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INTERVISTA IMPOSSIBILE

ANNA BARTON
Il danno
Uno stimato uomo politico perde la testa per la fidanzata del
figlio: «Ricordatelo, chi ha subìto un danno è pericoloso perché sa
di poter sopravvivere...» (Il soggetto del film di Louise Malle
del 1992 è tratto dal romanzo “Il danno” di Josephine Hart)
Madame, lei Anna Barton
è la protagonista del film di Louis Malle Veramente i
protagonisti sono due, oltre a me c’è Stephen Fleming
mio amante e padre del mio fidanzato.
Chi è
Stephen Fleming? Stephen è un importante politico
inglese. Benestante, uomo affascinante e sposato con due
figli ha compiuto da poco il suo cinquantesimo
compleanno.
Come lo conosce? Avevo sentito
parlare di lui e durante un ricevimento sono riuscita ad
incontrarlo e parlarci. Lui ovviamente non sa che ero la
fidanzata del figlio.
Appunto, lei è la fidanzata
del figlio Martyn... Niente nella vita avviene per
caso e quell’incontro l’ho cercato e voluto come fosse
un deja-vu di ciò che avevo vissuto nell’adolescenza.
Quale deja-vu? Un’esperienza che mi aveva
segnata, al limite dell’incesto. Avevo avuto un legame
morboso con mio fratello di un anno più grande di me
sino alla prima adolescenza. Poi però il mio amato
fratello, nell'incapacità di accettare che riuscissi a
maturare delle relazioni amorose normali, finì per
suicidarsi all'età di 16 anni.
Forte di questa
esperienza si sente invulnerabile al punto di sfidare le
situazioni più complesse… Colui che ha subito un
danno ricerca situazioni estreme, al limite della
sopportabilità e soprattutto diventa pericoloso perché
sa di poter sopravvivere… E’ la sopravvivenza che lo
rende tale perché non ha pietà. E in un certo senso si
illude che anche gli altri possano sopravvivere.
L’incontro successivo? Martyn, il mio ragazzo,
organizza a casa dei suoi una cena per ufficializzare il
nostro fidanzamento con tutta la famiglia unita.
Come va la cena? Bene, tutto come da programma. E’
una famiglia convenzionale nella quale la vita scorre
monotona e perfetta come da copione. Ovviamente Stephen,
davanti a sua moglie e suo figlio, fa finta di non
conoscermi ed io in un momento di distrazione di tutta
la famiglia gli faccio avere l’indirizzo della casa in
cui vivo da sola.
Stephen cosa fa? Il giorno
seguente viene a trovarmi…
e…… E’ un incontro
di impeto e d’amore, entrambi non riusciamo a tenere a
freno la nostra passione.
Quindi nasce un
rapporto clandestino. Ovvio sì, all’insaputa della
moglie Ingrid e soprattutto del figlio Martyn… E giorno
dopo giorno Stephen perde il controllo sulla propria
esistenza in un crescendo irrefrenabile di passione.
Si spieghi meglio… Stephen è un uomo felicemente
sposato, medico affermato e politico di grandi
responsabilità. Grazie al padre ha svolto una brillante
carriera politica, ha sposato una donna intelligente e
bella e saputo svolgere il ruolo di figlio, marito,
padre, politico sempre con ottimi risultati. Il nostro
incontro lo sconvolge fino a stravolgere la realtà e
soccombere ad un dominio sessuale e psicologico mai
provato fino ad allora.
Perché? Come aveva
vissuto prima di conoscerla. Nel vuoto delle passioni
di una calma estremamente piatta o se vuole nella
gestione diplomatica dei suoi sentimenti e della sua
vita barcamenandosi nell’assenza di vere emozioni. Il
nostro incontro non fa altro che accrescere in lui la
difficoltà di conciliare il proprio mondo interno con la
realtà e la potenza di un'ossessione erotica ed emotiva.
Quindi lei è la femme fatale che esercita fin dal
primo istante un potere straordinario ed assoluto su di
lui…. Quel “danno” subito nell’adolescenza mi ha
sicuramente fortificato e nonostante la situazione
incredibile sono ben consapevole di essere la più forte
e di poter sopravvivere a tutto quello che la vita mi
riserva. Quel danno appunto che porta in superficie la
conoscenza di sé stessi e il controllo delle proprie
emozioni.
E Stephen? Ripeto Stephen è un uomo
buono, come sa anche la moglie Ingrid, ma stavolta si
confronta con una parte di sé che ignorava e che lo
condurrà a mettere in discussione tutto ciò che ha
costruito durante il corso di un’intera vita. Tutte le
sue certezze stanno per crollare a causa di
quell’inarrestabile, viscerale, potentissima attrazione
che muove i nostri corpi verso il reciproco impatto e
causano l’esplosione di sé stessi e dell’intero
contesto.
Lei Anna cosa rappresenta per lui?
Lo sconvolgimento totale, la pazzia, l’ardire di uno
sguardo e di un pensiero peccaminoso che lo condurrà
alla dipendenza, al cambiamento. Lui forse crede davvero
di tenere sotto controllo la situazione, ma quando si
rende conto che sono una sopravvissuta ormai è troppo
tardi. Inconsapevolmente questa condizione mi rende
crudele e letale per gli altri al punto di contaminarli
con il mio stesso male interiore.
Immagino
incontri intensi e coinvolgenti… Durante uno dei
tanti incontri clandestini lui mi urla sussurrando: “Chi
sei tu? Chi sei tu?” mentre mi abbraccia selvaggiamente,
scuotendomi, martoriandomi, quasi mi volesse annientare,
o forse annientare la tanta passione che improvvisamente
lo possiede e senza che possa in alcun modo
controllarla. Mi batte la testa sul pavimento ed io mi
lascio percuotere, nel segno di una complicità che va
oltre la fisicità del momento.
Le questioni
irrisolte possono portare ad estreme conseguenze…
Esatto, la sua aggressività, il suo amore totale, la sua
perdizione è linfa per la mia psiche, per la mia ferita
che mai si cicatrizzerà ma tende ad espandersi a macchia
d’olio.
Lei lo sfida vero? Vuole vedere fino a
che punto Stephen possa arrivare… Decido con Martyn
di passare un week end a Parigi. Ovviamente Stephen non
è d’accordo, è intollerabile per lui che io possa
passare una specie di luna di miele con un altro uomo.
Comunque partiamo.
Cosa succede? Succede che
Stephen ci segue. Una volta a Parigi mi chiama dalla
hall dell’albergo. Ovviamente scendo per non creare
sospetti. Lui è sconvolto, mi trascina fuori dall’hotel,
la sua violenza mi intimorisce e mi gratifica. Giriamo
l’angolo, percorriamo una stradina, lui continua a
ripetermi che mi ama, che non può stare senza di me e
dentro un portone mi prende, la sua rabbia si fa strada
dentro di me, il suo impeto sbaraglia ogni timore di
essere scoperti.
Quindi è davvero pronto a
mettere in discussione la sua vita? Vuole dire tutto
a sua moglie e suo figlio, affrontando tutte le
conseguenze del caso tra le quali, buttare alle ortiche
la sua immagine di politico, la sua carriera di
successo, separarsi da tutto e da tutti e vivere con me.
Mi scusi la domanda, ma come può un uomo giocarsi la
faccia per una passione? Perché la nostra non è una
banale relazione extraconiugale che non altererebbe
l’ordine della situazione. E’ qualcosa di più profondo,
direi interiore tanto che i nostri rapporti sessuali
rendono visibile le zone oscure del desiderio e sono la
penetrazione e la fusione di due anime e non certamente
di corpi. E di conseguenza l’accettazione di non poter
far altro che lasciarsi portare via tutto quello che si
ha sempre avuto in cambio di tutto quello che
all’improvviso si desidera.
In termini pratici?
Stephen diventa geloso anche dell’aria che respiro,
delle persone che incontro, del mio lavoro e soprattutto
di suo figlio, il quale nel frattempo ha annunciato ai
genitori il nostro matrimonio.
Lei come reagisce?
Naturalmente Stephen è contrario al matrimonio, vuole
anticipare tutti e dire tutto alla famiglia. Cerco di
dissuaderlo, in un certo senso rispetto a lui sono più
consapevole e quindi quel tipo di decisione non sarebbe
l’inizio, ma la fine del nostro rapporto. Cerco di
rassicurarlo. In fin dei conti, avevo utilizzato il
figlio per conoscere lui ed ora sono disposta a sposare
Martyn pur di rimanere vicino a lui
Alla fine
accetta questo suo disegno? No, mi chiama e mi dice
che è finito tutto.
Lei ci crede? Un amore
così travolgente non finisce mai. Sa che le dico? Va
perfino oltre la morte. E Stephen si illude che il suo
cervello possa controllare la sua anima ormai
contaminata e quindi si illude di recitare il suo ruolo
precedente di buon padre e affettuoso marito.
Mi
sta dicendo che ormai anche lui ha subito un danno?
Esatto fa del tutto per evitarmi, si mette alla prova,
si fa accompagnare dal suo autista fino sotto la mia
casa per misurare la sua forza, la capacità di
ignorarmi. Ma non è più lui, è un uomo che aspetta
l’occasione, una vita di attesa e di sofferenza. Alla
fine mi telefona a casa, ma risponde suo figlio il quale
nel frattempo si è stabilito da me, in quella che lui
considerava la nostra alcova.
Lei è consapevole
della sua sofferenza e soprattutto di esserne la causa…
Oh sì, ma conosco anche la pazza gioia dell’evento dopo
l’attesa per cui gli faccio recapitare in ufficio un
mazzo di chiavi con un indirizzo ovvero la nostra nuova
alcova, un appartamentino al centro di Londra affittato
esclusivamente per i nostri incontri d’amore…
Lui
che fa? Ovvio, lascia ogni cosa e raggiunge la casa.
Io sono lì ad aspettarlo. Dopo tanta attesa sento il suo
ardore, le sue labbra, il suo calore, mi penetra
selvaggiamente, finalmente di nuovo insieme… ma la
passione a volte gioca brutti scherzi e prima di entrare
in casa Stephen si dimentica le chiavi e le lascia nella
toppa all’esterno.
La vicenda non può che
prevedere un epilogo drammatico… Beh nessuno poteva
prevedere che il tecnico della caldaia di quel nido
d’amore telefonasse a casa mia e rispondesse Martyn. Lui
incuriosito si fa lasciare l’indirizzo. Sospettoso non
può che andare a vedere e trovando la chiave nella toppa
apre…… Quello che vede è sconvolgente, per lui
insopportabile, due amanti che fanno l’amore, ma non due
amanti normarli ma suo padre e la sua promessa sposa. A
quel punto indietreggia, la porta è ancora aperta e
sconvolto raggiunge il pianerottolo e si butta dalla
tromba delle scale morendo sul colpo.
Nelle
ultime sequenze del film, Stephen, lo stimato uomo
politico si spoglia dei vecchi panni e cammina lungo le
stradine di un paesino sperduto con i sacchetti della
spesa. Una volta rientrato a casa, si siede per rimirare
la foto gigante che lo ritrae insieme a Martyn e Anna.
Praticamente un uomo solo e distrutto, mentre la bella
Anna Barton, forte del suo danno, si rifà una vita
tornando con il suo fidanzato dell'adolescenza. E’ lo
stesso Sthepen che la vede di sfuggita in un aeroporto
con un bimbo in braccio. Anna non lo vede e lui non la
ferma tanto sa già che chi ha subito un danno riesce a
sopravvivere...
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights
reserved
FONTI
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_danno
http://www.cinefile.biz/il-danno-di-louis-malle
http://www.pianetadonna.it/notizie/tempo-libero/
il-danno-di-josephine-hart-un-viaggio-nelle-
zone-oscure-del-desiderio.html
http://www.taxidrivers.it/72585/news/il-
danno-di-louis-malle-in-dvd.html


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