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INTERVISTE IMPOSSIBILI

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Maria Antonietta Regina di Francia
L'Austriaca
1755 - 1793
 La frivolezza del suo carattere, i favoritismi e le ingerenze negli intrighi di corte le inimicarono molte delle grandi famiglie dell'antica nobiltà, che contribuirono
a diffondere maldicenze e dicerie contro di lei,
soprannominata con sprezzo l'Austriaca.
Anche negli anni della maturità, nei quali avrebbe mostrato più senso di responsabilità e di riflessione, non sarebbe riuscita a cancellare, di fronte all'opinione pubblica, l'immagine di «donna frivola, irresponsabile,
assetata di lusso e dissipatrice»




 

 

Volo di linea Alitalia Roma-Vienna alle ore 7,30.
L’appuntamento è fissato per le ore 13,00 in una casa adiacente il palazzo dei duchi di Baviera sulla Ludwigstrasse, lo stesso che anni dopo ha visto nascere la Principessa Sissi. Nonostante l’aria condizionata sto sudando. Ho il timore di un qualsiasi contrattempo.
All’aeroporto, nonostante il congruo anticipo dico al tassista di fare più in fretta possibile. Alle 11 sono sotto il palazzetto d’epoca e non mi muovo, aspetto paziente. Alle 13 in punto si apre il portone. Niente servitori, niente portiere in livrea. E’ lei in persona che mi ordina di entrare e fare in fretta.

Accomodandoci in salotto mi dice: “Vede, sono secoli che non metto piede fuori di qui. Per fortuna il governo austriaco non mi fa mancare nulla. Sa per loro sono una specie di monumento!” Mi accorgo che ha un modo di parlare molto netto, ma è stupendamente affascinante. Dovrei cominciare l’intervista, ma mi tremano le gambe! Cosa si chiede ad una Regina? Come dovrò chiamarla? Lei se ne rende conto e mi mette a mio agio: “Oramai siamo nel XXI secolo, la prego, mi chiami Madame.”


“Madame, lei si è sposata all’età di 15 anni, non le nascondo la mia sorpresa.”
“Ero la prima figlia di un certo Francesco I imperatore del Sacro Romano Impero e sono cresciuta sapendo che il mio destino sarebbe stato quello di diventare regina di Francia.”

“Ha avuto la sua prima figlia a 23 anni, dopo sette anni di matrimonio. Tardi per quell’epoca!”
“In effetti il popolo era sempre più impaziente, aspettava con ansia l’erede.
Lo ricordo ancora era il 19 dicembre 1778, il parto fu davvero travagliato.” Rischiai la morte, ma alla fine nacque la meravigliosa Marie Thérése Charlotte duchessa d'Angouleme. Forse lei la conoscerà come Madame Royale."

Tace abilmente la vera causa di quel ritardo, dovuto in realtà ad una malformazione nelle parti intime del marito Luigi XVI risolta solo successivamente grazie all’intervento dell’arciduca Giuseppe d’Austria, fratello di Maria Antonietta, che convinse il re dell’assoluto bisogno di sottoporsi ad un’operazione di circoncisione.

“In seguito ha avuto altri tre figli.”
“Sì, li ricordo spesso, ma preferisco non parlarne.”

Ecco lo sapevo, la mia prima gaffe! Il dolore, nonostante gli anni passati, è ancora forte, i suoi occhi si velano. In effetti sia Louis-Joseph, che Marie Sophie Elene Beatrix sono morti prematuramente e Louis-Charles a soli nove anni, nella prigione del Tempio

“I libri di storia ci raccontano una donna per così dire….. frivola.”
“La storia è scritta dai vincitori e come al solito racconta tante falsità.
Nel periodo di Versailles, specialmente prima delle quattro maternità, la mia casa era aperta a qualsiasi iniziativa culturale, recite teatrali, concerti, e non solo, come si vuole far credere, a balli mascherati, abiti costosissimi ed acconciature stravaganti, gioielli e giochi d'azzardo. Naturalmente gli stessi storici tacciono il periodo della mia prigionia a Tuilieries e quella più dura al Tempio durato ben quattro anni e affrontato con orgoglio e dignità. Come del resto trascurano i miei atti di generosità e le donazioni che elargivo alla popolazione bisognosa.”

S’accorge d’essere andata oltre e smette di parlare tirando il fiato. I suoi seni sono ancora belli, la sua faccia non sembra quella di una donna che ha raggiunto la menopausa a 38 anni.

“Madame, amava suo marito?”
Ci pensa un attimo e risponde guardandomi negli occhi.
“Io stimavo molto mio marito!”

“Foste accusati di tradimento.”
“Come può un re essere accusato di tradire la patria se egli stesso è la patria? Tutto iniziò nel 1789, la rivoluzione marciava su Versailles, come avremmo potuto fermare la storia? ”

“Ancora oggi c’è ci l’accusa per la banale storiella delle brioches?”
“Tutto vero! Quella frase è stata riportata fedelmente, ma il senso è stato completamente stravolto. Oggi viene detta per dimostrare quanto disprezzo nutrissi verso il mio popolo, se l’avessi saputo mi sarei morsa la lingua, ma ero troppo giovane ed ingenua tanto da credere che in mancanza di pane potessero mangiare altro! Come del resto faceva ogni mattina la mia governante che mi serviva brioches a colazione.”

“Se pronuncio due nomi lei non s’arrabbia vero? Che mi dice della principessa di Lamballe e della duchessa di Polignac?”
Mi guarda sa dove voglio arrivare.
“Oddio ancora quella storia!
Ride
“Ne hanno dette tante su di me, figuriamoci se non provassero ad infangare il mio nome e la mia famiglia anche con presunte relazioni omosessuali! Ma le pare? Mai avrei potuto accettare carezze femminili. Le due nobildonne che lei ha citato erano soltanto amiche. Io amavo la vita e soprattutto gli uomini.”
Ride di nuovo scuotendo la testa

“Appunto gli uomini! A questo punto dell’intervista dovremmo parlare del suo presunto adulterio, ma se …..”
“Continui la prego, la cosa mi sta divertendo.”

Ora davvero mi sento in imbarazzo. Prima di fare questa intervista mi sono documentato a fondo e devo ammettere che più di un testo conferma che la bella Maria Antonietta abbia avuto molti amanti fuori della sua unione ufficiale. Comunemente veniva chiamata la Puttana Austriaca per le numerose relazioni. Da Arthur Dillon, il duca di Lauzun, al barone de Besenval, il principe de Ligne e il conte de Vaudreuil, ed ultima non ultima quella con il cognato, conte d'Artois, futuro Carlo X. Si narra inoltre che ha passato la notte prima dell’incoronazione nel 1775 sul Porte Neuve a Reims, vestita come Baccante e facendo l’amore per tre ore con un sedicente 'Ercole'. In alcune pubblicazioni che ho letto, Antonietta è stata addirittura descritta come un mostro sessuale.

“Non abbia imbarazzo, oramai non sono più una Regina, vuole che le parli del Conte Axel Fersen forse?”

“Ecco appunto, il bel conte svedese le ha rubato il cuore …”
“Ho amato il conte Fersen senza mai oltrepassare i confini della spiritualità.”
“E la storia dell’anello con inciso "Tutto a te mi guida"?”
“Ripeto, ho amato il conte! Le nostre lettere sono state rese pubbliche, come potrei mentire?

“Madame, ma a Corte tutti sapevano…”
“Ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta: biondo, bellissimo con indosso l’uniforme di dragone di Svezia. Non le nascondo che le fragilità del mio matrimonio m’hanno fatta più volte tentennare. (Si interrompe cercando il tono più giusto). Ha ragione forse non ho fatto nulla per mettere a tacere pettegolezzi e malignità come quella sera che ho cantato per lui alcune strofe dall’opera di Didone: Deh! Quanto allor ben ispirata fui, quando in mia Corte fui ricevuto!”

“Ma nel suo diario nel famoso "resté là" il conte parla di una intera notte trascorsa alle Tuilieries …”
“E secondo lei è sufficiente passare una notte sotto lo stesso tetto per dire che l'abbiamo passata anche nello stesso letto? Potrei cavarmela dicendo che non ci sono prove, ma sinceramente quello che per me contava era la nostra reciproca devozione. Avrà sicuramente letto che il "beau Fersen" non era, per così dire, uno stinco di santo, ma l’affetto che nutriva nei miei confronti era totale. Lui stesso ha scritto, in una lettera a sua sorella che conservo gelosamente, che, non potendo appartenere all'unica donna che veramente amava, preferiva non averne nessuna in modo duraturo.”

“Mi sta dicendo che il conte Fersen aveva anche altri rapporti amorosi?”
“Sto dicendo che sono fiera di essere stata amata da un uomo che mi è rimasto accanto fino all’ultimo, rischiando anche la vita quando tentai la fuga allontanandomi dal palazzo delle Tuileries.”

“Suo marito sapeva? Si narra che fosse al corrente della vostra storia e soprattutto che lei non lo amasse.”
“Mio marito era un grande uomo, mi ha amato perdutamente e per accontentarmi ha riservato al conte un appartamento e la nomina a capo dei dragoni della regina. Tra loro si era stabilito un ottimo rapporto di fiducia. Il Re stimava molto il conte e aveva molta fiducia in lui e nelle sue capacità militari.”

“Se dovesse essere incoronata di nuovo Regina di Francia, cosa non rifarebbe.”
“Mia cara ero troppo giovane al tempo, ora rifiuterei la corona. Prenda ad esempio il famigerato "caso della collana". Mi furono imputate colpe di cui ne ero totalmente innocente. Avevo allontanato il Cardinale de Rohan dalla corte di Francia esattamente come aveva fatto mia madre a Vienna e non conoscevo Jeanne Valois de la Motte, l'ideatrice della truffa. Eppure quando scoppiò il caso, la persona che fu additata di inganno fui proprio io, mentre sia Jeanne che il Cardinale per il popolo erano innocenti.”

“Madame, siamo arrivate alla fine dell’intervista, ma vorrei farle un’ultima domanda.”
“Finora ho risposto a tutte le sue domande, non vedo perché non dovrei farlo ancora.”

“Lei è stata accusata di frivolezza, adulterio, incesto, lesbismo, d’aver sperperato il bene pubblico e quant’altro, ma tra tutte queste accuse quale potrebbe essere la più vera?”
Ci pensa un attimo
“Le rispondo se mi promette di non ricominciare daccapo l’intervista.”
“Lo prometto.”
“L’adulterio”



Maria Antonietta - Regina di Francia. Nacque il 2 Novembre 1755 a Vienna, in Austria. Era la figlia più giovane e la favorita di Francesco I e Maria Teresa, Imperatore e Imperatrice del sacro Romano Impero. Sposò il principe ereditario di Francia nel 1770. Quattro anni dopo divenne regina quando il marito fu incoronato re Luigi XVI. Venne ghigliottinata il 16 ottobre 1793 e il suo corpo fu gettato nella fossa comune del cimitero della Madeleine.

 

 


 

 
 
 



L'INTERVISTA E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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