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INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Poppea
Possedeva ogni altra dote tranne
l’onestà
Celebre per la bellezza e per il modo di vivere dissoluto e
sfrontato nonché ambiziosa e senza scrupoli Poppea fu la seconda
moglie dell’imperatore romano Nerone. (30 circa – Oplontis, 65)

.Madame le sue origini? Sono figlia di Tito
Ollio, un pretore che esercitò durante il regno
dell'imperatore Tiberio. Purtroppo cadde in disgrazia
prima di ottenere un incarico pubblico per la sua
amicizia con Elio Seiano il quale per troppa ambizione
fu condannato a morte dallo stesso imperatore.
Sua madre? Portava lo stesso mio nome ovvero Poppea
Sabina. Era una donna di classe, distinta, bellissima ed
estremamente elegante. Pensi che lo stesso Tacito la
descrive come una delle donne più amabili del suo tempo.
Purtroppo nel 47 si suicidò, vittima innocente degli
intrighi di palazzo dell'imperatrice Messalina.
Suo nonno materno ebbe l’incarico di Console vero? Si
chiamava Gaio Poppeo Sabino e durante il regno di
Tiberio fu onorato con un trionfo militare per aver
posto fine ad una rivolta in Tracia. Dal 15 e fino alla
sua morte prestò servizio come Governatore Imperiale di
Grecia.
Anche il suo patrigno era famoso…
Publio Cornelio Lentulo Scipione servì Roma come
comandante militare, come console e successivamente come
senatore.
Lei si sposò per la prima volta con
Rufrio Crispino… Avevo diciotto anni e Rufrio era il
capo della guardia pretoriana durante il regno
dell'imperatore Claudio. Da lui ebbi un figlio maschio.
Purtroppo l'imperatrice Agrippina, quarta moglie di
Claudio, rimosse Crispino dall'incarico perché lo
considerava fedele a Messalina la terza moglie
dell’imperatore.
Durante il matrimonio con
Crispino lei divenne amante di Nerone… Ci conoscemmo
durante un banchetto nella primavera del 58 a.C. Nerone
rimase abbagliato dalla mia bellezza e dal mio
portamento tanto da che la sera stessa diventai la sua
amante.
Immagino sia stata deliziata da quelle
attenzioni… Era il mio imperatore e qualsiasi altra
donna avrebbe agito come me. Purtroppo chi ci rimise fu
mio marito il quale venne esiliato da Nerone in Sardegna
e poco dopo lo stesso imperatore ne ordinò l'esecuzione.
Crispino lo prevenne, suicidandosi.
Dopo Rufrio
Crispino però si sposò con Otone… Non fu vero amore,
mi legai a Otone perché fu lo stesso Nerone a chiedergli
di sposarmi per essere sua amante: dato che la decenza
richiedeva che fossi maritata, l'imperatore mi diede in
moglie a Otone in quanto persona di fiducia.
Ma
Nerone non aveva previsto che Otone si innamorasse di
lei… Esatto, Otone si innamorò di me e, quando venne
il momento, rifiutò di mandarmi da Nerone. Questo
rifiuto irritò l'imperatore, che annullò il nostro
matrimonio e allontanò Otone facendolo governatore nella
remota provincia di Lusitania. Otone rimase in Lusitania
per i successivi dieci anni, amministrando la provincia
con moderazione non comune a quel tempo.
Tacito
la descrive come una donna ambiziosa e senza scrupoli:
“Questa donna possedeva ogni altra dote tranne l’onestà.
Garbata nel conversare, vivace d’intelligenza, ostentava
modestia pur conducendo una vita dissoluta. Non si
preoccupò mai della sua reputazione, non facendo alcuna
distinzione tra mariti e amanti; senza mai cedere a
sentimenti d’amore né suoi né di altri, volgeva il suo
capriccio solo dove ravvisava un vantaggio.” Beh
Tacito non fu mai benevolo con me, ma in realtà amavo
Nerone e desideravo diventare imperatrice. La stessa
Agrippina, la madre di Nerone, mi considerò una
concorrente pericolosa e cercò di persuadere il figlio a
liberarsi di me. Pensi che per estromettermi e
garantirsi il potere aveva addirittura tentato l’incesto
con suo figlio Nerone.
E’ vero che non si faceva
mai vedere in pubblico? Facevo rare apparizioni, ma
sempre con il volto in parte coperto da un velo, per non
offrirmi agli sguardi altrui ed anche perché questo
accresceva il mio fascino.
Alla fine Nerone
uccise la madre a causa sua… Non credo sia stato il
solo motivo. Agrippina aveva sete di potere e Nerone la
fece pugnalare raccontando poi che lei stessa si era
uccisa.
Con la morte di Agrippina non c’erano più
ostacoli al suo matrimonio… A parte il rimorso di
Nerone per l’uccisione della madre, direi proprio di no.
Ci sposammo nel ’62 dopo che Nerone ripudiò Claudia
Ottavia per sterilità ed averla relegata in Campania.
Anche Claudia Ottavia stranamente si “suicidò…”
Alcune manifestazioni popolari in favore della prima
moglie, convinsero l'imperatore della necessità di
mandarla fuori da Roma ed esiliarla nell’isola di
Pandataria. In quell’isola nacquero delle strane voci
circa una sua condotta lussuriosa e dissoluta. Lei non
resse ad una grave accusa di adulterio e si suicidò.
Gli storici, oltre a Tacito, sono tutti concordi nel
descriverla come una donna colta e intelligente… com’era
il suo rapporto con Nerone? Eravamo legati da un
tenero affetto reciproco. Nerone mi consultava spesso in
merito a questioni politiche assai delicate e in alcuni
casi riuscii a mitigare gli eccessi caratteriali di
Nerone.
Era gelosa vero? Prima del matrimonio
ero solo la favorita delle sue tante amanti e quindi a
malincuore cercavo di chiudere gli occhi e non soffrire,
ma una volta diventata moglie non tollerai più le sue
scappatelle amorose e quindi mi liberai di tutti i
pericoli che circondavano l’imperatore.
Si parla
di una vera e propria epurazione… Feci eliminare o
esiliare chiunque minacciasse il mio rapporto con
l’imperatore e quindi oltre alle tante amanti anche lo
stesso tutore di Nerone, vale a dire Seneca.
Lei
è passata alla storia come una donna lussuriosa dai
numerosi amanti… Ripeto amavo Nerone e mi sono sempre
concessa ai suoi desideri.
Ma proprio nel momento
in cui tutto sembrava procedere meravigliosamente, la
Fortuna, per sua natura mutevole e beffarda, cominciò a
cambiare direzione… Diedi a Nerone una figlia,
Claudia Augusta. Purtroppo morì quando aveva solo
quattro mesi per cause naturali. Quell’evento funesto ci
fece cadere nel più totale sconforto. Roma poi fu quasi
completamente devastata da un incendio e in città
vennero a galla una serie di congiure.
Secondo
Tacito, la morte di Poppea fu dovuta ad un violento
calcio ricevuto da Nerone durante una successiva
gravidanza, nel 65 d.C. La causa di cotanta ira fu il
commento della stessa Poppea a proposito del fatto che
Nerone era rientrato tardi da una corsa di carri. Il
corpo che era appartenuto a una delle donne più belle e
affascinanti che la Storia ricordi, dopo essere stato
imbalsamato e profumato con essenze odorifiche, fu
deposto nel mausoleo della famiglia Giulia in Campo
Marzio. Per volere di Nerone, Poppea fu divinizzata.
Nello stesso anno, il figlio di Poppea e Rufrio Crispino
annegò in una battuta di pesca in circostanze molto
misteriose.
Nerone invece, a causa della sua
politica repressiva, tre anni dopo la morte della moglie
venne deposto dal Senato e si rifugiò nel suo palazzo.
Ormai solo e senza protezione si suicidò il 9 giugno 68
pugnalandosi alla gola con l'aiuto del suo segretario
Epafrodito. Prima di morire pronunciò la frase "Qualis
artifex pereo!" ("Quale artista muore con me!") Il
senato decretò per lui la damnatio memoriae avente lo
scopo di “eliminarne la memoria”, ma permise comunque,
le esequie private, alla presenza di pochi fedelissimi
rimasti, tra i quali l'ex amante e concubina Claudia
Atte, liberta della famiglia dell'imperatore, e le sue
due nutrici Egloge e Alessandria. Il corpo di Nerone fu
cremato, avvolto nelle coperte bianche intessute d'oro
da lui usate alle ultime Calende di gennaio, e le sue
ceneri deposte in un'urna di porfido nel mausoleo della
famiglia paterna. Il luogo di sepoltura era il Sepolcro
dei Domizi al Campo Marzio, sotto l'attuale basilica di
Santa Maria del Popolo, sul colle Pincio.
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L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA E' STATA
REALIZZATA GRAZIE A: .http://www.i-cult.it/nerone-e-poppea/
https://it.wikipedia.org/wiki/Poppea
http://www.notizie.it/poppea-sabina-la-bellissima-
e-dissoluta-moglie-dellimperatore-nerone/
https://it.wikipedia.org/wiki/Nerone .


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