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INTERVISTA IMPOSSIBILE

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Marie-Louise O'Murphy
La petite maîtresse
La bellissima donna amata da Luigi XV e Casanova,
ritratta nuda da Boucher







(Rouen, 21 ottobre 1737 – Parigi, 11 dicembre 1814)

 

 

Madame le sue origini?
Sono nata a Rouen, ultima di dodici figli di Daniel Morfi e Marguerite Conard. Dei dodici bambini soltanto sette, dei quali cinque erano femmine, sopravvissero alle malattie infantili.

La sua famiglia era abbastanza povera…
I miei erano di origini irlandesi, avevano una piccola libreria di libri usati. Ma con i libri si guadagnava molto poco per cui iniziarono ad essere conosciuti dalla giustizia per piccoli furti e truffe.

Sembra che sua madre alternasse il lavoro di libraia al mestiere più antico del mondo e fosse pronta a concedere le sue figlie al miglior offerente…
Come le ho detto eravamo molto poveri e le donne al tempo erano solo un costo per cui l’unico desiderio di mia madre era quello di mantenerci vergini e sistemarci in qualche modo.

Lei cosa faceva per non gravare sulla famiglia?
Facevo la cantante, come mia sorella maggiore Victoire, e a tempo perso la modella. Posai nuda per il pittore tedesco Francois Boucher, in uno dei dipinti più famosi del grande maestro rococò: la Ragazza sdraiata.

La sua vicenda è documentata anche da Giacomo Casanova nelle sue memorie …
Praticamente Casanova dopo aver comprato il quadro dal pittore per sei luigi volle conoscermi.

Successe qualcosa tra voi?
Assolutamente no. Lui avrebbe voluto, ma io e mia sorella rifiutammo qualsiasi cifra. All’epoca avevo tredici anni e lui era solo un avventuriero.

Ci descrive il quadro?
Mi dipinse adagiata sul letto completamente nuda in posizione lasciva ma non frontale. Sono proprio i miei glutei il punto centrale della composizione. Tenga conto che le mie gambe sono divaricate, quasi a rivolgere un esplicito invito a chi guarda, e le lenzuola in disordine, come se il rapporto si fosse consumato da poco.

Si racconta che anche Luigi XV colpito dalla tela avesse chiesto di vedere se l’originale somigliasse all’opera…
Francois Boucher aveva fatto di quel ritratto svariate copie ed una di queste era finita nelle mani del re. L’artista mi aveva dipinto le gambe e le cosce in modo così realistico da causare un effetto sconvolgente al re. Luigi turbato dalle mie fattezze diede immediatamente incarico a Dominique Guillaume Lebel, un gentiluomo di camera del re, di rintracciarmi a Rouen e di introdurmi presso il sovrano. Avevo quindici anni l’età giusta per i gusti del re.

Piacque al re?
Mi presentarono al re ripulita e resa presentabile accompagnata da mia sorella maggiore. Il re guardò alternativamente me e il ritratto rimanendo impressionato dalla somiglianza. Poi si accomodò su una poltrona e mi prese sulle sue gambe. Dopo qualche carezza e constatata la mia verginità mi baciò sul collo e sulla bocca. A quel punto mi chiese se avessi gradito rimanere a Versailles. Io timidamente risposi di parlare con mia sorella, la quale, dopo aver ricevuto mille, acconsentì.

Lui al tempo aveva 42 anni…
Immagino che per il re l’originale fosse meglio della tela visto che per tre anni, dal 1752 al 1755, ne divenni l'amante “la petite maîtresse”, risiedendo stabilmente nel "Parco dei cervi", un insieme di padiglioni dove avvenivano gli incontri tra il sovrano e giovanissime ragazze di umile origine.

Chi erano le “petite maîtresse”?
Eravamo le amanti minori, delle giovanissime amanti occasionali per le quali, a differenza delle amanti ufficiali, non si prevedeva un appartamento a corte. Tenga conto che al tempo l'attività sessuale di Luigi era a dir poco frenetica quindi, per evitare che il viavai si svolgesse alla reggia, fu allestito un rifugio che si trovava appunto nel Parco dei cervi. Quando il rapporto non si limitava a una notte, e questo fu il mio caso, il re ci concedeva di risiedere in questi appartamenti vicini alla Reggia.

Nel 1754 diede al re una figlia.
Oh sì la piccola Agathe Louise de Saint-Antoine de Saint-André, ma fu una maternità indesiderata. Quando il re venne a sapere della mia gravidanza mi fece cacciare in piena notte dalla casa. Venni portata a Parigi, dove mi fu ordinato di prendere marito.

Madame mi perdoni, ma la storia dice altro… Ovvero che lei commise un errore grave…
L’errore di cui parla è comunque a molte cortigiane, vale a dire quello di cercare di sostituire l'amante ufficiale. Ma non fu il mio caso mai avrei potuto competere e sostituire la favorita del re ovvero Madame de Pompadour

Quindi si sposò… chi fu il fortunato?
Sposai Jacques de Beaufranchet, conte d’Ayat in gran segreto. Il matrimobio fu celebrato nella parrocchia dei Santi Innocenti. Nessun membro delle nostre rispettive famiglie fu presente. Lui era un giovane abbastanza piacente, dotato di un buon nome, ma con scarse fortune economiche, nonostante la sua origine aristocratica.

Sotto il profilo del nome comunque un buon partito.
Direi di sì tra le altre cose il re mi regalò una cifra consistente pari a duecentocinquantamila livres e mi lasciò abiti e gioielli che mi aveva donato durante la nostra relazione. Purtroppo per desiderio del re la bimba venne messa in convento con un vitalizio di ottomila livres all'anno.

Nacquero figli?
Il matrimonio ebbe vita breve. Mio marito morì in battaglia nella battaglia di Rossbach lasciandomi due figli: la piccola Louise Charlotte che purtroppo morì a due anni e Louis Charles Antoine che nacque diciassette giorni dopo la morte del padre e diverrà generale delle armate repubblicane.

Due anni dopo, nel 1759, un nuovo matrimonio…
Mi risposai con François Nicolas Le Normant de Flaghac divorziato con tre figli e diventi cugina di madame de Pompadour, amante ufficiale di Luigi XV, considerata la donna più potente della Francia. Grazie a questo matrimonio, entrai nel mondo della finanza che mi consentì di moltiplicare la mia fortuna economica.

Durante il suo secondo matrimonio si parla di un ritorno di fiamma con il re… e nacque anche una figlia…
Il 5 gennaio del 1768 diedi alla luce Marguerite Victoire Le Normant de Flaghac, regolarmente riconosciuta da mio marito. Tra me e il re ci fu sempre un rapporto più che intimo.

Poi rimase di nuovo vedova per la seconda volta…
Durante il periodo del Terrore fui imprigionata come "sospetta" nel convento benedettino inglese a Parigi. Dopo rilascio, a 58 anni, mi sposai per la terza volta con Louis-Philippe Dumont, deputato alla Convenzione Nazionale, di trent’anni più giovane di me. La differenza di età purtroppo non ci permise di durare a lungo e divorziammo dopo due anni.

Marie-Louise Morphy muore a Parigi nel 1814, al’età di 77 anni, nella casa parigina della figlia Victoire.

 















 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

http://www.stilearte.it/louise-omurphy-la-donna-bellissima-amata-da-luigi-xv-e-casanova-ritratta-nuda-da-boucher/
http://www.finestresullarte.info/operadelgiorno/2014/260-franois-boucher-ragazza-distesa-ritratto-di-louise-o-murphy.php#cookie-ok
https://allascopertadelledonne.wordpress.com/
http://www.rivstoricavirt.com/rivstoricavirt_sito/CorpoAmanti2.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Marie-Louise_O'Murphy



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