole. Come è possibile allora che mio marito possa
affidarti un incarico così delicato!” Federico:
“Quindi lui sapeva tutto, sin dall’inizio e tu hai
escogitato il piano per dimostrargli che sono un
coglione.” Giulia: “Lo sei o quanto meno ti ritieni
così furbo da sottovalutare gli altri!” Federico:
“Quindi lui sa?” Giulia: “Lo saprà quando aprirai la
porta!” Federico: “Quindi non sa nulla ancora…”
L’uomo si guarda intorno, tenta una via d’uscita.
Giulia: “Dove vai? Siamo nella suite al quarto piano.
Non puoi fuggire! Federico: “Io voglio fuggire dalla
tua pazzia!” Giulia: “Oh mio caro non è affatto una
pazzia, ma un sano piano per dimostrare a mio marito di
che pasta tu sia fatto. Ti posso giurare che se non ci
avessi provato con me quella sera avrei lasciato perdere
e forse oggi saresti il presidente acclamato da tutti i
soci. Federico: “Invece?” Giulia: “Invece è andata
come sai…” Federico: “Tu sei una bella donna… e credo
che sia normale per un uomo innamorarsi a prima vista e
sfruttare l’occasione di una cena romantica…” Giulia:
“Innamorarsi??? Mio caro tu hai semplicemente fiutato
subito l’affare altro che cena romantica e bella donna!
Vent’anni di differenza tra noi e non uno di meno!
Davanti a te quella sera c’era solo una grande
scorciatoia per la tua ambizione. Credi davvero che
avessi potuto bere tranquillamente le tue avance da
innamorato?” Federico: “E quindi?” Giulia: “Ho
deciso di non dire nulla a Paolo. Il tempo però era
poco, solo una settimana e allora ho deciso di agire
immediatamente. Il giorno dopo, se ti ricordi bene, ci
siamo visti nel tuo ufficio ed io timidamente ho
avanzato la proposta di escogitare un piano per
sbarazzarmi di Paolo.” Federico: “Che c’è di male?”
Giulia: “C’è di male che tu ci hai creduto. Ma davvero
hai creduto che appena ventiquattro ore dopo, senza
alcuna confidenza, qualcuno avesse potuto farti una
proposta così delicata?” Federico: “Ma tu mi hai
detto che eri innamorata di me!” Giulia: “E allora?
Conosci davvero qualche innamorata persa che affida
tutto il suo potere nelle mani di un uomo per averle
fatto la corte?” Federico: “Perché avrei dovuto
dubitare?” Giulia: “Ecco vedi, non ci sano parole!”
Federico: “Ma allora? La presidenza? Il tuo divorzio? Le
imprese? Giulia: “Tutto svanito…” Federico: “E
ora che faccio?” Giulia: “Ora apri la porta per
favore!”.
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