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INTERVISTA IMPOSSIBILE

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Sarah Woodruff
La donna del tenente francese
The French Lieutenant's Woman è un film del 1981
diretto da Karel Reisz. È il dramma in costume
di un amore contrastato, tratto dal romanzo di
John Fowles, considerato uno dei capolavori
della letteratura in inglese del Novecento.








(1969)

 

 

Madame quando e dove si svolge la sua vicenda
Nell’Inghilterra vittoriana intorno alla metà del diciannovesimo secolo, tra il 1867 e il 1870. Vivevo nella cittadina di Lyme Regis, vicino Londra, sulla costa del Devon. Sola, mi mantenevo da vivere facendo la governante ad un’anziana bigotta di provincia. Nel tempo libero disegnavo.

La storia inizia con l’immagine di lei all’estremità di un molo deserto che fissa il mare in tempesta. Cosa faceva?
Attendevo il mio tenente francese.

Chi era?
Varguennes era un ufficiale della Marina francese. Tempo prima avevo avuto una breve relazione con lui, ma poi lui mi aveva abbandonata. Follemente innamorata, da qual giorno non ho più smesso di pensare a lui. Per questo motivo ogni giorno mi recavo al Cobb, il molo, e guardavo il mare in attesa che lui tornasse.

A Lyme Regis era ben vista?
Assolutamente no, ero emarginata e bersaglio di pettegolezzi feroci per via di quella vicenda passata. Mi consideravano una donna disonorata e fuori di testa. Alcuni di loro addirittura mi identificavano come "La puttana del tenente francese" perché la mia figura malinconica, la mia libertà di sentimento e il mio comportamento tendeva ad infrangere le ferree convenzioni della morale vittoriana.

Come aveva conosciuto il suo tenente?
Avevo un posto di governante, lui fu portato nella casa dove lavoravo dopo il naufragio della sua nave. Aveva una ferita orribile, la carne era lacerata dal fianco fino al ginocchio, soffriva moltissimo. Eppure non gridava, nemmeno il più piccolo lamento. Ero ammirata dal suo coraggio! Mi sono occupata di lui, non sapevo a quel tempo che gli uomini possono essere molto coraggiosi e anche molto falsi. Era bellissimo! Nessuno mi aveva degnato di tanta attenzione, continuava a dire che ero bellissima e che non riusciva a capire come mai non fossi sposata.

Poi immagino che sia guarito…
Le mie cure lo hanno guarito ma lui, nonostante la mia dedizione, non ha esitato a dirmi che da lì ad una settimana sarebbe partito per la Francia. La mia solitudine era così profonda che mi sembrava di annegarci! Allora l’ho seguito, sono andata alla locanda dove aveva preso una stanza. Non le descrivo gli sguardi della gente! Comunque mi sono fatta forza e sono salita nella sua camera. In quel preciso momento mi sono resa conto di non essere uguale alle altre donne, stavo sposando il disonore e la vergogna, ma lo amavo. In quel momento ero consapevole di essere la puttana del tenente francese…

Mi faccia capire lei dopo quell’addio andava sul molo perché credeva che il tenente facesse ritorno?
Sapevo che non sarebbe stato possibile, anche se in cuor mio ci speravo. Lui era sposato. Ma io su quel molo guardavo il mare, nel punto preciso dove era arrivata e dove era ripartita la mia felicità.

Lei non sapeva che Varguennes fosse sposato?
Oh no, lui si era guardato bene dal dirmelo, io lo avevo soltanto intuito e lui me lo aveva confessato soltanto il giorno prima della partenza.

Torniamo a noi… un giorno, Charles Smithson e la sua fidanzata Ernestina Freeman l’hanno vista camminare lungo la scogliera…
Esatto sì. Charles era un gentiluomo di Londra quindi non mi conosceva e non sapeva nulla della mia storia. Vedendomi lì sul molo si è incuriosito e ha chiesto informazioni ad Ernestina. La fidanzata per sommi capi lo ha messo al corrente circa la mia vicenda e i pettegolezzi sul mio conto, ma lui, essendo d’animo nobile ha sentito il dovere di andare oltre quelle dicerie maligne nei miei confronti.

Cosa faceva Charles Smithson?
Charles, anche se nato in una famiglia con stretti legami con la nobiltà, non possedeva alcun titolo nobiliare, ma aveva comunque un reddito notevole e un'istruzione considerevole. Di formazione naturalista svolgeva nel tempo libero l’attività di paleontologo cercando fossili lungo la costa.

Quindi un tipo illuminato?
Oh sì, ma era comunque ancorato agli ideali della società vittoriana ovvero il timor di Dio, la riservatezza, la discrezione e l’autocontrollo. Solo dopo avermi conosciuto subì il contrasto interiore tra ragione dell’onore e della buona società, impersonata da Ernestina, e il fascino del proibito e della trasgressione rappresentato dal marchio dell’infamia sulla mia figura.

Perché lui era a Lyme Regis?
Doveva chiedere ufficialmente la mano della sua fidanzata al padre di lei. Ernestina, figlia di un ricchissimo commerciante, possedeva tutte le caratteristiche del tempo e rappresentava la classica ragazza dell’epoca vittoriana.

Ma Charles, immagino, mostrò interesse per lei e per la sua storia…
Anche in un periodo storico ricco di certezze assolute, il fiume della vita può travolgerti dandoti nuove opportunità. Ovviamente immagina bene. Con Charles ci siamo incontrati tre volte clandestinamente, anche se il primo incontro è avvenuto per puro caso al mio ritorno dalla scogliera, mentre le altre due volte lui mi ha cercata volontariamente ed io mi sono fatta trovare più o meno intenzionalmente.

Cosa è successo in questi incontri?
Charles desiderava conoscere la mia storia. Anche se per ragioni di casta non lo avrebbe mai confessato sentiva un vago trasporto, mescolato a pena, nei miei confronti.

E lei?
Io nel frattempo, a causa delle malelingue, ero stata licenziata ed ero rimasta senza casa, soldi e lavoro. Lui era l’unica persona in paese della quale mi potessi fidare e chiedere aiuto. Disperata non gli ho chiesto altro che un minimo sostegno emotivo e sociale.

Si rendeva conto che lo stava mettendo in serie difficoltà? Se in paese si fosse venuto a sapere per lui sarebbe stata la fine e sarebbe saltato il fidanzamento con la giovane e ricca Ernestina…
Ripeto non avevo alcun appoggio e lui mi ha aiutato dandomi del denaro e agevolando la mia partenza per Exeter. Ovviamente mi ha detto che quello sarebbe stato l’ultimo incontro e non ci saremmo più visti.

Ma non è stato così… immagino.
Oh no, Charles dopo essere stato a Londra, prima di tornare a Lyme Regis dalla sua fidanzata è passato per Exeter. Entrando nella locanda dove alloggiavo ha chiesto di me. Un’inserviente lo ha accompagnato nella mia stanza. Ho riconosciuto la sua voce per le scale, ho aperto la porta… in fin dei conti lo aspettavo anche se la mia ragione mi convinceva che non lo avrei mai più rivisto.

Cosa è successo in quella stanza?
Qualcosa di imprevisto, ma che in fin dei conti entrambi sapevamo. Mi ha baciata e poi mi ha portata di peso sul letto. Ho sentito il suo desiderio dirompente. Mi ha spogliata ed abbiamo fatto l’amore. E’ stato un amore intenso, passionale, io mi sono concessa completamente ai suoi baci, al suo ardore, al suo desiderio, al suo sesso.

Qui è successo qualcosa che ha cambiato la storia…
Durante il rapporto lui si è reso conto che ero vergine e quindi che gli avevo mentito.

Mi faccia capire… con Varguennes, il tenente francese non c’era stato alcun rapporto?
Anche lui me lo ha chiesto: “Perché mi ha mentito sul conto del tenente francese?” E poi: “Ma lui esiste o è solo nella tua mente?”

E lei cosa ha risposto?
Che davvero era esistito. Che il giorno quando sono andata da lui in quella locanda davvero volevo far l’amore con lui, davvero volevo essere sua per l’eternità. Ma mentre salivo quelle scale l’avevo visto uscire con un’altra donna. Il tipo di donna su cui non si può sbagliare. Aveva preferito una donna da divertimento senza aspettarmi.

A questo punto immagino che le abbia chiesto il motivo del segreto e perché mai non lo abbia detto prima, invece di farsi trattare come la puttana del tenente francese.
Ho risposto che non sarebbe servito a nulla. Quando hai un’etichetta addosso non c’è verità che possa cambiare la tua immagine. La verità non è forte quanto la malignità delle persone.

Immagino che quell’incontro abbia avuto dei risvolti…
Quel giorno Charles mi ha amato davvero. Su quel letto, dopo l'amore, mi ha detto convinto: “Devo rendermi libero!” Io gli ho risposto che da parte mia non ci sarebbe stata alcuna richiesta e che mi bastava il regalo che mi aveva fatto. Venire da me ed amarmi.

Quindi lui ha deciso di porre fine al suo fidanzamento con Ernestina?
Musica per le mie orecchie! Ma è andato oltre… mi ha chiesto di aspettarlo, un giorno soltanto, e sarebbe stato di nuovo da me. Sarebbe tornato e mi avrebbe sposato.

Invece?
Come mi aveva promesso lui si è recato dalla sua fidanzata e ha rotto la promessa. Il padre di Ernestina alla fine ha acconsentito a patto che Charles firmasse una carta sulla quale era scritto a chiare lettere che rinunciava per sempre alla qualifica di gentiluomo distruggendo in questo modo la sua reputazione in società.

Poi cosa è successo?
Lui è tornato nella locanda di Exeter e con estremo stupore ha appreso dalla padrona della pensione che ero andata via senza lasciare alcun recapito.

Perché era fuggita senza informarlo? Perchè gli ha fatto questo?
A quel tempo c’era una specie di follia in me. Mi sentivo indegna e sicuramente non meritavo Charles, perché mi ero imposta a lui pur sapendo che aveva altri obblighi e legami. Dopo l’amore e la sua promessa ho sentito troppo pesante quella responsabilità e allora ho pensato di distruggere quello che c’era stato tra noi.

Charles cosa ha fatto?
Per sfuggire al suicidio sociale e alla depressione provocata dalla rottura del fidanzamento e dalla mia fuga, prima ha fatto un lungo viaggio, ma poi, vittima del suo sentimento, ubriaco e distrutto, mi ha cercata ovunque nei bassifondi di Londra, nei bordelli, tra la gente malfamata, ma senza risultato. Ha scritto centinaia di annunci pubblicandoli sui giornali di Londra e provincia, ma senza esito. Poi sfinito ed annientato dal dolore ha pregato il suo avvocato di proseguire le ricerche affidandogli il compito di rintracciarmi ovunque e ad ogni costo.

La ritroverà?
Tre anni dopo nella casa londinese di un architetto.

Cosa faceva in quella casa?
Lì avevo trovato una sistemazione lavorativa insegnando ai figli dell’architetto. Conducevo una vita artistica e creativa ed ero libera di esprimermi attraverso il disegno e la pittura. Intanto avendo visto gli annunci sui giornali avevo cambiato nome e agli occhi del mondo mi ero finta vedova.

Charles cosa le ha detto?
Charles appena mi ha vista ovviamente mi ha maltrattata, ingiuriata accusandomi di essere stata la rovina della sua reputazione, della sua vita, del suo sentimento e non ultimo del suo benessere. Mi aveva cercata per mari e monti per tre lunghi anni fino alla sfinimento.

Poi?
Mi ha chiesto se mi fossi nel frattempo sposata. Mi ha chiesto se davvero lo avessi amato o mi fossi fatta scudo di lui per ottenere ciò che avevo sempre desiderato, vale a dire la mia libertà da tutto e tutti senza alcun condizionamento. Mi ha chiesto quanto fossi stata felice e quanto ora vedendolo così distrutto. Ed io non ho potuto che dirgli, che in fin dei conti aveva tutto il diritto di condannarmi, maltrattare una donna che aveva cercato la propria libertà infischiandosi del sentimento di un’altra persona, ma se davvero ancora avesse provato qualcosa per me non avrei potuto che chiedergli di perdonarmi.

E lui?
Lui in quel momento non poteva farlo, il suo livore e la sua rabbia erano più forti di qualsiasi sentimento, ma poi quando gli ho rivelato che quella notte alla locanda ero rimasta incinta ed avevo avuto una bambina della quale lui è il padre, allora mi ha abbracciata, mi ha baciata… ma allo stesso tempo non era difficile intuire che non eravamo più gli stessi.

Siete rimasti insieme?
L’autore qui ha confezionato due finali o addirittura tre, ovviamente spero che questa intervista abbia fatto venire a lei e ai suoi lettori la curiosità di vedere il film o quanto meno di leggere il libro…



Libro
Titolo originale: The French Lieutenant's Woman
Autore: John Fowles
Anno: 1969
Lingua originale: inglese
Ambientazione: Inghilterra, 1867-1870
Personaggi: Sarah Woodruff, Charles Smithson, Ernestina Freeman, Mr. Freeman, Mrs. Poulteney, dott. Grogan, Sam Farrow, Mary, zia Tranter

Film
Titolo originale: The French Lieutenant's Woman
Paese di produzione Gran Bretagna
Anno 1981
Durata 127 min
Genere drammatico, sentimentale
Regia Karel Reisz
Soggetto dall'omonimo romanzo di John Fowles
Sceneggiatura Harold Pinter
Produttore Leon Clore
Fotografia Freddie Francis
Montaggio John Bloom
Musiche Carl Davis
Scenografia Assheton Gorton
Costumi Tom Rand
Interpreti e personaggi
Meryl Streep: Sarah / Anna
Jeremy Irons: Charles Henry Smithson / Mike
Hilton McRae: Sam
Emily Morgan: Mary
Charlotte Mitchell: Mrs. Tranter
Peter Vaughan: Freeman
Liz Smith: Mrs. Farley
Leo McKern: Dr. Grogan
David Warner: Avvocato Murphy
Richard Griffiths: Sir Tom
Alun Armstrong: Grimes
Penelope Wilton: Sonia


Riconoscimenti
Premio Oscar
Nomination Miglior attrice protagonista a Meryl Streep
Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Harold Pinter
Nomination Migliore scenografia a Assheton Gorton e Ann Mollo
Nomination Migliori costumi a Tom Rand
Nomination Miglior montaggio a John Bloom
Golden Globe
Miglior attrice in un film drammatico a Meryl Streep
Nomination Miglior film drammatico a Karel Reisz
Nomination Migliore sceneggiatura a Harold Pinter
Premio BAFTA
Miglior attrice protagonista a Meryl Streep
Miglior colonna sonora a Carl Davis
Miglior sonoro a Don Sharpe, Ivan Sharrock e Bill Rowe
Nomination Miglior film
Nomination Migliore regia a Karel Reisz
Nomination Miglior attore protagonista a Jeremy Irons
Nomination Migliore sceneggiatura a Harold Pinter
Nomination Migliore fotografia a Freddie Francis
Nomination Migliore scenografia a Assheton Gorton
Nomination Migliori costumi a Tom Rand
Nomination Miglior montaggio a John Bloom
David di Donatello
Miglior sceneggiatura straniera a Harold Pinter
Nomination Migliore attrice straniera a Meryl Streep

































 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

http://lettermagazine.it/libri/la-donna-del-tenente-francese/
https://it.wikipedia.org/wiki/La_donna_del_tenente_francese_(film)
https://it.wikipedia.org/wiki/La_donna_del_tenente_francese_(romanzo)

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