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INTERVISTE IMPOSSIBILI
 
 


 

Lady Jane Grey
La Regina dei nove giorni
Lady Jane Grey è stata regina d'Inghilterra e d'Irlanda
per soli nove giorni, dal 10 al 19 luglio 1553

 


(Bradgate, Leicestershire, 1537 - Londra, 12 febbraio 1554)

 
 


 

Madame le sue origini?
Ero la primogenita di Henry Grey, duca di Suffolk, e di Frances Brandon, figlia di Mary, sorella minore di Enrico VIII. Mia nonna Mary era bellissima, e dopo un veloce e sfortunato matrimonio con il re di Francia Luigi XII aveva ottenuto dal fratello di sposare l’uomo di cui era innamorata, Charles Brandon duca di Suffolk.

Dicono che fosse una bambina prodigio amante della vita…
In effetti ero dotata di un carattere aperto e uno spirito vivace. Chissà forse ero destinata ad altre meraviglie della vita, ma purtroppo nacqui nella famiglia sbagliata. Ad ogni modo fin da giovanissima mi dedicai allo studio del latino, del greco e dell’ebraico.

Come trascorse la sua infanzia?
Purtroppo la mia vita, fin da bambina fu condizionata dalle ambizioni dei miei genitori. Fecero di tutto per vedermi sul trono d'Inghilterra e quindi per ottenere più influenza.

Si parla di loro come persone arroganti e avide di denaro…
Amavano il lusso ed erano ambiziosi al punto di essere pronti a tutto pur di ottenere vantaggi economici.

Cosa fecero?
Nel 1546 fui mandata a corte come dama di compagnia di Caterina Parr, sesta moglie del re.

Poi?
L'anno dopo, con la morte di Enrico VIII, l'ascesa al trono di Edoardo VI d'Inghilterra e il nuovo matrimonio di Caterina Parr con il Lord Ammiraglio Thomas Seymour, suo antico amore, mi trasferii a Whitehall. Qui, sotto la tutela della regina vedova, mi dedicai allo studio e alla fede calvinista, assieme alle mie cugine Maria ed Elisabetta.

Nel 1548 a soli dodici anni, fu vittima della brama di potere di Thomas Seymour…
Costui, fratello del consigliere del giovane re Edoardo, dietro pagamento di un congruo compenso ottenne la custodia legale e il mio affidamento da mio padre, per mettere in atto il suo progetto.

Ovvero?
Meditava di farmi sposare Edoardo, scalzare quindi il fratello dalla carica di consigliere e governare al posto nostro, approfittando della giovane età del re e ovviamente mia. Io e il re eravamo coetanei e al tempo avevamo solo 11 anni.

Ma il piano fallì…
L'anno dopo, Catherine Parr morì di parto e suo marito, Thomas Seymour, tentò di rovesciare Edoardo dal trono, ma fu subito fermato e condannato a morte per tradimento. Nel frattempo, i miei genitori gli tolsero in fretta l’affidamento per evitare di essere accusati anche loro dello stesso reato.

L’accolsero di nuovo in casa, immagino…
Per loro ero il simbolo del fallimento, erano vissuti con la speranza di diventare i genitori della Regina di Inghilterra. Da quel momento la mia vita divenne un vero inferno. Mio padre cercò in tutti i modi di accasarmi con diversi esponenti dell’alta aristocrazia, ma senza successo

Poi cosa successe?
Il testamento di Enrico VIII prevedeva che se il figlio Edoardo VI fosse morto senza prole, e così anche le sorelle di lui, Elisabetta e Maria, il trono d'Inghilterra sarebbe dovuto passare a discendenti inglesi, non stranieri, quindi delle sorelle Margherita e Mary.

Quindi?
Delle sorelle di Enrico, la maggiore, Margherita, aveva sposato lo scozzese Giacomo IV Stuart, dunque gli eredi in quanto stranieri, non avrebbero potuto ambire alla successione. Invece gli eredi di mia nonna Maria Tudor sarebbero stati dunque i possibili aspiranti al trono.

A sedici anni si sposò…
Nel 1553, dopo tanto cercare, i miei genitori decisero di farmi sposare con Guilford Dudley, rampollo di John Dudley, duca di Northumberland, vicinissimo alla cerchia più ristretta di Edoardo VI.

Lei era felice?
Le nozze rappresentavano per me l’ennesima prepotenza dei miei genitori. Per motivi religiosi ero poco propensa alla vita coniugale, e invece con quella scelta i miei mi catapultarono di nuovo al centro degli intrighi politici per la successione al trono d’Inghilterra.

Immagino un matrimonio combinato…
Ovvio! Era stato architettato dal padre del mio futuro marito, con il preciso obiettivo di garantire ad entrambe le famiglie maggior potere, poiché il mio futuro suocero John Dudley stava cercando di convincere il giovane re a designarmi come successore, ignorando il testamento di suo padre che designava Maria come erede di Edoardo, nel caso questi fosse morto senza figli.

Ci riuscì a convincere il re?
Edoardo era moribondo per via di una grave tubercolosi e a John Dudley non fu difficile far modificare la successione estromettendo così le sorelle di Edoardo e nominandomi unica erede, ovvero la cugina del re.

Come lo convinse?
Edoardo era un convinto protestante e John Dudley gli presentò a foschi colori quale sarebbe stato il destino della religione riformata se quella bigotta di sua sorella Maria, tutta ligia al papa di Roma, fosse diventata regina. Edoardo capitolò, e mediante una nuova "Norma per la successione" trasferì i diritti delle sorelle, Maria ed Elisabetta, ai membri del ramo Grey, e visto che ero la primogenita non rimaneva che attendere la morte di Edoardo per diventare regina.

Quando convolaste a nozze?
Il 25 maggio 1553 ci sposammo; ma il nostro fu un matrimonio male assortito, a causa dei nostri caratteri differenti. Le nozze furono consumate un mese dopo; successivamente, il rapporto si ammorbidì e cominciammo ad affezionarci l'uno all'altra, anche se continuammo a dormire in camere separate.

Nello stesso anno morì Edoardo VI...
Quando i miei genitori e mio marito mi comunicarono la notizia, scoppiai in un pianto disperato e fra i singhiozzi dissi che non avevo nessun diritto e che la legittima erede era Maria.

Quindi si rifiutò di diventare regina di Inghilterra…
Sì, ma John Dudley, mio suocero, facendo leva sui miei sentimenti religiosi, mi convinse ad accettare il trono per mantenere la fede anglicana in Inghilterra che, invece, con Maria, sarebbe stata sostituita dalla fede cattolica.

Accettò?
Accettai la corona sì, il 10 luglio appena sedicenne mi trasferii con il mio sposo alla Torre di Londra in attesa dell'incoronazione. Intanto, gli araldi annunciarono a una folla muta e ostile, che il re Edoardo era morto e che il nuovo capo dello stato era la regina Jane, a norma del testamento di re defunto.

Quanto durò il suo regno?
Regnai per soli nove giorni. Il decimo mio padre entrò nella sala d'udienza, strappò le tende del baldacchino e mi gridò: «Basta, non sei piú regina!»

Perché?
Il Parlamento e l’esercito mi fu ostile. Maria, che godeva del consenso popolare, fu dichiarata legittima sovrana d'Inghilterra e mi fece imprigionare, assieme a mio marito, nella Torre di Londra, mentre mio suocero, John Dudley, venne decapitato. Tra le altre cose nel suo solenne discorso disse che mi avrebbe fatto la grazia alla prima occasione.



Dopo otto mesi di carcere, Maria firmò la condanna a morte di Jane e Guilford, per evitare una sommossa protestante. Nella gelida mattina del 12 febbraio 1554 una ragazzina di neanche diciassette anni salì le scale del patibolo eretto nella Torre di Londra. Proprio in quello stesso punto dove anni prima morirono Anna Bolena e Catherine Howard, due delle sei mogli di Enrico VIII. La giovanissima lady Jane Grey era accusata di aver tentato di prendere il posto della legittima erede. In quel freddissimo giorno di inverno, Jane parse ai pochi presenti quasi sollevata e al boia che l’attendeva davanti al ceppo disse in un sussurro “Vi prego di farla finita in fretta”.
Suo marito Guilford era stato appena decapitato. Poi toccò a lei. Sul patibolo chiese perdono per aver offeso Maria, pur proclamandosi innocente; quando le misero la benda su gli occhi, non riuscì a trovare il ceppo sul quale appoggiare la testa, suscitando la compassione dei presenti. Così Lady Jane Grey fu decapitata e sepolta prima in una tomba anonima, poi, nel 1876, nella Cappella Reale della chiesa di San Pietro ad Vincula, per decisione della regina Vittoria, accanto alle spoglie di Anna Bolena e Caterina Howard. Maria I, intanto, si sposò con Filippo II di Spagna, ma morì senza figli dopo pochi anni di regno.


 




 








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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Jane_Grey
http://www.altezzareale.com/2013/09/16/donne-reali/la-triste-storia-di-lady-jane-grey/
http://storiaepolitica.forumfree.it/?t=48625219
FOTO GOOGLE IMAGE


 















 
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